Il filo rosso che lega il genocidio armeno alla Shoah

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Ultimo aggiornamento Martedì, 13 Novembre, 2018 - 18:12

Mostra fotografica-documentaristica narrante le tragiche vicende del Metz Yeghern, il

Grande Male”, ossia il Genocidio Armeno. 17 gennaio - 17 febbraio 2018

Il 17 gennaio si celebra la Giornata del Dialogo ebraico-cristiano, istituita dalle Conferenze Episcopali Europee su proposta del Vescovo Ablondi nel 1990. Questa data precede di dieci giorni la Giornata della Memoria. E’ importante che queste due date non diventino delle vuote celebrazioni ma devono recuperare le loro radici storiche, come momenti di una memoria condivisa.

Nei libri di storia viene marginalmente trattato l’argomento del genocidio armeno che videdurante il quadro del primo conflitto mondiale (1914 - 1918) nell’area dell’ex impero ottomano, in Turchia, il genocidio del popolo armeno (1915 - 1923), il primo del XX secolo. Con esso il governo “dei Giovani Turchi”, che preso il potere nel 1908, attuò l’eliminazione dell’etnia armena, presente nell’area anatolica fin dal VII secolo a.C. Nella memoria del popolo armeno, ma anche nella stima degli storici, perirono i due terzi degli armeni dell’Impero Ottomano, all’incirca 1.500.000 di persone assieme a centinaia di migliaia di vite di cristiani assiri, di greci del Ponto e di altre confessioni cristiane orientali minoritarie. Terribili furono le sofferenze patite dalle donne e dai bambini armeni, con riduzioni in schiavitù e compravendita di esseri umani nei mercati, islamizzazioni forzate, sevizie e persino crocifissioni. La deportazione e lo sterminio del 1915 sono stati preceduti dai pogrom del 1894 - 96 voluti dal Sultano Abdul Hamid II e da quelli del 1909 attuati dal governo “dei Giovani Turchi”. La memoria dell’annientamento del popolo armeno con massacri reiterati e sistematici è un obbligo morale, anche perchè, come scrive la prof:sa Antonia Arslan: “Senza la conoscenza di quegli avvenimenti, su ciò che questo genocidio ha rappresentato nello svolgersi della storia del Novecento, il quadro storico generale risulta manchevole o falsato, anche in rapporto all’ invenzione del termine stesso Genocidio del giurista ebreo polacco Raphael Lemkin che in una celebre intervista affermò di “essersi occupato prima di tutto della tragedia armena“. Il Genocidio Armeno e la Shoah sono inquietantemente collegati a doppio filo. Né il Metz Yeghern né la Shoah si prestano in alcun modo ad ermeneutiche generalizzanti - e quindi dissolventi - ma richiedono sorvegliata serietà. Qualsiasi indebita generalizzazione falsa la storia e il pensiero. Per non perderne la comprensione e l’unicità, dobbiamo considerarli connessi.

 

Articolazione

- Incontro di formazione con i docenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado che desiderano

approfondire la storia del genocidio armeno.

 

- 17 gennaio 2018 mattino proiezione del film “La masseria delle allodole” dei fratelli Taviani, tratto dal romanzo storico della professoressa Antonia Arslan, che sarà presente in sala per poter poi partecipare al dibattito con gli studenti insieme al prof. Vittorio Robiati Bendaud che curerà l’ aspetto storico e da Siobhan Nash Marshall docente di filosofia e teologia degli USA che in quel periodo sarà in Italia.

 

Destinatari: classi terze Scuole secondarie di 1°grado e Scuole secondarie di 2° grado

 

- 17 gennaio 2018 ore 17,00 presso la Sala Ablondi, via delle Galere, 29/33 Giornata del Dialogo Ebraico Cristiano

- 17 gennaio - 19 febbraio 2018 presso la Chiesa degli Armeni, via della Madonna

 

Mostra fotografica sul Genocidio degli Armeni

 

Destinatari: docenti delle Scuole di ogni ordine e grado, studenti delle Scuole secondarie

di 1° e 2° grado, famiglie e cittadini.

 

In collaborazione con Associazione Cassiodoro

 

 

Referente CRED: Rosanna Fiori Coordinatrice Didattica
Tel.: 0586 824306  - email: rfiori@comune.livorno.it

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