Accordi territoriali

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Ultimo aggiornamento Mercoledì, 30 Dicembre, 2020 - 09:42

Il 30 maggio 2018 è stato sottoscritto il nuovo protocollo d'intesa per la stipula dei contratti di locazione in attuazione dell'art.2 comma 3 Legge 9 dicembre 1998 n°431 e art.1 comma 8, art.3 comma 5, art. 8 comma 2 del decreto 16 gennaio 2017 del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, della convenzione nazionale del 25 ottobre 2016 approvata dal Consiglio dei Ministri 16 gennaio 2017.

L'intesa è stata raggiunta da tutti i soggetti sottoscrittori sindacati degli inquilini e associazioni di proprietari rappresentati dai sig.ri Sirio Grassi (ASPPI), Valentina Gonfiotti (Confedilizia), Paolo Morini (UPPI), Edda Burgo (ANIA), Merlone Geremia (SICET), Giancarlo Braccini (SUNIA), Roberto Vivaldi (UNIAT) e Paolo Gangemi (UNIONE INQUILINI), con presa d'atto dell'Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Livorno, Leonardo Apolloni.  

Si tratta di un documento che si prefigge di “favorire l’allargamento del mercato agli immobili attualmente sfitti e l’accesso alla locazione ai settori sociali che attualmente ne sono esclusi “, come di “avviare a soluzione il problema degli sfratti per finita locazione e morosità incolpevole incentivando la trasformazione degli sfratti in nuovi contratti”. Non ultimo quello di “ricondurre alla legalità il mercato degli affitti sommerso e irregolare”.

Il nuovo protocollo dà attuazione  a quelli che sono gli accordi territoriali (che variano da Comune a Comune)  per il canone concordato e che stabiliscono appunto l’importo dell’affitto sulla base di alcuni parametri; indica in pratica le condizioni contrattuali a cui il proprietario/affittuario devono attenersi sulla  base dell’attuale specificità di mercato delle locazioni in città. Si tratta di condizioni che apporteranno benefici, sia ai proprietari di case - che con la cedolare secca al 10% (anziché del 21%) vedranno un sostanziale dimezzamento dell’IMU - sia agli inquilini, che potranno pagare canoni d’affitto più sostenibili.

Per la determinazione dei canoni, i sindacati degli inquilini e le associazioni dei proprietari si sono avvalsi del supporto tecnico del Comune che ha elaborato una nuova  cartografia con le diverse zone della città, in base alle quali si definiscono appunto i prezzi degli affitti. Livorno risulta pertanto divisa in 5 zone: Pregio; Centro; Semicentrale Sud; Semicentrale nord/est e Periferia.

Oltre alla zona in cui l’abitazione è collocata si dovrà poi tenere di conto anche della tipologia della casa stessa (di pregio, di civile abitazione, popolare ed economica) così come dello stato manutentivo (normale, mediocre, scadente), delle pertinenze, e della dotazione di servizi tecnici che devono essere a norma. Saranno “premiate”, ovvero potranno aumentare il canone di affitto le abitazioni che garantiscono un risparmio energetico.

Tutti elementi che vengono riportati in apposite  tabelle contenute nello stesso protocollo d’intesa.

Ai sensi dell'art.1 comma 8 del D.M. del 16/01/2017 sopra citato, le parti contrattuali, a loro richiesta, possono essere assistite, nella definizione del canone effettivo, dalle rispettive organizzazioni della proprietà edilizia e dei conduttori. Per i contratti non assistiti è comunque necessario che una organizzazione firmataria dell'accordo attesti la rispondenza del contenuto economico e normativo del contratto all'accordo stesso, anche con riguardo alle agevolazioni fiscali.

ATTENZIONE

In data 2 luglio 2018 e 28 ottobre 2019 sono state concordate alcune correzioni al testo dell'accordo territoriale come riportate negli allegati a seguire in elenco.

In data 28 ottobre 2019 si è provveduto inoltre alla determinazione di alcune precisazioni in ordine alla modalità di calcolo del canone in caso di locazione di una porzione di appartamento. 

 

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