Le donne della difesa civica a Livorno

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Ultimo aggiornamento Sabato, 28 Gennaio, 2023 - 14:27

Stampato a Livorno nel Febbraio 2013

da Mediamax & Parterns

Copie: 200 - Pagine: 128+4 - Formato: 17x24 cm

Il volume Le donne della Difesa Civica a Livorno. Una esperienza tutta al femminile del Comune di Livorno e promosso dal Dipartimento 1 degli Affari Generali è dedicato a un importante istituto che, introdotto nell’ordinamento giuridico dalla legge 241 del 1990, è stato disciplinato a livello comunale e provinciale edito dal Testo Unico degli Enti locali del 2000.

Fin dalla sua origine , la Difesa Civica è stata delineata come un rimedio informale nei casi di disfunzioni e abusi che possono verificarsi nell’azione amministrativa. L’Istituto ha infatti il compito di tutelare i diritti del cittadino senza ricorrere a metodi giurisdizionali, ma avvalendosi della propria capacità di mediazione. Il Difensore Civico rappresenta un vero e proprio tramite tra cittadino e Pubblica Amministrazione e svolge un ruolo di garanzia, controllo e verifica del corretto andamento dell’attività amministrativa. E’ la voce di chi non ha voce, in quanto interviene in difesa degli esclusi e degli emarginati dalla società.

In Le donne della Difesa Civica a Livorno. Una esperienza tutta al femminile, raccontano la propria esperienza le avvocatesse Maria Pia Lessi, prima donna a svolgere il ruolo di Difensora Civica a Livorno e Gisella Seghettini, che ha ricoperto il medesimo ruolo dal 2005 al 2011.

Con un linguaggio chiaro e appassionato le due donne raccontano la propria esperienza, sempre “tutta la femminile”, così come , sempre al femminile, testimoniano la loro esperienza coloro che hanno svolto l’impegno di supporto alla difesa civica Graziella Launaro, Vice Segreteria Generale e Dirigente del Dipartimento 1- Affari Generali, Lucia Macchia, Ludovica Lanzotti e Paola Ceccotti, che ha curato anche il coordinamento dei testi.

La seconda parte del volume pubblica una sintesi delle attività svolte nel tredici anni dell’Istituto, che hanno riguardato ambiti molto vari e dissimili tra di loro, come l’abbattimento delle barriere architettoniche e la creazione di opportune strutture per l’accesso dei diversamente abili, oppure la carta per la cittadinanza sociale, ossia il diritto dei cittadini di usufruire delle possibilità e delle opportunità della loro comunità attraverso l’elaborazione di programmi d’intervento, alla loro valutazione e realizzazione.

Sono ricordati anche i percorsi educativi svolti con le scuole primarie, riguardo al tema dell’accoglienza e della diversità, per sensibilizzare i bambini all’integrazione e alla “non discriminazione”.

Per facilitare la comprensione dei vari settori interessati dalle attività, tutti i dati della Difesa Civica da marzo 2005 ad agosto 2011 sono ben rappresentati mediante una tabella.

La nota distintiva dell’opera è rappresentata comunque dal fatto che il ruolo di Difensora Civica, a Livorno, è stato svolto sempre da donne, perchè, come sostiene Maria Pia Lessi “sono in grado di arricchire la vita della città in modo più completo, non solo da punto di vista materiale ma anche politico e sociale”.

La figura del Difensore Civico comunale è stata soppressa dalla Legge Finanziaria del 2010.

Nel 2011 si è chiusa definitivamente l’esperienza della Difesa Civica del Comune di Livorno.

Sono oggi affidate al Difensore Civico della Regione Toscana, alla Dott.ssa Lucia Franchini, che firma la Prefazione del volume.

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