CN numero 81

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Ultimo aggiornamento Sabato, 28 Gennaio, 2023 - 14:25

L’ultimo numero del 2012 della rivista “CN-Comune Notizie” (n. 81, ottobre-dicembre 2012) si apre con un articolo che conduce il lettore alla scoperta di uno scorcio affascinante di Livorno: il Palazzo Finocchietti che si affaccia sugli omonimi scali nel quartiere “La Venezia”. L’autore, Jacopo Finocchietti, ripercorre la storia della sua famiglia, che, originaria di Annecy nella regione francese dell’Alta Savoia, si trasferì a Livorno nel 1646, approfittando delle opportunità offerte dalle leggi sul commercio, approvate dal Granduca Ferdinando de’Medici. Ad essa appartennero personaggi illustri: alcuni esponenti si dedicarono, oltre che alle attività commerciali, anche alla carriera diplomatica ed ecclesiastica. Al capostipite Pietro, successe il figlio Jacopo che agli inizi del Settecento avanzò al Granduca Cosimo III istanza per l’acquisto del terreno dove edificare il Palazzo Finocchietti, che negli anni cinquanta del Novecento fu acquistato dal Comune di Livorno, il quale, dopo un significativo intervento di recupero, l’ha destinato a sede della Circoscrizione 2.

Nel 2012 si celebra il centenario della morte di due illustri italiani che a Livorno vissero o nacquero: il poeta Giovanni Pascoli e il vescovo Pio Alberto Del Corona.
La prof.ssa Elena Salibra, dell’Università di Pisa, ha scritto per “CN-Comune Notizie” un ritratto di Pascoli nei suoi anni livornesi (1887-1894), che segnarono l’inizio della sua grande produzione poetica e filologica e lo videro partecipare alla vita di Livorno, dove strinse importanti legami di amicizia. Nella città labronica, dove insegnava presso il Liceo Classico, Pascoli iniziò a comporre la raccolta Myricae, pubblicata in prima edizione nel 1891 presso la tipografia di Raffaello Giusti; una seconda edizione accresciuta vide la luce nel 1892 e una terza nel 1894, alla fine del periodo livornese del poeta.
Pio Alberto Del Corona è invece livornese di nascita, nello storico quartiere della Venezia, ma a soli 17 anni si trasferì presso il convento di San Marco a Firenze, di cui divenne priore nel 1872. Venne poi nominato Coadiutore del Vescovo di San Miniato, diocesi della quale divenne vescovo titolare nel 1898. Pio Alberto mantenne comunque stretti rapporti con la città natale, che nel primo centenario della sua scomparsa l’ha ricordato con varie iniziative, culminate nella conferenza, seguita da una tavola rotonda, che si è svolta il 3 novembre ed ha, in particolar modo, evidenziato l’impegno educativo e sociale di Del Corona verso gli ultimi.

In un saggio dal titolo “I paradossi della storia: Livorno non ebbe provincia perché era troppo importante”, il Direttore dell’Archivio di Stato di Livorno, Massimo Sanacore, approfondisce dal punto di vista storico l’evoluzione della provincia di Livorno, dal governatorato di epoca medicea e lorenese, quando Livorno era appunto retta da un Governatore ed era l’unica città del Granducato, oltre a Firenze, ad avere un tribunale con cancellieri e sottocancellieri, civili e criminali, al progressivo ridimensionamento, prima ad opera di Pietro Leopoldo, poiché Livorno era diventata una città troppo autonoma e potente agli occhi degli uomini di governo fiorentini, e poi dopo il 1849, come “punizione” per la partecipazione della città alla rivoluzione del biennio precedente.

In questo numero della rivista continua la pubblicazioni degli atti del convegno “150 anni di scuola a Livorno. Appunti per una storia ancora da scrivere”, con l’intervento presentato dalla dott.ssa Anna Rocchi, dell’Archivio di Stato di Livorno, che approfondisce il tema delle istituzioni scolastiche livornesi nell’Ottocento.
Il numero si chiude con un reportage della 27° edizione di Effetto Venezia, illustrato dalle foto dei partecipanti al 2° Concorso fotografico “Venezia rewind” organizzato dall’Associazione livornese “Il Pentagono”.
Nell’inserto sono pubblicate le tabelle relative ai costi della politica del Comune (visibili anche sul sito www.comune.livorno.it) e una sintesi dei primi risultati cittadini provvisori del Censimento 2011, che il Comune di Livorno ha la possibilità di pubblicare in anteprima, rispetto alla pubblicazione definitiva a cura dell’Istat che avverrà nel 2014, in quanto ha collaborato con l’Istat per l’inserimento informatico dei dati rilevati dai questionari cartacei.

 

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