Suolo e bonifiche

Ultimo aggiornamento

Ultimo aggiornamento Venerdì, 4 Agosto, 2023 - 10:47

Bonifiche di siti contaminati 

Per “bonifica di un sito contaminato” si intende l’insieme di tutti gli interventi atti ad eliminare le fonti di inquinamento e le sostanze inquinanti o a ridurre le concentrazioni presenti nel suolo, nel sottosuolo e nelle acque sotterranee ad un livello uguale e/o inferiore ai valori limite previsti dalla normativa vigente.

Le istanze di bonifica, ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., si presentano al Comune di Livorno, Dipartimento 1 – Area Tecnica – Settore Ambiente - Piazza Civica n° 1.

La modulistica per ciascuna delle fasi del procedimento è reperibile sul sito SISBON : https://sira.arpat.toscana.it/apex/f?p=SISBON:HOME nella sezione “Compilazione/Download modulistica”

La documentazione in materia di bonifica deve essere inviata inoltre: 

Alla Regione Toscana - Settore Bonifiche e Siti Orfani PNRR: regionetoscana@postacert.toscana.it

Al Dipartimento Prov.le ARPAT di Livorno: arpat.protocollo@postacert.toscana.it

Alla U. F.le Igiene e Sanità Pubblica AUSL Nord Ovest: Borgo San Jacopo, 59 - 57126 Livorno- direzione.uslnordovest@postacert.toscana.it

Per quanto concerne la tempistica prevista dall’art. 242 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., si riporta una schema esemplificativo:

Referente amministrativo e per gli aspetti di natura tecnica: Dott. Danzi Michele
e-mail:mdanzi@comune.livorno.it
Tel.: 0586 820347

Orario di ricevimento al pubblico: su appuntamento
                                               
                                                                           Competenze
 

Quando parliamo di Bonifiche di Siti contaminati occorre innanzitutto verificare le competenze che la normativa assegna nei vari contesti della procedura. 
Vediamo come vengono diversificate le attività che ogni Ente deve svolgere:
 

Ambito

Coordinamento

Cosa fa il Comune

 

Altri Enti competenti

 

Sito di Interesse Nazionale

Ministero dell’Ambiente

Pareri per le C.d.S. istruttorie indette dal Ministero

ISPRA, APAT, ISS

Regione Toscana

 

Sito di Interesse Regionale

Regione Toscana

Pareri per le C.d.S. indette dalla Regione Toscana

ARPAT Livorno,

ASL Nord Ovest Livorno

 

Siti che non rientrano nei due precedenti Nazionale e Regionale

Comune di Livorno

Approva gli esiti delle Conferenze dei Servizi che indice

Regione Toscana, ARPAT Livorno, ASL Nord Ovest Livorno

                                                                   
 Documenti Tecnici 

Forniamo una breve descrizione dei principali documenti tecnici che debbono essere presentati nell’ambito di una procedura di bonifica con un breve commento: 
 

Documento tecnico

Cos’è?

 

 

Piano di Indagine della qualità ambientale

(art. 242, c.2 e c.3 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.)

 

Si può eseguire prima di entrare nella procedura di bonifica.

Il documento viene comunque approvato in Conferenza dei Servizi.

Viene predisposto, specialmente nel caso di dismissione di Impianti di Carburante, con le seguenti finalità: descrizione del sito, indicazione delle attività preliminari di indagine previste al fine dell’accertamento della potenziale contaminazione. Dagli esiti delle indagini è possibile chiudere la procedura o avviare il Piano di Caratterizzazione.

 

Piano di caratterizzazione

(art. 242, c.3 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.)

 

Viene predisposto con le seguenti finalità: descrizione sito e attività svolte o in corso, localizzazione ed estensione della possibile contaminazione, caratteri delle componenti ambientali interne ed esterne al sito. Il Piano descrive le condizioni necessarie per tutela ambientale e la salute.

 

Analisi di Rischio

(art. 242, c.4 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.)

Analisi sito specifica degli effetti sulla salute umana derivanti dall’esposizione prolungata all’azione delle sostanze presenti nelle matrici ambientali contaminate.

 

Progetto di Bonifica

(art. 242, c.7 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.)

L’insieme degli interventi atti ad eliminare le fonti di inquinamento e le sostanze inquinanti o a ridurre le concentrazioni delle stesse presenti nel suolo, nel sottosuolo e nelle acque sotterranee ad un livello uguale o inferiore ai valori delle concentrazioni soglia di rischio (CSR).

 

Intervento di Messa in Sicurezza Operativo

(art. 242, c.7 e c.9 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.)

 

 

L’insieme degli interventi eseguiti in un sito con attività in esercizio atti a garantire un adeguato livello di sicurezza per le persone e l’ambiente.

 

Intervento di Messa in Sicurezza Urgente

(art. 242, c.7 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.)

 

Ogni intervento immediato o a breve termine da mettere in opera nelle condizioni di emergenza in caso di eventi di contaminazione repentini, atto a contenere la diffusione delle sorgenti.

 

Intervento di Messa in Sicurezza Permanente

(art. 242, c.7 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.)

 

L’insieme degli interventi atti ad isolare in modo definitivo le fonti inquinanti rispetto alle matrici ambientali ed a garantire un adeguato livello di sicurezza per le persone e l’ambiente.

 

Piani di monitoraggio

(art. 242, c.5 e c.9 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.)

 

 

Serve per valutare l’efficacia delle misure adottate.

  

Terminologia di settore:

Che cosa sono le C.S.C. e le C.S.R.?

Le C.S.C. sono le Concentrazioni Soglia di Contaminazione stabilite dalla normativa, ovvero i livelli di contaminazione delle matrici ambientali che costituiscono valori al di sopra dei quali è necessaria la caratterizzazione del sito e l’analisi di rischio sito specifica.
Le C.S.R. sono, invece, le Concentrazioni di contaminazione delle matrici ambientali da determinare caso per caso con l’applicazione della procedura di Analisi di rischio sito specifica. I livelli di concentrazione così definiti costituiscono i livelli di accettabilità per il sito. 

Che cos’è il SISBON?

Ai fini di una completa tracciabilità ogni sito ubicato nella Regione Toscana, e sottoposto a procedura di bonifica, è identificato da un codice relativo al Sistema Informativo Siti interessati da procedimento di BONifica (SISBON). Il SISBON è quindi una vera e propria banca dati condivisa su scala regionale realizzata in attuazione delle “Linee Guida e indirizzi operativi in materia di bonifica di siti inquinati” di cui alla D.G.R.Toscana n. 301/2010. Il Codice SISBON è identificato con la sigla della Provincia seguito da un numero: LI….
Al SISBON possono accederci tutti, è quindi un portale di informazioni trasparente e completo. 

Che cosa sono i Piani di Indagine e i Piani di accertamento della qualità ambientale. 

Sono Documenti mirati a verificare l’effettivo inquinamento, individuare le fonti di ogni inquinamento, confermare e integrare dati relativi a geologia idrogeologia pedologia idrologia, definire accuratamente le caratteristiche dell’inquinamento del suolo, del sottosuolo, dei materiali di riporto, delle acque superficiali e sotterranee. Il Piano di indagine deve definire localizzazione, metodi e profondità dei campionamenti, lista delle sostanze da analizzare e metodologie di analisi. 

Che cos’è una sorgente contaminante e cos’è un bersaglio?  

La sorgente contaminante è il punto (quasi mai è un punto, è piuttosto una zona tridimensionale) da cui si origina una contaminazione. La contaminazione può essere relitta e/o quiescente ovvero derivata da attività storiche non più presenti nell’area, oppure attiva derivata cioè da attività presenti nell’area. Il bersaglio è un’area, un edificio sensibile (o più aree o più edifici) che possono essere interessati dalla contaminazione diffusa dalla sorgente. 

Come viene indetta la Conferenza dei Servizi bonifiche? 

Nel caso di Conferenze di Servizi coordinate dall’Amministrazione Comunale viene indetta ai sensi del D.Lgs. 152/2006, il D.Lgs 4/2008, la D.G.R.Toscana 301/2010 e il D.M. 31/2015, entro 30 giorni dall’invio della documentazione. Vengono invitati: Regione Toscana, ARPAT Livorno e ASL Nord Ovest Livorno oltre ad eventuali altri Enti e/o soggetti interessati quali A.I.T., Autorità Portuale, ASA, etc.. 

Che cosa significa ripristino e ripristino ambientale? 

Sono gli interventi di riqualificazione ambientale e paesaggistica, anche costituenti complemento degli interventi di bonifica che consentono di recuperare il sito alla effettiva e definitiva fruibilità per la destinazione d’uso conforme agli strumenti urbanistici. 

Perché viene richiesta una specifica fideiussione per i progetti di bonifica? 

Ogni volta che viene presentato un progetto di bonifica, i Soggetti interessati debbono stipulare, e inviare al Comune di Livorno a garanzia delle operazioni, una specifica polizza fideiussoria, stabilita in quota % dalla normativa vigente sull’importo dei lavori e che può essere svincolata solo al rilascio della Certificazione di avvenuta bonifica rilasciata dalla Regione Toscana subentrata dal 2015 alla Provincia di Livorno.

Che cosa sono le B.A.T.N.E.E.C.? 

La sigla sta per Best Available Technology Not Entailing Excessive Costs, ovvero le migliori tecniche di intervento a costi sostenibili per l’esecuzione degli interventi di bonifica e ripristino ambientale. 

Che cosa significa restituire agli usi legittimi un’area sottoposta a procedura di bonifica? 

Significa che l’area, congelata urbanisticamente durante l’intera procedura di bonifica (ovvero nella quale non possono essere eseguiti interventi edilizi stabiliti dal Regolamento Urbanistico), può tornare nella piena disponibilità del proprietario dopo che la Regione Toscana ha rilasciato la Certificazione di avvenuta bonifica o di non necessità di procedere ad attività di bonifica.

Per informazioni riguardanti il Sito di Interesse nazionale di Livorno (S.I.N.) ed il Sito di Interesse Regionale (S.I.R.) occorre consultare la pagina SIN (Siti Interesse Nazionale) e SIR (Siti di Interesse Regionale)


Elenco allegati in formato non accessibile:

  • Allegato A- Artt. 242-242bis e 254 del D.Lgs 152/2006 – Articoli di riferimento per le attività di bonifica, rispettivamente “Procedure operative ed amministrative”, “Procedura semplificata per le operazioni di bonifica”, “Obblighi di intervento e di notifica da parte dei soggetti non responsabili della potenziale contaminazione”
  • Allegato B - D.M. n° 31/2015 – Procedura di bonifica per siti di limitate dimensioni
  • Allegato C - DPGRT n° 301/2010 - Linee guida e indirizzi operativi in materia di bonifica di siti inquinati

Allegati

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