Museo Ebraico Yeshivà Marini

Ultimo aggiornamento

Ultimo aggiornamento Giovedì, 15 Febbraio, 2024 - 16:56

Informazioni utili:
Il Museo di trova in  Via Micali 21 ed è aperto su prenotazione.
Da Settembre a Giugno è aperto la prima domenica di ogni mese: ore 15 – 17
I servizi al pubblico sono curati dalla Cooperativa Sociale Amaranta Service e comprendono:
- visita culturale in lingua italiana, inglese e francese
- visita didattica per le scuole concordata in base alle esigenze specifiche
La Comunità Ebraica e la Cooperativa Amaranta Service sono disponibili per ulteriori approfondimenti, incontri, riflessioni sul tema della conoscenza della Comunità e la storia e l'arte della città di Livorno.

Per informazioni e prenotazioni:

 E-mail: amarantaservizi@virgilio.it

(Per le prenotazioni serve un un preavviso di 4 giorni e l’invio dei dati anagrafici )


I locali del Museo Marini ospitano la mostra permanente "1938 – La Scuola Ebraica di Livorno: un'alternativa alle leggi razziali".
Questa mostra offre una sintesi delle tappe più significative dell'azione antisemita del regime fascista, dal Manifesto della razza alla promulgazione delle leggi razziali, all'atteggiamento della burocrazia e dei mezzi di informazione e ricostruisce quanto è avvenuto a livello locale nell'ambito della vita scolastica attraverso articoli di giornali, circolari ministeriali, testimonianze dirette.
Il Museo Ebraico di Livorno, inaugurato l'8 novembre 1992, è situato nell'Oratorio Marini, una palazzina neoclassica adattata ad accogliere il luogo di culto nel 1867. Tale caratteristica rimane tutt'ora, accanto alla nuova destinazione d'uso. Vi sono esposti alcuni degli arredi un tempo custoditi nella monumentale Sinagoga, eretta a partire dal 1593, ma continuamente abbellita nei secoli successivi; la Sinagoga fu distrutta nel corso dell'ultimo conflitto mondiale in seguito ad uno dei tanti bombardamenti che colpirono la città.

La splendida Sinagoga era lo specchio della floridezza della Nazione Ebrea livornese i cui componenti facevano a gara per adornarla di argenti e tessuti preziosi.
I continui commerci che animavano il porto di Livorno e di cui gli ebrei erano i maggiori protagonisti resero il patrimonio liturgico della Sinagoga alquanto eterogeneo. Possiamo infatti notare nel museo Marini oggetti di origine olandese, nordafricana, fiorentina, romana, veneziana oltre a quelli eseguiti dagli argentieri locali. Purtroppo i pezzi più antichi e prestigiosi sono andati perduti, ma alcuni di quelli rimasti, come ad esempio una corona datata 1636 o alcuni degli arredi settecenteschi, mostrano una qualità di esecuzione che difficilmente troviamo in altri luoghi.
L'Hekhàl in legno, a cui i ricchi intagli e le tre cupolette conferiscono un sapore orientaleggiante, miracolosamente scampato fu trasportato nell'Oratorio di via Micali e là rimesso in uso. La tradizione vuole che esso, come molti arredi, fosse stato portato dagli ebrei esuli dalla penisola iberica, ma fu forse eseguito da una manifattura nord-italiana.

Nel museo si trovano esempi di oggetti in corallo di raffinata lavorazione, una delle attività di cui gli ebrei livornesi detenevano il monopolio, così come a testimonianza del mercato dei tessuti è rimasto un rotolo di stoffa eseguita a Lione intorno alla metà del XVIII secolo, utilizzata per confezionare diversi arredi.
I ricami poi, in gran parte eseguiti da ricamatrici ebree, rappresentano uno degli aspetti più interessanti dell'arte cerimoniale livornese.

Il Museo è destinato ad allargarsi occupando il matroneo dell'Oratorio dove troverà spazio una documentazione più ampia sulla vita e la tradizione ebraica livornese ed avranno una collocazione adeguata tutti quegli oggetti, non solo di valore storico-artistico, ma anche di semplice uso liturgico sinagogale e domestico, che le famiglie vorranno donare o lasciare in deposito per completare la storia della Comunità.

English version
The Jewish Museum of Leghorn is located in the Marini Oratory, a small neoclassical building adapted to be a place of worship in 1867. Some of the old ornaments once Kept in the old monumental synagogue built in 1593 are displayed there. The synagogue was continously embellished in the following centuries; it was destroyed in the World War II during an air blitz.
The wooden "Hekhal" was miraculously preserved and moved to the via Micali oratory and there restored. It has rich carving and three little domes which confer an oriental appearance to it. According to the oral tradition the "Hekhal", like most ornaments, was brought by the Jews exiled from Spain, but it was perhaps manufactured in northern Italy.

The wonderful Synagogue reflected the prosperity of the Leghorn Jewish Nation and its members vied with each other to adorn it with silverware and precious fabrics.
The Jewish where the main protagonists of the continuous trades which contributed to the growth of the port of Leghorn so that the Temple appurtenances are a mirror of the community prosperity ; items of different origins: Dutch, North African, Florentine, Roman, Venetian, are displayed alongside those manufactured by local silversmiths.

Unfortunately the most ancient and precious ornaments were lost but some of those left like a crown of 1636 or some of XVIII Century ornaments reveal a high- quality manufacture which can rarely be matched elsewhere.
In the Synagogue and in some private Leghorn homes, objects of an exquisite coral workmanship are still Kept. Such manifacture was a monopoly of the Jews of Leghorn. The fabrics too are very interesting . Lots of Jews traded with materials which were imported by the main European manufactured in Lyon towards the half of the XVIII Century and originally used to make various ornaments is still kept there.

The ornamental needle- work was mainly done by Jewish embroideresses and represents one of the most interesting features of the Leghorn ceremonial art. The Museum will be eventually enlarged so that in the women's gallery a greater number of documents and records of the Jewish life and traditions may be displayed along with all those items of historical and artistic value in use in synagogue ritual and at home . A place will be reserved in the women's gallery for those items that the Leghorn families will be willing to donate or leave in trust to complete the history of the Community.

The services to the public are organised by:
Cooperativa Amaranta Service
For informations and reservetions please phone
the following numbers:
Tel. e fax: 0586 839772
Cell. 320 8887044
E-mail: amarantaservice@virgilio.it

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