Teatro alle Cicale e Mostra di opera di alta moda, in tributo a Beatrice Hastings

Quando: 
Domenica 30 Ottobre 2022 21:30
Dove: 
Caffè letterario Le Cicale Operose
corso Amedeo, 10157125 Livorno , LI
Descrizione: 

Domenica 30 ottobre alle ore  21.30 il Caffè letterario Le Cicale Operose  renderà un tributo a Beatrice Hastings.

In occasione della ricorrenza della sua morte (30 ottobre, 1943), alle Cicale Operose saranno presetni  due bravissime artiste: Elena Farulli (attrice) e Maria Cristina Provasoli, in arte "Buio" (modista di cappelli artistici, atelier “Buio”, Torino).
Avvicinandosi alla sua parola scritta, affascinate dal pensiero e dalla personalità di Beatrice Hastings, ne hanno tratto creazioni artistiche che esibiranno per questa particolare occasione.

Per prenotare (aperitivo dopo cena + dolce: 10 euro) 3472993159


Elena Farulli (attrice) si esibirà in una lettura drammatizzata tratta dal volume Woman’s Worst Enemy: Woman”, di Beatrice Hastings, a cura di Maristella Diotaiuti (Le Cicale Operose), Astarte Edizioni, 2022. Testo raccolto da Le Cicale Operose, inedito di fatto fino all’odierna pubblicazione.
Elena Farulli: “Graffiante, quasi orticante, in “Woman’s Worst Enemy: Woman” Beatrice Hastings parla ai suoi lettori guardandoli dritti negli occhi. Ma Beatrice è anche un personaggio sfuggevole, multiforme; indossa molte identità, dà vita a diverse se stesse, si trasforma e si maschera vestendosi di numerosi pseudonimi. Con un artificio tecnico nella performance la voce dell’autrice si sdoppia, si scinde, creando un effetto stroboscopico, pluridimensionale: un caleidoscopio di parole e suoni”. 

Maria Cristina Provasoli (Atelier “Buio”, Torino) esporrà le sua opere, un bellissimo copricapo e due abiti di alta moda da lei recentemente creati, ispirati alla parola poetica di Beatrice Hastings.
Maria Cristina Provasoli: “Poetessa e scrittrice, Hastings fece della sua vita un’opera d’arte creando un immaginario trasgressivo intorno alla sua figura, un mito al femminile al di fuori da ogni omologazione e stile di vita, diede voce ai silenzi del linguaggio del corpo. Beatrice, similmente alle rose, schiuse i suoi petali per aprirsi al mondo, in una trasmutazione alchemica, fiorì in molteplici personaggi femminili, sfiorì fraintesa e dimenticata per fluire in un‘esistenza ultraterrena. La creazione di un'opera è l’identificazione espressiva dell’artista, la capacità di connettere le esperienze vissute e sintetizzarle in cose nuove. L’aspettativa dell’artista è che lo sguardo di colui che osserva, possa guardare oltre l’automatismo della percezione, in uno straniamento mediante il quale l’autore ci trasmette una percezione inaspettata dalla realtà.
Rami di Rose incoronano il capo di una poetessa, l’armonia estetica, conformazione scultorea, precisa ricercatezza ornamentale, generano una poetica seduzione. L’ornamento, mutevole e soggettivo, diviene un'opera d’arte oggetto di suggestione del Novecento e del Terzo millennio.
Misterioso ed affascinante, creato in Tributo a Beatrice Hastings”. Riguardo i due abiti creati per Hastings, Buio scrive: “Un itinerario alchemico (Nigredo, Albedo, Rubedo), di trasformazione delle materie primarie, seta, velluto, cashmere, finalizzato alla realizzazione di un abito sintesi della poesia di Beatrice, A lyric”.
 

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