Racconti di altre danze, sesta edizione

Quando: 
Venerdì 30 Settembre 2022 21:15
Dove: 
Spazio Atelier delle Arti
via Masini, 357122 Livorno , LI
Descrizione: 

Sesta edizione del Festival Racconti Di Altre Danze che si svolgerà in vari luoghi cittadini dal 29 settembre al 19 novembre. Il Festival è un contenitore di spettacoli, workshop, incontri e pratiche di danza contemporanea, pensato, creato e diretto dalla sua nascita nel 2017 a oggi da Chelo Zoppi ed Elena Giannotti.
La novità principale di questa sesta edizione è il progetto “Danze di Cortile”. Un progetto di Chelo Zoppi, a cura di Atelier delle Arti, in collaborazione con Festival Racconti di Altre Danze.
Vincitore del Bando Abitante sostenuto da Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni e dalla Fondazione CR Firenze. Sostenuto da Fondazione Livorno, Comune di Livorno Ass. Politiche Sociali in collaborazione con Casalp e Centro Mondialità Sviluppo Reciproco.

Danze di cortile
In prima assoluta, questo progetto porta la danza nei quartieri nord di Livorno, incontrando i cittadini e i residenti. Quattro appuntamenti, a ingresso libero, al calasole (l’orario verrà comunicato di volta in volta, ma all’incirca sarà intorno alle ore 18:45-19) che uniscono la musica, la danza e l’arte visiva così distribuiti: il 29 settembre al quartiere Shangai, il 6 ottobre Corea, il 7 ottobre Fiorentina e il 14 ottobre Stazione.
Un aspetto molto importante di “Danze di Cortile” è la presenza di un artista visivo (ogni volta diverso) che sul momento creerà un video e da esso verrà in seguito realizzato un ulteriore prodotto da mostrare agli stessi residenti.

Racconti di Altre Danze
Gli spettacoli di “Racconti di Altre Danze” si svolgeranno in vari luoghi cittadini: Atelier delle Arti/Spazio Atelier (via Masini 3), Nuovo Teatro delle Commedie (via Terreni 5), Teatro Goldoni (via Enrico Meyer 57), Museo della Città (piazza del Luogo Pio).
Due sono le linee guida del progetto “Racconti di Altre Danze”: la prima dedicata allo spettacolo quindi verterà sulla creazione, ospitalità e produzione. La seconda rivolta alla formazione con workshops, incontri e attività per il pubblico.
L’intento di Racconti di Altre Danze è quello di creare una programmazione che integri e armonizzi diversi livelli artistici e generazionali, ed è volto a suscitare un interesse più diffuso, che coinvolge un pubblico più vasto, non esclusivamente locale, e che crei relazioni tra i fruitori: pubblico informato, gente comune e gruppi di nicchia. La realizzazione del progetto si attua sia attraverso la programmazione canonica di spettacoli sia attraverso la realizzazione di azioni, la creazione di contesti e di collaborazioni.
Una danza che guardi alla ricerca, all’indagine costante del corpo in relazione al contesto sociale e culturale, una danza colta che al tempo stesso intercetti un pubblico eterogeneo, attraverso modalità di esposizione che si insinuano nel tessuto della città, coinvolgendo i cittadini in modo diretto e attivo. Una scelta che prova a rigenerare i luoghi, ma soprattutto le menti, un’idea di festival che traghetti Livorno verso approdi prestigiosi, inserendosi in itinerari nazionali e internazionali.
Il Festival investe sulle progettualità e realtà artistiche nell’ambito della danza contemporanea d’autore sperimentale e di ricerca, nazionale e internazionale, con un’attenzione alle eccellenze locali in sinergia con i circuiti partner: Festival Inequilibrio Armunia, Democrazia del Corpo - Centro Nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni, Meridiano Zero, Pilar Ternera, Mutamenti.

Gli spettacoli di Racconti di Altre Danze sono a pagamento. 

Prenotazione obbligatoria: 

chiamando il 338 43 22616 

scrivendo ad  atelierdelleartidanza@gmail.com


Prezzi


My lonely, lovely tale & Sobotta the Square euro 10

Anthology euro 5

Jeplane euro 5

Heroes euro 10 /ridotto 8 (under 30- over 65) prevendita Teatro Goldoni

Incontri Extended Version euro 5

Fuego euro 5

Visioni Intime euro 12

Universo nella Testa euro 15 / ridotto 10 (under 30 - over 65)


Informazioni: atelierdelleartidanza@gmail.com - 0586 882319

 

SPETTACOLO DEL 30 SETTEMBRE

MY LONELY LOVELY TALE

ore 21.15

Prima nazionale

di e con Nicola Simone Cisternino

assistente alla drammaturgia Elena Giannotti

ambienti sonori Spartaco Cortesi

light designer Massimiliano Calvetti

produzione Twain_ Centro di Produzione Danza

sostegno alla produzione di Movimento Danza – Organismo di Promozione Nazionale - C.L.A.P. Spettacolodalvivo

Con il Supporto di Cango- Centro Nazionale di Produzione Danza, Atelier delle Arti, Company Blu Danza

Commissionato da The Italian Cultural Institute in partnership con The Place London

 

My Lovely Lonely Tale è racconto e gioco solitario, come osservare la forma delle nuvole. Un mondo fatto non di similitudini ma di metafore, dove i segni non assomigliano “a” ma si trasformano “in” castelli, fiori, persone e chimere. La performance si basa sul processo creativo della percezione, sulla fuga costante della mente dal vuoto.

Le esperienze da noi vissute creano i nostri modelli mentali i quali a loro volta completano le nostre visioni parziali dando senso ed evocando sensazioni vivide. Questo è ciò che definiamo immaginazione. Ed immaginare è ciò che verrà richiesto allo spettatore. Un solo corpo in scena, uno spazio quanto possibile neutrale, un luogo dedicato alle lettere, la traccia soffusa di un racconto, la metamorfosi di Narciso. La performance nasce dalla condivisione di gesto e scrittura. Il gesto per aprire la percezione ad infiniti significati. La scrittura, apparentemente chiarificatrice, per accompagnare lo spettatore in questo labirinto di sensi, indicando differenti possibilità alla sua vista, alla memoria ed infine alla trasformazione. Lo spazio ed il tempo diverranno elastici, modificandosi costantemente in funzione delle motivazioni e delle emozioni legati alla propria personale interpretazione del luogo. Lo spettatore è dunque parte attiva dello spettacolo, autore della propria creazione. La composizione tratta d’identità nella richiesta di riconoscersi continuamente nel ruolo di Testimoni. Testimoniare non è infatti un’azione passiva rispetto agli eventi che ci circondano, ma una esternazione delle nostre percezioni, obbligo di esibirsi nella testimonianza e poter essere così testimoni di noi stessi. In questo continuo ciclo cosa nutre il nostro bisogno come spettatori, le risposte date o il continuare a domandare?

 

Sobotta _ THE SQUARE

Ore 22,15

concept Nicola Simone Cisternino

con Nicola Simone Cisternino, Jari Boldrini, Sara Sguotti

sound design Spartaco Cortesi

light design Massimiliano Calvetti / Simone Fini

produzione Twain centro produzione danza regionale / SA.NI. con il supporto di MiBACT - Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo

sostegno alla produzione Cango - Centro Nazionale di Produzione Danza, Spazio K / Kinkaleri, Atelier delle Arti – Livorno Sviluppo del progetto M.,

finalista premio DNA appunti coreografici 2018 parte del network Anticorpi XL

Sobotta - The Square si fonda sulla teoria di MacLeen di una trina strutturazione del cervello per ricercare le similitudini presenti tra le strutture anatomiche, la musica e lo spazio. The Square si focalizza sul sistema limbico, il quale gestisce i confini della nostra emotività, con lo sguardo rivolto non più al senso degli eventi, ma agli arti ed alla pelle. L’emotività è infatti risorsa gestionale dei rapporti sociali e la sua corretta comprensione fondamentale per il nostro benessere come esseri sociali.

Da questo assunto la volontà di ricercare cosa eccita il nostro sistema limbico, come interpretiamo le emozioni e cosa significa musicale. Tramite un vocabolario precedentemente costruito e con specifiche funzioni (olistica manipolativa, multimodale, musicale, mimetica) i danzatori riceveranno live da consolle audio indicazioni sulle azioni da svolgere per costruire istantaneamente scene dai diversi spettri emotivi privi di una narrazione lineare.

Lo spazio è definito, quadrato, il tempo assume ritmo per permettere lo svolgimento degli eventi. L’empatia richiede la compartecipazione sia da parte dell’emittente che del destinatario del messaggio.

 

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