Alex Ezra Fornari presenta il suo libro "Qualcosa di naturale"

Quando: 
Giovedì 22 Settembre 2022 18:00
Dove: 
Caffè letterario Le Cicale Operose
corso Amedeo, 10157125 Livorno , LI
Descrizione: 

Giovedì 22 settembre alle 18 al caffè letterario Le Cicale Operose (c.so Amedeo, 101 Livorno) sarà presente Alex Ezra Fornari per la presentazione del volume Qualcosa di naturale, Wojtek Edizioni. L'autore sarà introdotto da Veronica Galletta, scrittrice, finalista Premio Strega 2022 (Nina sull'argine, Minimum Fax).

Alex Ezra Fornari : "Qualcosa di naturale è la storia di un uomo. Può esser considerato un Bildungsroman, un romanzo di formazione. Samuele, voce narrante, ripercorre la propria vita alla ricerca di quelle cadute e fratture che l’hanno portato a essere un quarantenne in crisi profonda: la fine del matrimonio e l’insoddisfazione verso il lavoro l’hanno infatti ridotto in frantumi.

Scandagliando il passato, si ritrova bambino tra i banchi della classe differenziale nella quale è stato confinato, e poi adolescente, voce e chitarra degli Haz Mat, nel mare impetuoso della neonata scena punk. Ciò che però si evidenzierà presto ai suoi occhi non saranno gli errori, ma quelle qualità peculiari che l’hanno reso diverso dagli altri, in qualche modo speciale, e che lui, adulto, ha fatto di tutto per cancellare.

Nato in una famiglia mista e laica, padre ebreo e madre cattolica, Samuele cresce con una visione ampia del mondo, nella quale non esiste confine che non sia oltrepassabile.

Quella libertà e quella naturale propensione allo sconfinamento, miscela propellente per i giovani disadattati che lo seguivano considerandolo un guru, sono gli elementi che il protagonista, fattosi uomo, cercherà di riportare all’interno della propria vita.

Il romanzo è diviso in due parti, infanzia e adolescenza ed età adulta, e una terza, centrale e vuota, non scritta, che combacia con la vita matrimoniale e borghese che Samuele, tradendo tutto e tutti, sceglie di vivere come atto di una rivoluzione dall’interno alla quale nemmeno lui crede. Di quel vuoto durato quindici anni, il protagonista racconta solo parti, e spesso lo fa con un misto di dolore e vergogna".

(Fonte: SatisFiction, articolo di Antonello Saiz)

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