Spettacolo "La migliore versione di me" per riflettere sull'affido familiare

Il 27 novembre ai 4 Mori. Ingresso gratuito

Livorno, 23 novembre 2023 – Lunedì 27 novembre alle ore 21.15 al Cinema Teatro 4 Mori in via Tacca 16 si terrà lo spettacolo gratuito "La migliore versione di me" di e con Silvia Frasson, disegni e luci di Carolina Agostini, dedicato al tema dell’affido familiare.

Uno spettacolo in grado di “accendere i riflettori”sull’affido raccontandolo attraverso lo sguardo ed i vissuti dei suoi protagonisti. Un viaggio teatrale che conduce dentro questo particolare mondo, grazie alla capacità dell’autrice/attrice di coinvolgere ed emozionare.

Commissionato e prodotto nel 2021 da un’Associazione di Famiglie Affidatarie di Piacenza, lo spettacolo nasce a partire da una raccolta di interviste fatte a persone coinvolte nei vari ruoli riguardanti l’affido: famiglie affidatarie, genitori che hanno dato i figli in affido, psicologi, assistenti sociali, figli affidati e figli naturali. Testimonianze rese poi anonime che sono state la base portante della creazione drammaturgica. Si tratta quindi sempre e solamente di storie vere, di esperienze vissute

da altri e donate in condivisione per permettere a questo spettacolo di essere più autentico possibile.

La rappresentazione è fortemente empatica e coinvolgente ed alterna momenti commoventi ad ironie. La sua forza sta nell’avvicinare chi ascolta alla possibilità, troppo poco conosciuta, dell’affido e a farlo riflettere sulle varie possibilità di amore, fuori da certe definizioni e costrizioni.

info: centroaffidi@comune.livorno.it cell. 338 - 490 9201

 

Note dell’attrice e autrice:
“Mettermi a disposizione di quelle storie ascoltate, di quella confidenza che mi è 
stata donata da persone che mi hanno aperto la porta della loro vita, raccogliere le 
loro testimonianze, è stato per me un grande privilegio. 
Lo spettacolo è un’intrusione in un mondo di relazioni d’amore.
E quando si ha a che fare con le cose dell’amore è un po’ come camminare a piedi 
nudi su un pavimento dove si è appena rotto un bicchiere. Ci vuole attenzione.
E non bisogna aver paura di farsi male. 
...Arriva un punto della vita in cui si può accettare che persino l’amore dei genitori 
è una cosa che si sceglie, si costruisce, che si può perdere, che a volte si ritrova, a 
volte no.
E arriva un punto nella vita in cui si impara a guardare, a riconoscere e a seguire 
solo chi ci ama, chiunque esso sia.
Questo spettacolo è una martellata contro il muro delle definizioni, degli stereotipi, 
delle consuetudini, dei ruoli non scelti, ma assunti per i casi della vita.
E crollato quel muro, si spalancano mille possibilità di amare e di amore

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