Presentazione del libro “Alfabeto Arabo-Persiano” di Cassini e Dahmash

Insieme agli autori il Sindaco di Livorno Filippo Nogarin e i presidenti dei Centri Culturali islamici di Pisa e Livorno

Livorno 4 dicembre 2018. Sarà presentato venerdì 7 dicembre alle ore 17.30 nella Sala conferenze del Polo culturale Bottini dell’Olio, il libro “Alfabeto Arabo-Persiano. Quando le parole raccontano un mondo” di Giuseppe Cassini e Wasim Dahmash, edito da EGEA. Insieme agli autori interverranno il Sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, Mohamed Halil e Said Kassadi, presidenti dei Centri culturali islamici rispettivamente di Pisa e Livorno. Modererà l’incontro Silvio Fancellu.

Cassini, ambasciatore e diplomatico, e Dahmash, professore di lingua e letteratura araba, presentano in questo saggio la loro proposta di miglioramento della consapevolezza europea sul tributo identitario dovuto all’islam.

Dall’abstract del volume
“Dall'Italia alla Scandinavia, dalla Penisola Iberica ai Balcani, la Fortezza Europa sta alzando muri e scavando fossati per respingere le «orde musulmane» che premono alle porte. Ma chi sono questi invasori? Di quale cultura sono portatori? In realtà, gli europei dovrebbero ringraziare gli arabi per una piega della storia su cui non riflettono mai: ossia che l'identità europea si formò grazie all'avvento dell'Islam. Furono le conquiste degli arabi a spingere i popoli sulle sponde settentrionali del Mediterraneo a riconoscersi come abitanti di un continente a sé stante, l'Europa. Oggi sarebbe un segnale di buon senso se gli europei raddrizzassero la loro visione dell'Islam ruotando la bussola di 180 gradi e imparando almeno l'abc dell'Alfabeto arabo-persiano. A partire da 61 parole chiave che rappresentano ciascuna un aspetto saliente della cultura araba e di quella persiana, e da una serie di testimonianze dirette di esperienze in quei Paesi dell'ambasciatore Cassini, questo libro è rivolto a tutti coloro che desiderano approfondirne la storia e i caratteri distintivi: inclusi i tre milioni di musulmani residenti in Italia, a cui il volume vuole restituire una lingua non confiscata dal potere religioso”.

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