Presentato il progetto "Per crescere un bambino ci vuole un villaggio”

Livorno, 17 gennaio 2024 - E' stato presentato a Palazzo Comunale il progetto "Per crescere un bambino ci vuole un villaggio” organizzato dal Consiglio di Zona 5 Antignano, Ardenza-La Rosa, Montenero, Castellaccio con il finanziamento del Comune.

Progetto che come ha spiagato Daniela Marini del Consiglio di Zona parte con due incontri formativi/informativi che si svolgeranno al Parco del Mulino, via Voltolino Fontani, cel 327-2511118, ingresso libero. Relatore dei due incontri Nicola Artico, responsabile U.F. Salute mentale Infanzia e Adolescenza Asl Toscana Nord Ovest. Il primo appuntamento è venerdì 19 gennaio alle 17.30, "Una società responsabile, come gli adulti possono favorire il civismo". Secondo incontro sabato 27 gennaio ore 10.30, "Nuovi adolescenti, la sfida dell'adolescenza, sempre nuova per ogni ragazza/o e per la comunità".

 Al centro di interesse, i cittadini del territorio di riferimento, in relazione ad una componente essenziale di questo rappresentata dai giovani che lì risiedono o che questo frequentano. Si ritiene infatti che la condizione dei giovani, la loro sicurezza e in generale il loro benessere sia uno dei problemi più urgenti e importanti che anche i Consigli di zona devono contribuire ad affrontare. Tra le finalità a loro affidate dal Regolamento comunale infatti, c’è quella di “promuovere la partecipazione e coinvolgere i cittadini su temi e scelte rilevanti per le ricadute sui quartieri interessati”. E quella dei giovani è una questione che riguarda tutta la comunità, non solo genitori, famiglie, educatori, ma chiunque si occupi a vario titolo di ragazzi e ragazze, chiunque voglia assumersi la responsabilità civica, magari semplicemente divenendo più consapevoli ed informati, di quello che succede intorno a loro. L’idea del progetto elaborato è quella di contribuire ad innescare con il lavoro dell’intera comunità, un processo collettivo, condiviso e solidale che crei un contesto favorevole allo sviluppo e alla crescita dei cittadini più giovani.

Durante la conferenza stampa sono stati presentati gli obiettivi che ci si prefigge, la mappatura che si vuole compiere sul territorio, le analisi delle risorse in campo, le azioni da porre in essere, il modus operandi e le tecniche scelte, le prime iniziative in parte già effettuate e quelle pronte, i risultati attesi.

 

PERCHÉ QUESTO PROGETTO

I Consigli di Zona hanno tra le loro finalità, quella di contribuire a promuovere la diffusione della cultura del senso civico e della comunità quale bene comune e a potenziare il rapporto tra cittadini e istituzioni (Art.1 c. 3 del Regolamento sugli organismi di partecipazione decentrata), attraverso una valutazione congiunta sulle problematiche territoriali più importanti ed urgenti, tale da stimolare creatività e proposte per elaborare progetti.

In questo senso promuove la partecipazione e coinvolge i cittadini su temi e scelte rilevanti per le ricadute sui quartieri interessati (Art.18, art.2 c.a)

Il Consiglio di Zona 5 ritiene che la condizione dei giovani, la loro sicurezza e in generale il loro benessere sia una dei problemi più urgenti e importanti che coinvolgono il territorio di riferimento. Ma soprattutto ritiene che sia una questione che riguarda tutta la comunità, non solo genitori, famiglie educatori, ma chiunque si occupi a vario titolo dei ragazzi e delle ragazze, coloro che vivono un territorio e desiderano assumersi la responsabilità civica, magari semplicemente divenendo più consapevoli ed informati, di quello che succede intorno a loro.

Da qui nasce la decisione di elaborare un insieme di proposte per l’intera durata del mandato che contribuisca ad innescare un processo collettivo, condiviso e solidale tale da creare un contesto favorevole ad affrontare difficoltà e problemi e a gestire con maggior efficacia criticità e disagi dei giovani, dando vita ad una comunità responsabile.

ANALISI DELLA SITUAZIONE E DELL’URGENZA DI OCCUPARSI DEL TEMA

Occorre riflettere e analizzare il contesto che esprime:

· Fragilità dei soggetti protagonisti.

· Diffusione e aggravamento dei fenomeni di violenza e di malessere tra i giovani che portano a volte a gesti sconsiderati.

· Fenomeno trasversale e culturale che mina alle basi valori fondamentali della convivenza civile come il rispetto verso l’altro ecc.

· Disgregazione sociale

A CHI SI RIVOLGE

Comunità dei quartieri del C.d.Z 5 nel suo insieme ed in particolare giovani, famiglie, portatori di interessi diffusi, istituzioni, associazioni presenti sul territorio e associazioni che comunque si occupano di giovani a vari livelli, associazioni di categoria, comunità straniere che operano nei quartieri, parrocchie, commercianti, operatori.

COSA SI PROPONE

Contribuire nei 5 anni di mandato del Consiglio di Zona 5 a sviluppare una maggiore consapevolezza ed informazione sulla questione giovanile, una presa in carico collettiva di attenzione puntuale su questo tema, a promuovere idee, proposte, esempi di comportamenti, gesti concreti che sviluppino relazioni efficaci non solo tra coetanei, ma con l’intera comunità, che creino senso di appartenenza e sicurezza e maturino un contesto sicuro e piacevole. Ciò attraverso piccole azioni, pratiche di cittadinanza corrette, iniziative diffuse, coinvolgimento sistematico e costante di tutti i cittadini in un agire collettivo e integrato che faccia rete.

PRIME AZIONI DA PORRE IN ESSERE

· Realizzare un’ indagine nella zona 5 rivolta a portatori di interessi diffusi, associazioni, commercianti , portatori di interesse diffusi che consenta da una parte di conoscere con puntualità cosa si sta facendo per i giovani nei nostri quartieri, le strutture, i servizi, i progetti a loro dedicati e dall’altra registri disponibilità, idee, proposte per lavorare insieme a migliorare il contesto in cui i ragazzi vivono,

STRUMENTI:Questionario, indagini ed interviste da realizzare nei 5 quartieri del Consiglio di zona; TEMPI: entro febbraio 2024

· Organizzare una prima occasione di incontri di informazione, di confronto e dialogo: seminari “ASCOLTAMI QUANDO NON TI PARLO”

TEMPI gennaio-marzo 2024

· Organizzare eventi rivolti a giovani che accompagnino lo sviluppo del progetto unendo conoscenza e approfondimenti teorici con azioni pratiche

· Supportare l’Amministrazione comunale ed in generale le istituzioni preposte nelle iniziative a cui daranno vita.

· Istituzione di un Centro di ascolto nella zona sud del Comune

Prima iniziativa

“ASCOLTAMI QUANDO NON TI PARLO”

Finalità

Si intende porre in essere una serie di incontri per capire cosa ci allontana dagli adolescenti, per poter colmare questa distanza e trovare il modo di sostenerli in questo delicato momento di crescita, cercando di proteggerli e al tempo stesso accogliere la loro richiesta di spazio e autonomia. Gli incontri oltre alla funzione informativa, rappresentano un’ occasione di confronto, dialogo e condivisione di esperienze e buone pratiche secondo un criterio di circolarità: bisogna, infatti, essere consapevoli di diventare parte di un sistema interattivo, che aiuti i ragazzi e le ragazze a diventare consapevoli di sé e delle conseguenze dei propri comportamenti.

Obiettivi:

· agire prioritariamente sul sostegno alle funzioni genitoriali e alle modalità comunicative;

· rompere l’isolamento entro cui spesso i genitori si trovano ad affrontare il loro difficile compito;

· porre interrogativi in seno alla comunità chiamata a svolgere un ruolo inclusivo ed educante.

Durata Gli incontri hanno forma seminariale a cadenza da stabilire

Temi degli incontri

1. Una società responsabile (19 gennaio 2024)

2. Nuovi adolescenti 27(gennaio 2024)

3. Genitori e adolescenti: comunicazione difficile?

4. Cosa significa dire di No?

5. Lo sballo del sabato sera

I/le partecipanti saranno invitati a riflettere e a confrontarsi sui temi proposti a partire dalla propria esperienza. I temi degli incontri forniranno una traccia di lavoro, uno stimolo alla riflessione e potranno eventualmente essere modificati strada facendo a seconda dei bisogni espressi dai partecipanti.

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