Partito il ciclo formativo per  il personale educativo ed insegnante dei servizi educativi del sistema integrato 0-6 anni del Comune di Livorno

Livorno, 11 ottobre 2022 - Lo scorso  8 ottobre al Cisternino di Città, ha preso avvio il ciclo formativo che vede coinvolto tutto il personale educativo ed insegnante dei servizi educativi del sistema integrato 0-6 anni del Comune di Livorno. 

Come informa la vicesindaca Libera Camici con delega alle Attività Educative, l'intero percorso formativo  “Crescita, sviluppo e processo di maturazione psicologia del bambino e delle bambine” - organizzato dall’organismo gestionale e pedagogico del Comune di Livorno -  nella sua complessità ed articolazione verrà concretizzato in 12 incontri  ed una plenaria conclusiva con il coinvolgimento attivo di 240 educatrici/educatori ed insegnanti del sistema integrato, pubblico e privato. 

La continuità della formazione è fondamentale poiché induce a riflettere sulla propria attitudine:  sostare nella formazione continua di sé stessi significa incontrare, o meglio ri-incontrare di volta in volta la propria identità professionale a più livelli, significa poter reperire senza troppa incertezza ed ansia i caratteri della propria ‘umanità’ continuamente coinvolta nella relazione “con” e “per” l’altro che è il bambino.
L’Amministrazione Comunale – dichiara la vicesindaca - investe da anni nella formazione continua del personale proprio perché questa sostiene il benessere dello staff educativo e al contempo ha ricadute immediate nella progettualità pedagogica e nella pratica educativa. L’investimento  formativo permette di elevare su territorio una maggiore qualità dei servizi educativi all'infanzia.  ”.

Come affermato negli Orientamenti Nazionali per i servizi educativi all’infanzia, adottati con decreto ministeriale 24 febbraio 2022, n. 43,   “i bambini/e hanno il diritto di esprimersi, di essere ascoltati, di essere protagonisti nella determinazione dei propri percorsi di apprendimento. Un diritto che esige attenzione per la voce dei bambini/e, nei modi sottili in cui essa si manifesta, attraverso il corpo, i gesti, lo sguardo, il silenzio e la comunicazione non verbale, il gioco, e che richiede che tale voce venga tenuta presente nel dialogo attraverso cui si definiscono contesti ed esperienze di apprendimento.”  
 
Il seminario di apertura, dal titolo “Crescita, Sviluppo e Processo di Maturazione Psicologica del Bambino”, è stato condotto  
dalla dottoressa Sonia Marusca Compostella, figura di riferimento Nazionale ed Internazionale nel panorama della pedagogia. 
E’ presidentessa di ARFAP  Bassano Centro di Formazione alla Pratica psicomotoria secondo la teorizzazione del professor Bernard Aucouturier ed ambisce particolarmente a promuovere, a qualsiasi livello della Formazione, una metodologia che rispetti la concatenazione e la derivazione tipica di un approccio pedagogico attivo. Quindi un fondo teorico-concettuale e una metodologia formativa, che si sviluppano a partire da una concezione pedagogica esaltante la persona come “esperienza” passata-attuale-futura, che dall’agire fonda il pensare. 

La dottoressa Lorella Moratto formatrice del Centro ARFAP, si occuperà  nei successivi incontri di approfondire il tema “Il gioco e la qualità del giocare come rilevatori della dinamica evolutiva del bambino nell'età zero/sei anni attraverso  l'osservazione che educatrici /educatori e insegnanti avranno modo di affinare per comprendere i processi di rassicurazione profonda, della simbolizzazione e della decentrazione tonico-emozionale”.

La dottoressa Farnaz Farhai ricercatrice dell’Università degli studi di Firenze affronterà il tema della Comunicazione efficace, al fine  di fornire al personale educativo ed insegnante maggiori elementi di consapevolezza per la costruzione di una relazione positiva e  alleanza educativa con le famiglie

L’intero percorso quindi ha come cornice una “pedagogia delle emozioni” che ascolta e recupera gli aspetti emotivi e di relazione, quale base essenziale per sostenere l’interesse, il desiderio di apprendere, la curiosità, e l’alleanza educativa poiché, come afferma Matte Blanco ( 1981) l’emozione è “la madre del pensiero”. 


 

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