Il Governo deve intervenire urgentemente sulle prospettive dell’Eni di Livorno

Intervento del sindaco Luca Salvetti e dell’assessore Simoncini

Livorno, 1 ottobre 2021 – Il sindaco di Livorno Luca Salvetti insieme all’assessore allo Sviluppo Economico Gianfranco Simoncini intervengono sulla questione delle prospettive dello stabilimento Eni di Livorno.

“Le notizie fornite ieri dai vertici Eni alle Rsu aziendali e a questa Amministrazione confermano la preoccupazione che da mesi esprimiamo sulle prospettive dello stabilimento livornese dell’Eni.

Preoccupazioni che, insieme a quelle sul settore automotive, avevano portato i Sindaci di Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo, a chiedere ad agosto al Ministro Giorgetti e alla Regione, la convocazione presso il Ministero dello Sviluppo Economico della Cabina di Regia sull’accordo di programma dell’Area di Crisi Complessa.

A due mesi di distanza non è arrivata ancora alcuna risposta.

Oggi è urgente che il Governo convochi il Tavolo con un focus specifico su Eni, per acquisire e dare al territorio garanzie sul futuro dello stabilimento e in particolare sugli investimenti che si intendono mettere in campo per tutelare sia l’occupazione che il futuro di lungo periodo dello stabilimento.

Sono state presentate nel recente passato, ipotesi che potevano portare a un miglioramento ambientale della situazione e al consolidamento dello stabilimento.

Si erano ipotizzati nuovi impianti di bio-carburante che si muovevano nel senso della transizione ecologica e che oggi, pur rimanendo tra gli obiettivi di Eni sembrano essere sospesi nei progetti dell’azienda.

Ipotesi queste che avevano trovato e trovano la disponibilità delle istituzioni territoriali.

Abbiamo bisogno di comprendere cosa ne pensa il Governo, in che modo intenda eventualmente sostenerle e comunque come il Governo, azionista di riferimento di Eni, intenda muoversi per garantire il futuro di Livorno.

In tal senso ribadiamo l’urgenza di avere una risposta dal Governo in un incontro a cui partecipino anche Eni e le organizzazioni sindacali oltre alle Istituzioni regionali e territoriali”.

 

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