Giorno della Memoria. Due nuove pietre di inciampo per ricordare Liliana Archivolti e sua madre Elena della Torre  deportate ad  Auschwitz

La cerimonia  martedì 23 gennaio alle ore 17.15 in via Fagiuoli 5 apre il calendario di appuntamenti per il Giorno della Memoria

Livorno, 20 gennaio 2024 - Martedì 23 gennaio alle ore 17.15 in via Fagiuoli 5 saranno scoperte due nuove pietre di inciampo, di fronte alla casa in cui abitavano Liliana Archivolti, maestra dell'orfanotrofio israelita di Livorno, e sua madre Elena della Torre.  
Liliana ed Elena vennero deportate ad Auschwitz il 16 maggio 1944 e non fecero mai più ritorno. 
E’ la significativa iniziativa organizzata dalla Comunità di Sant'Egidio, in compartecipazione con il Comune di Livorno, insieme alla Comunità Ebraica, alla Diocesi e Istoreco per celebrare il “Giorno della Memoria” della Shoah, ricorrenza internazionale istituita e fissata ogni 27 gennaio, dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel  2005 per ricordare l'anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell'Olocausto. 

Il programma della cerimonia di martedì 23, che di fatto apre il calendario delle iniziative per il Giorno della Memoria 2024, è così dettagliato:

-Ore 17.00 appuntamento in piazza XX Settembre - corteo silenzioso per le vie del centro
-Ore 17.15 via Fagiuoli 5
Memoria deportati livornesi presso le pietre di inciampo poste per ricordare Liliana Archivolti, maestra dell'orfanotrofio israelita, e sua madre Elena della Torre.
-Ore 17.45 piazza Benamozegh - cerimonia finale 
Interventi autorità civili e religiose
Accensione della menorah in ricordo delle vittime della Shoah.

La Comunità di sant’Egidio ricorda che tra la fine del dicembre '43 e del gennaio del '44, si consumò  la deportazione degli ebrei livornesi.

Furono arrestati nelle loro case, per lo più del centro storico, oppure nei luoghi di sfollamento in cui avevano trovato rifugio dopo bombardamenti disastrosi del maggio e del giugno '43, tra gli altri: Gabbro, Guasticce, la montagna pistoiese.

Gli arresti furono tutti opera di fascisti italiani e furono compiuti in base a liste e informazioni molto precise, in molti casi su delazione.
I convogli partirono da Fossoli per Auschwitz. Solo pochissimi di questi livornesi fecero ritorno.

Le pietre di inciampo, si ricorda, sono piccoli blocchi quadrati posti davanti la porta della casa nella quale ebbe ultima residenza un deportato nei campi di sterminio nazisti: ne ricorda il nome, l’anno di nascita, il giorno e il luogo di deportazione, la data della morte. 
A Livorno sono 20 le pietre di inciampo collocate grazie alle ricerche compiute dalla Comunità di Sant’Egidio.


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IL CALENDARIO DELLE INIZIATIVE PER IL GIORNO DELLA MEMORIA 2024

23 Gennaio
Corteo di Sant'Egidio percorso:
ore 17 Piazza XX Settembre - Via dei Mulini fino a Via Fagiuoli (omaggio a due Pietre d'inciampo in memoria di Liliana Archivolti e della madre Elena Gina Della Torre) - da via Fagiuoli a Via Bernardina - Via Novelli - Scali Olandesi - Piazza Cavour - Via Cairoli per finire in Piazza Benamozegh dove sarà l'intervento delle autorità civili e religiose.
A cura della Comunità di Sant'Egidio


26 gennaio 2024

ore 9.30, Cimitero Ebraico (Livorno,Via Don Aldo Mei)


 Deposizione della corona e omaggio alla vittime della Shoah

ore 10.30, Prefettura di Livorno (Livorno, Piazza dell’Unità d’Italia, 1)
Saluti delle autorità
Testimonianza della Professoressa Giuliana Menasci
Esibizione musicale e riflessioni degli studenti degli Istituti Comprensivi “Benci - Borsi”, 
“Bartolena”, “Brin” e “Micali” di Livorno
Proiezione di parte del documentario “La questione ebraica: il fascismo e gli ebrei”
Consegna Medaglie d’Onore conferite dal Capo dello Stato

26 Gennaio
ore 12:45 Sala Consiliare Palazzo Comunale–

Riflessione tra parole e suoni dedicati al tema della Memoria con le esecuzioni dell’ Ensemble vocale e strumentale di studenti e docenti dell’ IIS Niccolini – Palli diretti dal Maestro Paolo Filidei
a cura di Lions Club Livorno Porto Mediceo

26 Gennaio
ore 17:00- Bottini dell'Olio
In occasione della "Giornata della Memoria"
Conferenza di Massimo Signorini
docente di fisarmonica presso il Conservatorio Statale Domenico Cimarosa di Avellino 
"Caccia al disegno di Leonardo da Vinci e a
Ilo Giacomo Nunes, una famiglia livornese di origine ebraica".
Ospite: Maria Alessandra Girosi nipote di 
Ilo Giacomo Nunes

27 gennaio
Ore 17 Villa Trossi Uberti

A un anno esatto dalla mostra allestita a Villa Trossi con disegni e documenti della prigionia di Luciano Castelli, sabato 27 gennaio Giornata della Memoria, alle ore 17 si presenta il volume “Marabù. Taccuino della prigionia” che per la prima volta pubblica quei materiali.
Edito da Valigie Rosse (Livorno), il libro è presentato da Francesca Castelli, figlia di Luciano, e da Antonella Capitanio autrice del testo del volume dove è riprodotto il taccuino già esposto a Villa Trossi oltre ad altri disegni di Luciano Castelli (Livorno, 1921-2006).
Castelli è stato letterato, artista e uomo di cultura. Laureato in lettere all’Università di Pisa nel 1944, sin da giovane ha partecipato a numerose mostre di pittura di interesse locale e nazionale, fra cui la prestigiosa Biennale di Venezia del 1950. Ha lavorato a lungo nella scuola, prima come docente e poi come preside, ma anche come sindacalista e come formatore, occupandosi di sperimentazione e innovazione. Dai primi anni ’70 è stato preside del liceo scientifico “Francesco Cecioni” di Livorno, avviandone la trasformazione in un importante liceo sperimentale.
Ingresso libero da Via Pastrengo 21.

«L’autore di questi disegni, negli anni ’44 e ’45, si trovava in Germania deportato dai tedeschi e
lavorava in una fabbrica di carri armati con la qualifica di aiuto scrivano. Un giorno gli capitò di
trattare in modo poco ossequente un autorevole personaggio, di quelli che al loro passaggio tutti
si affrettavano a dare spazio, e dovette perciò subire un mezzo processo da parte della Direzione.
Per punizione fu estromesso dall’ufficio e mandato a fare il pompiere di fabbrica: della qual cosa
poi si reputò assai fortunato, perché gli poteva capitare molto di peggio».
Luciano Castelli

Lunedì 29 gennaio

Ore 17.00

Biblioteca Labronica Sala Badaloni v.le della Libertà 30

Conferenza di Annalisa Comes "La scrittura delle donne e la Shoa: Etty Hillesum e Carla Simons: un canto nuovo dall'abisso"

Una pace futura potrà esser veramente tale solo se prima sarà stata trovata da ognuno in sé stesso – se ogni uomo si sarà liberato dall’odio contro il prossimo, di qualunque razza o popolo, se avrà superato quest’odio e l’avrà trasformato in qualcosa di diverso, forse alla lunga in amore se non è chiedere troppo. (Etty Hillesum)
 

Dentro di noi, dobbiamo cominciare a districare grovigli di malessere. Non credo che i valori reali ne risentano. Finché siamo imprigionati in questa insensata miseria, in questa tenaglia che stringe la vita emotiva ogni giorno più stretta, non possiamo comprendere. Solo molto più tardi, forse, guarderemo questo periodo della nostra vita con altri occhi, più lucidi. Ma i valori effettivi non vengono distrutti. Il nucleo, la scintilla, la comunicazione con il divino, l’eterna creazione e la rinascita non possono essere toccati da tutto ciò. (Carla Simons)

 
Annalisa Comes è nata a Firenze (1967), e vive a Roma dove scrive, insegna e traduce. È membre associé del Laboratoire LIS (Littératures Imaginaire Societés) dell’Université de Lorraine – Francia. Collabora all’Enciclopedia delle donne, fa parte del Collettivo di redazione della rivista «Leggendaria» e del Direttivo della Società Italiana delle Letterate (SIL). Ha pubblicato diverse raccolte di poesie, in Italia e in Francia, saggi (Straordinarie avventure. La poesia per bambini e bambine di poete e scrittrici (2022) e su Marguerite Duras) e biografie (Marina Cvetaeva, Astrid Lindgren) e il diario di viaggio Ouessant. L’isola delle donne (2023). Ha curato il volume di testimonianza sulla Shoah di Jacqueline Schulhof Blum, Scolpire il tempo. Memorie di una vita (2022; che ha tradotto in francese per Le Manuscrit, 2023, opera pubblicata con il contributo del Mémorial de la Shoah di Parigi). Studia da anni l’ebraico biblico in Italia con Hora Aboav (di cui ha scritto la prefazione dei volumi Crescere con le radici delle parole ebraiche, 2020 e Le voci delle parole ebraiche, 2022) e in Francia con Marc-Alain Ouaknin.
Sarà possibile collegarsi all’incontro mediante il link
https://us06web.zoom.us/j/89825423774?pwd=D2baAtt9bjARL7ERP34STpGUYAjt2h.1

Venerdì 29 marzo 2024 ore 17.00
Presentazione del libro 
"Alla ricerca della Testa di Giuda", sillabe
Massimo Signorini, autore 
docente di fisarmonica presso il Conservatorio Statale Domenico Cimarosa di Avellino 
Ospite: Luigi Gallo (figlio di Maria Alessandra Girosi) direttore della Galleria Nazionale delle Marche a Urbino e della Direzione Regionale Musei delle Marche

6 Febbraio
ore 10:30-Sala del Consiglio Comunale

Lectio magistralis di Catia Sonetti (studiosa e Direttrice dell’Istituto Storico della Resistenza e della società contemporanea nella provincia di Livorno ETS)
sul tema: “La logica del capro espiatorio e la persecuzione delle minoranze. Dalle Leggi razziali del 1937 alla deportazione”
A cura di ISTORECO

7 Febbraio
ore 9.00 • Istituto Comprensivo Mazzini Via Veneto, 24


Testimonianza della Deportazione incontro con gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado.
A cura della sezione interprovinciale ANED di Pisa.

9 febbraio
ore 16.30, Livorno, Villa del Presidente (Salone degli affreschi):

Incontro “Scrivere dopo la persecuzione razziale e la guerra.”
Saluti della Comunità ebraica di Livorno e interventi di Marcella Filippa (Associazione culturale Vera Nocentini), Marta Baiardi (Università di Basilea) e Catia Sonetti (Direttrice ISTORECO Livorno).
A cura di ISTORECO
 

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