Dedicato all’Ucraina, a un anno dall’inizio della guerra, torna a Livorno “Medì”, incontro internazionale per la Pace

16 e 17 marzo al Teatro “Goldoni”


Livorno, 24 febbraio 2023 - Un anno fa, la guerra in Ucraina.
In occasione di questo tragico anniversario è stata presentata  alla stampa a Palazzo Comunale l’edizione 2023 di “Medì, le Città hanno un’anima”, l'incontro internazionale tra le città del Mediterraneo,  che intende promuovere le relazioni tra le società civili e le città  e la "mediterraneita'" quale cultura per vivere nella complessità attuale, significativa alternativa al bellicismo. 
L’evento è promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, insieme al Comune di Livorno, con la collaborazione della Diocesi e di Istoreco (Istituto Storico della Resistenza e della Società contemporanea) e il patrocinio della Regione Toscana e di Cesvot.

Medì, quest’anno darà  voce all’Ucraina, anche se ospiterà numerose Città e Fedi del Mediterraneo, unite a Livorno da antichi legami, si terrà il 16 e 17 marzo al Teatro “Goldoni” e sarà suddiviso in 4 sessioni: il primo giorno è prevista dalle ore 17.00 una cerimonia inaugurale alla quale parteciperà anche il fondatore della Sant’Egidio Andrea Riccardi; a seguire la seconda sessione sulle “Città ferite”. 
La seconda giornata sarà suddivisa nelle sessioni “Città rifugio: profughi e rifugiati nelle città del mediterraneo”, alle 9.30 e “Città di Abramo: le Fedi del mediterraneo e la città” alle ore 11.00.

A presentare Medì sono stati l’assessora comunale al Porto e Relazioni Internazionali Barbara Bonciani, con i responsabili della Comunità di Sant’Egidio Anna Ajello e Sabatino Caso.

Un breve comunicato è arrivato in apertura della conferenza stampa dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani: 
"E' un anniversario – sottolinea Giani - che non vorremmo mai aver dovuto ricordare. Lo scoppio di una guerra che non solo ha cambiato la vita del popolo ucraino, facendo morti, feriti, profughi e città ridotte in macerie, ma che ha cambiato, sia pure in maniera diversa, anche le nostre vite, colpendo al cuore l'Europa e minando alla base l'idea di una convivenza finalmente pacifica in continente senza muri o frontiere. 
Oggi, a un anno dall'invasione, credo sia legittimo chiedere, così come hanno fatto i consigli comunali di tutta Italia nella loro lettera al sindaco di Kiev, che accanto agli aiuti e al sostegno verso un popolo aggredito e in lotta per la sua libertà, si mettano in atto, fin da subito, tutte le possibili soluzioni per mettere fine al conflitto ed impedire altre rovine e altre morti. 
Non possiamo permetterci di dimenticare la parola pace”. 

Anna Ajello ha sottolineato come “un anno dalla guerra in Ucraina non possa essere un anniversario da accogliere con rassegnazione, lasciando parlare solo le armi mentre cresce spaventosamente il numero dei morti. Vogliamo fare eco al grido della pace"

L’Ucraina infatti sarà, come detto, paese ospite di questa edizione della rassegna: con una testimonianza da Odessa città legata a Livorno storicamente dal commercio del grano, e poi con quella dei "bambini di Chernoby" ora di nuovo per loro, città rifugio. Sono oltre 2000 infatti, quasi tutti donne e bambini, i profughi ucraini che vivono a Livorno (circa 8000 in tutta la Toscana), città quanto mai adatta ad ospitare Medì.

 “Livorno – ha detto ancora Anna Ajello - è stata scelta per Medì per la sua storia: città-porto, senza mura e senza ghetto  è, più o meno consapevolmente,  capace di confronto con le diversità e le avversità, di uno spirito positivo con cui affrontare le ondate della vita . E poi  Livorno sa cos'è la guerra, ha conosciuto la Seconda Guerra Mondiale: bombardata da tutte le forze in campo, non distingue tra buoni e cattivi, è ostile non ad un nemico ma alla guerra in sé. Mentre soffiano intorno i venti di questa terza guerra mondiale combattuta a pezzi, davanti al respiro soffocato della gente, vogliamo fare eco al grido della pace. Si, un grido perchè la gente è stanca di soffrire. Da Livorno, terrazza sul Mediterraneo, non ci basta più solo guardare il mare di Abramo  (come recita il sottotitolo dell’evento) agitato dalla Storia: e allora con la gente, le istituzioni, tanti amici della nostra città  vogliamo investire in uno spirito di amicizia tra i popoli e le persone, in una cultura plurale, in un mondo depurato dei conflitti, dare forza al ritorno della pace, ridare volti e voce a chi la guerra non la vuole”.

“Questo appuntamento annuale – ha rilevato l’assessora Barbara Bonciani - ci permette, come città, di fermarci due giorni per riflettere in profondità su tematiche come la pace, l’accoglienza e l’amicizia fra popoli che sono esigenze davvero trasversali ma poco ascoltate, poco comunicate. Prevale nella comunicazione di tutti i giorni la tematica della guerra, però non parliamo mai abbastanza della costruzione della pace, della presenza di una comunità civile fatta di persone comuni disposte a mettersi a disposizione ogni giorno per gli altri nella volontà di costruire un percorso di pace. Credo che questo sia un messaggio che dobbiamo portare alla nostra comunità. È vero che Livorno ha una mentalità più accogliente rispetto ad altre realtà però questo non basta, dobbiamo farla partecipare, dobbiamo renderla protagonista e con questo evento abbiamo sicuramente la possibilità di farlo, di confrontarci tutti”.


A seguire il programma di Medì 2023, illustrato nel dettaglio da Sabatino Caso.
 

PROGRAMMA

 

 

Giovedi 16 marzo

Teatro Goldoni

 

I sessione- ore 17.00

 

CERIMONIA INAUGURALE

 

Indirizzi di saluto

Mons. Simone Giusti, Vescovo di Livorno

Luca Salvetti, Sindaco di Livorno

 

Interviene:

Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana

 

Relazione Introduttiva:

Andrea Riccardi - Storico e Fondatore della Comunità di Sant'Egidio

 

 

II sessione

 

CITTA’ FERITE

 

ODESSA - Ugo Poletti, Odessa Journal

PALERMO – Giulio Fazio, Missione speranza e carità

BEIRUT – Elie Hasrouty, Familiari vittime dell’esplosione nel porto di Beirut

LIVORNO – Luchino Chessa, Associazione 10 Aprile – Famigliari Vittime Moby Prince

 

 

Venerdì 17 marzo

Teatro La Goldonetta

 

III sessione - ore 9.30

 

Indirizzi di saluto

Barbara Bonciani, Comune di Livorno

 

CITTA’ RIFUGIO

Profughi e rifugiati nelle città del Mediterraneo

 

TRIESTE – Pietro Spirito, “Il Piccolo” di Trieste

- Lorena Fornasir, Linea d’Ombra

VENTIMIGLIA - Delia Buonomo, Caffè Hobbit

LIVORNO – Natalia Petrunia, Educatrice

GENOVA – Clarisse Mbole, progetto “Corridoi umanitari”

 

 

 

IV sessione - ore 11.00

 

CITTA’ DI ABRAMO

Le Fedi del Mediterraneo e la città

 

SALONICCO – Vassilios Milios, storico

BEIRUT – Mohammad Sammak, consigliere politico del Gran Mufti del Libano

LIVORNO – Vittorio Mosseri, presidente Comunità ebraica di Livorno

 

 

Il Convegno è promosso dalla Comunità di Sant’Egidio in collaborazione con il Comune e la Diocesi di Livorno, L’Istituto storico per la Resistenza e l’età contemporanea ed ha il patrocinio della Regione Toscana

 

 

Segreteria organizzativa:

Comunità di Sant’Egidio

Via Carraia, 2 - 57123 Livorno

Tel. 0586.211893 - Fax 0586.069959

santegidiolivorno@gmail.com

www.santegidio.org

 

Info per iscrizioni e partecipazione:

Comune di Livorno

Ufficio Cultura, Spettacolo e

rapporti con l’Università

e-mail: cultura@comune.livorno.it

www.comune.livorno.it

 

 

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