Contributi di solidarietà alimentare: dal 1 aprile i cittadini possono inviare le richieste al Comune. In allegato il modulo per l'autocertificazione

I termini saranno poi riaperti la settimana successiva fino a esaurimento risorse

Livorno, 31 marzo 2020 - Il sindaco Luca Salvetti ha illustrato alla stampa come verranno distribuiti gli 833mila euro del fondo di solidarietà alimentare assegnati dal Governo al Comune di Livorno per l’emergenza coronavirus.

“Poichè si tratta di un provvedimento caratterizzato dalla massima urgenza – ha dichiarato il sindaco - abbiamo optato per un’autocertificazione (IN ALLEGATO) che i cittadini dovranno inviare al Comune, per ricevere dei buoni che saranno stampati dalla stamperia comunale, numerati con numero progressivo e timbrati a secco.

Questi buoni potranno essere spesi nelle principali strutture di distribuzione alimentare ma anche nei negozi di vicinato. Per questo i nostri uffici stanno stilando con le associazioni di categoria un elenco dei negozi aderenti”.

Chi potrà accedere al contributo?
Il Governo nazionale ha dato libertà ai Comuni di organizzarsi. L’Anci regionale però, anche su indicazione mia e di altri sindaci, ha pensato di darsi un quadro generale univoco sui criteri di assegnazione .

“Alla base del provvedimento – ha illustrato il sindaco - c’è il criterio che non potrà accedere all’una tantum chi ha mantenuto il proprio reddito derivante da lavoro o pensione, e chi percepisce già il reddito di cittadinanza.

Potranno invece avere il contributo di solidarietà alimentare tutti quelli che sono entrati nello stato di bisogno a causa della perdita del proprio reddito in coincidenza con l’emergenza coronavirus, e potranno spenderlo per spese necessarie.

La priorità sarà data a soggetti già seguiti dai servizi sociali che non usufruiscono di prestazioni assistenziali (RdC, Rei, Naspi, Indennità di mobilità, CIG), oppure che usufruiscono di prestazioni non significative dal punto di vista del reddito;

  • soggetti che hanno perso il lavoro a causa dell’emergenza;
  • soggetti che hanno sospeso o chiuso attività a causa dell’emergenza e non hanno liquidità per il proprio sostentamento;
  • soggetti con lavori intermittenti e comunque tutti quei soggetti, compresi quelli temporaneamente domiciliati nel Comune, che non riescono, in questa fase dell’emergenza covid 19, ad acquistare beni di prima necessità alimentare.

Considerati i caratteri di eccezionalità e temporaneità della misura nazionale, data dall’emergenza alimentare dovuta all’isolamento sociale non sarà richiesta la presentazione dell’ISEE.

I criteri di priorità possono essere così determinati:

  • Condizione di indigenza o di necessità individuata dai servizi sociali;
  • Numerosità del nucleo familiare;
  • Presenza di minori;
  • Situazioni di fragilità recate dall’assenza di reti familiari e di prossimità;

Come sarà articolato il contributo nel Comune di Livorno?
Sono previsti tre tagli di contributi:

  • 4 buoni per 200 euro totali per nuclei familiari composti da una sola persona
  • 6 buoni per 300 euro totali per nuclei composti da due persone
  • 8 buoni per 400 euro totali per nuclei con figli

Come richiedere il contributo
I termini di richiesta partono da domani 1 aprile e terminano giovedì 2 aprile alle 23.59. Riapriranno i termini il 6 fino ad esaurimento delle risorse. Questo per conciliare tempestività dell’intervento con pari opportunità di accesso.

L’autocertificazione deve essere mandata preferibilmente per mail.

È stata aperta una casella mail dedicata: covid19@comune.livorno.it

A questo indirizzo i cittadini possono dal 1 aprile inviare l’autocertificazione IN ALLEGATO allegando un documento di identità in corso di validità

Per evitare che le persone debbano necessariamente stampare il file e firmarlo, il modulo sarà inserito anche in formato editabile (cioè vi si può scrivere sopra). 

Per ovviare alla mancanza della firma, chi compila il file online deve allegare alla mail anche la foto di un documento di identità (valgono anche quelli scaduti).

Chi non è in grado di usare la posta elettronica dovrà recarsi in Comune, Palazzo Anagrafe, a portare l’autocertificazione, giovedì 2 aprile.

L’accesso sarà consentito dalle 9 alle 13 alle persone che hanno l’iniziale del cognome compreso tra le lettere A e M, mentre dalle 14 alle 18 potranno entrare le persone con iniziale del cognome tra la lettera N e la lettera Z.

Saranno allestite delle urne nelle quali i cittadini dovranno inserire direttamente i moduli. Non ci sarà personale allo sportello per aiutare alla compilazione, ma saranno comunque disponibili dei moduli in bianco per chi non ha portato con sé l’autocertificazione.

Le file saranno regolate da agenti della Polizia Municipale, in modo che siano rispettate le regole della distanza tra persone (almeno un metro tra persona e persona).

PER INFORMAZIONI:

Per informazioni è possibile scrivere a: faqcovid19@comune.livorno.it

oppure telefonare ai seguenti numeri ai quali il personale risponderà mercoledì 1 aprile fino alle 17.30 e giovedì 2 aprile dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17.30: 0586 - 824052 / 824186 / 824126 / 824130 / 824147 / 824127 / 588181 / 824183 / 824173 / 820139 / 824163 / 824192 / 824195 / 824194

Quando e come saranno distribuiti i buoni spesa
Le modalità di consegna dei buoni saranno comunicate quanto prima. L’ambizione dell’Amministrazione è di consegnarli ai cittadini già nel giorno di sabato in modo che ne possano beneficiare in tempi rapidi.

ATTENZIONE: Le autocertificazioni saranno sottoposte a verifiche. Verranno fatti dei controlli serrati e sono previste sanzioni molto severe, secondo gli articoli specifici del codice penale, per chi farà dichiarazioni mendaci.

Nel corso della conferenza stampa il sindaco ha annunciato anche che la Giunta comunale ha assunto la decisione di accelerare i mandati di pagamento, nei confronti dei creditori del Comune. Ovvero saranno liquidate celermente fatture ai fornitori di servizi per le quali era già prevista la spesa, per 2.4 milioni di euro.

“L’obiettivo è quello di immettere liquidità in circolo in un momento in cui la carenza di disponibilità per le imprese può, ancor più, determinare aggravamento delle condizioni economiche e sociali dei cittadini. La misura, è bene specificarlo, è possibile anche senza ricorso all’anticipazione dei trasferimenti di Fondo di Solidarietà Comunale erogata dallo Stato”.


 

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