Livorno, 19 ottobre 2022 - Contrastare l’abusivismo e l’irregolarità nell’artigianato per la tutela della salute dei cittadini e della concorrenza leale fra le imprese; questo l’intento comune dell’azione che sarà attuata congiuntamente da Comune di Livorno, Polizia Municipale, ASL, CNA e Confartigianato.
Lo ha sancito l’incontro svoltosi nel palazzo comunale martedì mattina, cui hanno partecipato l’assessore all’artigianato Rocco Garufo, Claudia Desideri responsabile commercio e altre attività produttive, Marco Vaccai responsabile controllo commercio della polizia municipale. Alessio Zani e Massimo Fulceri tecnici prevenzione Asl, Yari Bientinesi per Confartigianato e Valentina Bonaldi per CNA.
Verrà infatti intensificata l’opera di controllo per scovare il sommerso, inteso come quel fenomeno non certo occasionale e che deliberatamente ed in modo organizzato elude le norme in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, igiene, regolarità contributiva e fiscale.
Per le imprese l’abusivismo è una spina nel fianco che in questi tempi di grave crisi mette ancora più a rischio la sopravvivenza di chi ogni giorno affronta tutti i costi che comporta l’essere in regola con le varie normative.
Per i cittadini rivolgersi agli abusivi è fonte di molteplici rischi per la propria salute, la sicurezza e la regolarità dei servizi e dei lavori svolti, oltre che un illecito dal punto di vista fiscale ed una corresponsabilità in caso di infortuni o di reati ambientali. Per la comunità è un danno da tutti i punti di vista.
I settori coinvolti sono purtroppo molti: estetica, acconciatura, tatuatori, edilizia, impianti, riparazioni fino a quelli più moderni come grafica e web.
Tramite le sedi di Livorno di CNA e Confartigianato, sarà possibile presentare personalmente segnalazioni circostanziate di presunte attività totalmente abusive o irregolari, che le associazioni, per stimolare il senso civico, faranno proprie rendendole anonime nei confronti della Polizia Municipale che, se del caso, avvierà le indagini coinvolgendo anche gli altri enti di controllo che si rendessero necessari a seconda dei reati ipotizzati.