Aggiornamento situazione Coronavirus "Covid-19" - Bollettino di giovedì 19 marzo 2020, ore 18.30

La comunicazione fornita è quella in possesso dell'Azienda  alle ore 16 e fa riferimento alle 24 ore precedenti.

Le comunicazioni relative alle positività emerse successivamente saranno rese note nel dettaglio il giorno successivo.

Nell’area vasta dell’Azienda USL Toscana nord ovest (che comprende anche l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana) si sono registrati 72 nuovi casi positivi, così suddivisi per ambito territoriale.

Si segnala il decesso di un paziente, uomo 54 anni all'ospedale di Livorno.

NUOVI CASI

  • Apuane e Lunigiana: 24 casi positivi (16  Apuane; 8 Lunigiana)
  • Lucca e Valle del Serchio:  18 casi positivi (6 Piana di Lucca;  12 Valle del Serchio)
  • Pisa e Valdera:   20 casi positivi (12 Pisa; 8 Valdera)
  • Livorno e Val di Cornia:  0 casi positivi.
  • Versilia:  8 casi positivi.
  • 2 casi da attribuire: altra Azienda, altra Regione o dati non disponibili

COMUNICAZIONI DELL'AZIENDA USL TOSCANA NORD OVEST

Stato di agitazione addetti alle pulizie dell’ospedale di Lucca: nota dell'Azienda USL Toscana nord ovest

In merito alla notizia dello stato di agitazione proclamato da Uil trasporti Toscana area Lucca per gli addetti alle pulizie dell'ospedale San Luca, l’Azienda USL Toscana nord ovest fa presente che all’ospedale San Luca è attivo un contratto di concessione e gestione nel quale tutti i servizi sono affidati al concessionario Gesat, che si avvale di ditte specializzate per le varie prestazioni. Il concessionario è espressamente chiamato dalla normativa e dal contratto ad assicurare la fornitura, con oneri e proprio carico, di qualsiasi genere di dispositivo di protezione richiesto per lo svolgimento delle prestazioni, nonché la relativa formazione e addestramento all’uso del personale che deve utilizzarli.

Nella difficile situazione di emergenza che stiamo affrontando, nella giornata del 17 marzo, senza alcuna comunicazione preventiva, il concessionario ha dichiarato che il personale delle pulizie era in stato di agitazione e non stava svolgendo il servizio, nonostante lo stesso abbia tutte le caratteristiche di essenzialità e di pubblico interesse. Ciò ha provocato gravi rischi e disagi a tutti gli operatori sanitari, pazienti e utenti. Non sono noti episodi similari negli altri ospedali gestiti dal concessionario (anche nei presidi dove è stato affidato il servizio allo stesso provider), che pure sono interessati dallo stesso tipo di problematica sanitaria.

Questo nonostante il fatto che la Direzione sanitaria si sia attivata dalle primissime fasi dell'emergenza nazionale per fornire a Gesat tutte le informazioni, gli strumenti e il supporto di competenza per garantire la corretta protezione e informazione dei lavoratori, in particolare quelli dei settori più vicini alle attività sanitarie. Fin dai primi giorni successivi alla notizia dei casi italiani, quindi ben prima che il San Luca fosse impegnato nella gestione dei pazienti positivi, sono state formalmente condivise le informazioni sul rischio, le evidenze scientifiche e i protocolli del Ministero della Salute disponibili per la protezione dei lavoratori. Su richiesta dell'Asl è stato svolto un incontro formativo con il personale di Colser, condividendo la tipologia dei DPI da utilizzare e fornendo, tramite personale esperto dell’Azienda, indicazioni chiare e dimostrazioni pratiche sul loro corretto utilizzo.

Nel proseguire dell'emergenza la Direzione sanitaria del San Luca ha comunicato puntualmente e in maniera preventiva i successivi passaggi della riorganizzazione, indicando le aree dedicate alla gestione dell'emergenza, le loro caratteristiche e le richieste di attività aggiuntive necessarie, anche in questo caso seguendo scrupolosamente le indicazioni cogenti delle normative ministeriali e delle ordinanze regionali (che richiedono, ad esempio, un incremento della pulizia delle aree comuni e delle degenze).

Tutti gli interventi aggiuntivi sono oggetto di confronto per definire tutti i giusti oneri da riconoscere, secondo i parametri contrattualmente definiti per le attività straordinarie.

Riguardo alla distribuzione dei dispositivi di protezione, va ricordato che la Direzione riceve una fornitura costante, rigorosamente contingentata a livello nazionale, dei soli quantitativi indispensabili per gestire le attività sanitarie e per consentire l'assistenza in sicurezza dei pazienti sintomatici o sospetti (tramite il triage di pronto soccorso e i check point): il materiale disponibile non può essere per nessuna ragione utilizzato per attività diverse dalla protezione dei sanitari, che svolgono le attività a maggior rischio e che devono garantire la gestione dell'emergenza e assicurare le indispensabili cure ai pazienti.

Il personale dei servizi, allo stesso modo, è tutelato nello svolgimento delle proprie attività dal ruolo del concessionario, responsabile della corretta esecuzione (in termini di conformità e sicurezza) delle attività in concessione, che ha il compito di attivare a sua volta le misure per la prevenzione del rischio in collaborazione con i medici competenti e i responsabili della sicurezza delle ditte di cui si avvale.

Il personale sanitario della Direzione mette a disposizione le proprie competenze condividendo anche con i responsabili del servizio di pulizie le modifiche organizzative proposte per ridurre l'utilizzo non necessario di DPI, in modo da ottimizzarne la gestione e garantire la piena sicurezza dei lavoratori: anche di recente sono state formalizzate le nuove indicazioni dell'OMS, dell'Istituto Superiore di Sanità e della Regione Toscana in merito ai dispositivi necessari per proteggere i lavoratori in ogni fase del percorso assistenziale.

Riguardo ai controlli, gli stessi si svolgono come di consueto, secondo le disposizioni contrattuali e normative e nel pieno rispetto dei ruoli definiti dal contratto di concessione.

La verifica della qualità e continuità della sanificazione degli ambienti interessati dall'attività sanitaria è sempre, e in particolare in questa fase di emergenza, la prima garanzia per la sicurezza dei cittadini, siano essi pazienti, visitatori o lavoratori che utilizzano gli spazi dell'ospedale.

Come sempre la Direzione, insieme al personale sanitario, è disponibile ad ogni confronto, nel rispetto dei ruoli e delle competenze specifiche, e ribadisce l'intento di contribuire al sereno e collaborativo svolgimento delle attività assistenziali, nel primario interesse dei pazienti e dei cittadini.

 
Piombino: un ospite della RSA San Rocco positivo al Covid-19. Messe in atto tutte le procedure per contenere il contagio
 
E’ di oggi la risposta positiva al tampone per il Covid-19 effettuato su un ospite della RSA San Rocco. L’uomo era stato inviato al pronto soccorso di Piombino a causa di una caduta e di un dolore al torace. Attualmente il signore è ricoverato in terapia intensiva. Nelle ultime due settimane due ospiti sono stati ospedalizzati per sintomatologia non riconducibile a infezione da Coronavirus. Una è deceduta in ospedale e uno è stato dimesso con rientro in struttura il 14 marzo. La ASL precisa che sono state prese tutte le misure necessarie per contenere il contagio. Infatti, già dal 7 marzo scorso, è stata interdetta la visita dei parenti ai ricoverati e, il 10 marzo, è stato chiuso il centro diurno. L’igiene pubblica, dopo aver effettuato il sopralluogo, ha individuato tutti coloro che hanno avuto contatti stretti con il paziente ed eventuali sintomatici, disponendo 9 tamponi. Inoltre, dall'8 di marzo, giornalmente a tutti gli ospiti vengono monitorati sintomi e temperatura e, sempre nella giornata di oggi (19 marzo) è stata disposta ed in corso la sanificazione di tutti gli ambienti. L’igiene pubblica ha incontrato gli operatori per informarli sulle misure prese e sui compartimenti da tenere. In merito ai presidi di protezione individuale, si conferma che la consegna delle mascherine FFP2 è previsto per domani, 20 marzo, e che tutti gli altri presidi di protezione sono già a disposizione degli operatori.
 
“La notizia desta preoccupazione - dichiara il sindaco di Piombino Francesco Ferrari - sia per l’incolumità dei residenti della struttura, perlopiù persone anziane e quindi più vulnerabili, che per gli operatori sanitari che ci lavorano. Chiaramente nei luoghi di coabitazione, e quindi di assembramento, è più probabile che il virus sia trasmesso nonostante tutte le norme di sicurezza adottate in ottemperanza dei decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ho fiducia nell’efficenza dell’Asl nel gestire la particolare circostanza, mi auguro che rimanga un caso isolato e che le sue condizioni di salute migliorino rapidamente”.
 

Esecuzione di tamponi a domicilio nella Piana di Lucca

Lucca, 19 marzo 2020 - In merito ad alcuni articoli apparsi in questi giorni, secondo i quali alcune appartenenti all’Assistenza domiciliare integrata (Adi) avrebbero segnalato la sospensione dei tamponi a domicilio nella zona di Lucca per la carenza di dispositivi, l’Azienda USL Toscana nord ovest evidenzia che tale affermazione è destituita da ogni fondamento. L’esecuzione dei tamponi a casa dei cittadini non è mai stata sospesa e procede regolarmente con una media che varia tra le 12 e le 18 prestazioni giornaliere di questo tipo solo nella piana di Lucca.

 

Tante donazioni contro il Coronavirus! La solidarietà agli ospedali dell’Azienda USL Toscana nord ovest
 
Sono state tantissime, e continuano a crescere, le richieste di donazione che associazioni, enti, aziende e privati cittadini stanno facendo pervenire all’Azienda USL Toscana nord ovest per aiutare gli ospedali e gli operatori sanitari impegnati nella cura dei cittadini colpiti da Coronavirus.

Per questo motivo l’Asl ha attivato un conto corrente dedicato. Chi volesse contribuire facendo una donazione a favore degli ospedali dell’Azienda USL Toscana nord ovest per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, può farlo con un versamento tramite bonifico bancario intestandolo a “Azienda USL Toscana nord ovest” sul conto Banco BPM con IBAN: IT63-N-05034-14011-000000010002, indicando nella causale “Emergenza Coronavirus”.

Moltissime le realtà del territorio che lo hanno già fatto. Enti, ditte, associazioni, fondazioni, società ed anche molti privati cittadini appartenenti a tutti gli ambiti territoriali dell’Azienda (Massa, Versilia, Lucca, Pisa e Livorno) stanno dimostrando una grande vicinanza ai medici e agli infermieri che in questo momento stanno lavorando duramente per sconfiggere il Covid-19.

E non ci sono solo coloro che hanno fatto una donazione in denaro, ma anche chi ha donato attrezzature diagnostiche come ecografi, sonde, letti per terapia intensiva, monitor, ventilatori polmonari, dispositivi di protezione. Senza contare le tante raccolte fondi già iniziate a favore degli ospedali.

L’Azienda ringrazia tutti per la grande generosità, a dimostrazione di quanto la nostra comunità sia sempre pronta a rispondere nei momenti più difficili e in particolare di quanto sia vicina a chi in questo momento si impegna nella cura dei pazienti, con una dedizione che va ben oltre al semplice senso del dovere.   

L’elenco dei donatori è lungo e sarà aggiornato periodicamente sul sito web www.uslnordovest.toscana.it

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