Secondo grado del concorso

Ultimo aggiornamento

Ultimo aggiornamento Lunedì, 4 Aprile, 2022 - 12:49

Il secondo grado del concorso, avente effettivamente ad oggetto l'acquisizione del progetto di fattibilità tecnica ed economica dell'opera (ex progetto preliminare), si è svolto tra i cinque soggetti individuati dalla giuria di esperti appositamente costituita, attraverso la valutazione di proposte progettuali e di idee presentate con modalità di criptazione che hanno garantito l'anonimato dei partecipanti per l'intera durata del concorso nel primo grado.

Questa la graduatoria definitiva

Primo classificato: Rtp Ipostudio + architetto Giampiero Germino

Secondo classificato: Architetto Maura Caturano

Terzo classificato: Studio Fabulism

Quarto classificato: Architetto Antonio Pieralli

Quinto classificato: Studio Ata

 

Descrizione del progetto vincitore

L’idea progettuale di Ipostudio è stata quella di partire dalla strada, uniformando tutto l’asse. Sono state analizzate le tipologie dei grandi palazzi e dell’architettura esistente contemporanea e storica.
Sono stati individuati sei blocchi tipologici e si è proceduto a creare un file rouge che coinvolgesse la pavimentazione, la parte superiore dei controsoffitti, un nuovo rivestimento dei pilastri, nella parte bassa (per un altezza di 50cm), un’illuminazione omogenea e un arredo urbano su misura.
L’idea è quella di ricreare progressivamente una nuova palladiana in chiave contemporanea, formata da triangoli equilateri con lato 30, in travertino, distanziati e immersi in un cemento architettonico dal colore via via diversificato, dai colori della terra fino ai colori del mare, dai colori caldi a quelli freddi, mare e terra. I colori che insieme descrivono la terra labronica e che si ritrovano magnificamente dipinti nelle tele di Fattori.
La palladiana non sarà continua, ma si interromperà all’incrocio dei pilastri degli edifici esistenti.
Il travertino, dal colore neutro, è il materiale prescelto ed utilizzato per la pavimentazione sotto portico.
Lo stesso materiale viene utilizzato anche nelle fasce di protezione alla base dei pilastri (che verranno rivestiti per un’altezza di 50cm) e nell’arredo pubblico urbano.
Sempre nell’ambito di materiali naturali e locali la Pietra Extradura o la Pietra Luna color grigio è stata utilizzata per la pavimentazione dei marciapiedi, delle nuove piazze, aperture e intersezioni.
Gli attuali crocevia scambiatori di traffico, diventano nel progetto piazze ariose, con la pavimentazione delimitata da leggeri dossi. I percorsi pedonali a livello consentiranno attraversamenti accessibili a tutti, mettendo
in continuità la quota dei portici con quella della strada.
In questa maniera vengono a formarsi delle piazze tematiche e consecutive, che raccontano attraverso temi e personaggi la città, la sua cultura, il suo modo di vivere e di essere.
Le piazze previste dal progetto sono 6, quasi tutte a intersezione di strade traverse di via Grande e sono: piazza Giovanni Fattori, piazza dei Macchiaioli, piazza dei Nomi del Popolo, piazza degli Artisti, piazza delle Donne e piazza Pietro Tacca. Previsto anche in tutta via Grande e nelle piazze un percorso tattile garantirà l’accessibilità anche agli ipovedenti.
Inoltre l’accessibilità alle numerose attività commerciali sarà garantita da uno scivolo a norma in travertino, in continuità con la pavimentazione in palladiana.
I portici, diversi fra loro nei vari blocchi, saranno uniformati dalla pavimentazione a palladiana, ma anche da un nastro in travertino che corre tra i pilastri (per un’altezza di 50cm).
Questo espediente diventa di volta in volta panchina, fioriera e sempre illuminazione, con un led basso segna passo.
All’interno di questa fascia potranno essere collocati anche i cestini della raccolta differenziata che non saranno più visibili dall’esterno e sempre nella stessa sagoma verranno collocati i parcheggi per la bicicletta.
I portici saranno illuminati con pannelli a led posizionati lateralmente e con le lanterne (se sarà possibile saranno restaurate le attuali al momento smontate perchè non sicure).
I materiali e gli elementi di arredo urbano selezionati per il restauro urbano di via Grande, sono votati alla durabilità, alla facilità di manutenzione e gestione, alla sostituibilità degli elementi tecnici, alla compatibilità tecnica e ambientale, alla minimizzazione dell’impiego di risorse non rinnovabili e al massimo riutilizzo delle risorse naturali impegnate dell’intervento e dei materiali utilizzati.

 

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