Occupazioni di suolo pubblico, cosa succede dal 1° luglio

Decisione della Giunta comunale finalizzata a una migliore gestione delle occupazioni estive

Livorno, 19 giugno 2023 – Con l’avvicinarsi del 30 giugno, data di scadenza delle occupazioni temporanee di suolo pubblico “Covid” per gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, la Giunta comunale (con Decisione n. 133 presa nei giorni scorsi) ha dato alcune indicazioni agli uffici finalizzate a una migliore gestione delle occupazioni estive. 

Infatti, per essendo cessata, in base alla normativa nazionale, la possibilità di rilascio con procedura semplificata Covid e dovendo trattare tutte le richieste per il 2° semestre 2023 come nuove occupazioni a tutti gli effetti (disciplinate dal Regolamento comunale n. 174/2017), la Decisione presa dalla Giunta porterà due importanti benefici agli esercenti:
1) garantirà un procedimento più veloce a chi non ha mai avuto una occupazione e che deve quindi attendere la concessione per poter occupare (per es. nuovo locale o nuovo gestore);
2) consentirà a chi quest'anno ha riattivato la vecchia occupazione Covid di poter proseguire dal 1° luglio con la vecchia occupazione, purché nel rispetto di certe condizioni, e cioè a) essere in regola con il pagamento del suolo pubblico e/o con il pagamento degli stalli blu a Tirrenica Mobilità e b) aver presentato istanza di occupazione temporanea nelle modalità previste dal Regolamento n. 174/2017.

Ovviamente per usufruire di questo secondo percorso occorre anche che la richiesta di riattivazione per il 2023 della vecchia occupazione Covid sia avvenuta entro lo scorso 15 giugno, data ultima per la riattivazione delle occupazioni temporanee Covid (le quali, in base alla normativa nazionale, scadono il 30 giugno). Le richieste presentate dopo tale data, seguiranno il percorso riservato a chi fa richiesta per la prima volta, e quindi questi esercenti dal 1° luglio non potranno occupare, ma dovranno aspettare l’esito dell’istruttoria, come chi fa domanda per la prima volta. 

Per quanto riguarda invece le eventuali difformità delle occupazioni che risalgono al periodo Covid rispetto a quanto previsto dal Regolamento e dalla normativa in materia di arredo urbano e mobilità (per es. occupazioni su altro lato della strada, occupazioni non prospicienti all'attività, ecc.), sarà cura della Polizia Amministrativa avvisare gli interessati, fissando un termine entro il quale dovrà essere trasmessa la documentazione attestante l'avvenuto adeguamento alle prescrizioni. Scaduto il termine senza il necessario adeguamento verrà comunicata la decadenza dell’occupazione e l’ordine di rimessa in pristino. Per il periodo di occupazione usufruito sarà comunque inviato il bollettino per il pagamento del Canone unico.

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