Il Comitato livornese per il Risorgimento ha organizzato per domenica 26 novembre alle ore 16, al Museo della Città, nella Sala del Grande Rettile, la IX “SERATA FATTORI”, dedicata ad onorare Alessandro Manzoni, a 150 anni dalla sua morte, con lo spettacolo “Manzoni, Livorno e il Risorgimento: la ‘Venezia’ di Angelica Palli e di Fattori”.
Su progetto e regia di Pier Fernando Giorgetti, lo spettacolo ricostruisce il significato del soggiorno di Manzoni a Livorno nell’agosto 1827, nella Locanda dei Boboli, oggi ricordata da una lapide in Via Grande. Viene rivisitato l’impegno di Manzoni nella ricerca, tramite la “risciacquatura in Arno” dei Promessi Sposi, dell’unità linguistica dell’Italia, anche come condizione dell’unità politica, alla quale, proprio in quei decenni, mirava il grande moto del Risorgimento. Grande attenzione è rivolta all’altissima stima poetica, civile e politica, che Manzoni manifestò verso Angelica Palli, facendo a lei visita nel suo salotto letterario nel quartiere della “Venezia”, dove si svilupparono quei fermenti che, pochi anni dopo, agirono sul giovanissimo Fattori. L’anima greca della Palli, che dialogò con Manzoni, proprio quando la Grecia si faceva esempio al mondo di una lotta per la libertà per la quale sacrificava la vita il sommo Byron, è poeticamente reinterpretata con liriche originali, che si muovono fra elegia ed epos.
E’ un omaggio a Manzoni e al Risorgimento: omaggio che di Manzoni rievoca il saluto ad Angelica Palli, quale “fanciulla greca” e “Saffo novella”, che da Livorno esprimeva in versi italiani la “sua” Grecia di bellezza, amore e libertà, vivente con lei nel quartiere della “Venezia”, culla nella quale Fattori trovò poco dopo le istanze del Risorgimento a sua guida artistica e civile.
