On line l'elenco dei soggetti senza scopo di lucro che raccolgono beni di necessità e li distribuiscono ai più fragili

Raspanti: “Un modo per facilitare tanti livornesi che vogliono aiutare i loro concittadini più bisognosi”

Livorno, 3 aprile 2020 - L'assessore al Sociale Andrea Raspanti, tramite l’ufficio Associazionismo, si è fatto promotore di una mappatura dei diversi soggetti cittadini, senza scopo di lucro (associazioni, fondazioni, parrocchie, quartieri eco solidali ecc.), che in questa emergenza da Covid-19  si sono attivati nel territorio livornese per raccogliere beni di prima necessità per la successiva distribuzione a persone che si trovano in situazione di fragilità.
È un modo per facilitare tanti livornesi che vorrebbero aiutare i loro concittadini e che cercano dei riferimenti anche vicini alle loro abitazioni.
È nel contempo un modo per orientare coloro che desiderano mettere volontariamente il loro tempo a disposizione di associazioni impegnate accanto alle persone che si trovano in maggior difficoltà.
L’elenco è disponibile sia nell'Area Tematica Terzo settore sia nella pagina Come aiutare ed essere aiutati in caso di bisogno presente nel banner Coronavirus tutte le informazioni utili.

La “mappatura” sarà tenuta aggiornata e implementata, man mano che i vari soggetti si presenteranno al Comune con le loro referenze e attività in corso.

“Sono tante le iniziative di solidarietà che si sono messe in moto spontaneamente sul nostro territorio - evidenzia l’assessore Andrea Raspanti e sono tante le persone che, in questo drammatico frangente, ci contattano per capire come poter dare il loro contributo, piccolo o grande, allo sforzo delle famiglie che versano in condizioni di particolare difficoltà e non riescono a provvedere in modo autonomo al loro sostentamento nell’emergenza in corso”. “Abbiamo ritenuto opportuno che proprio il Comune - sottolinea l’assessore - si attivasse per facilitare l’incontro tra chi ha bisogno di aiuto e chi ha il desiderio di mettersi al servizio degli altri. Sono convinto che anche il più piccolo gesto di solidarietà abbia una carica generativa e metta in moto catene di generosità che rinsaldano i legami comunitari e rammendano le troppe lacerazioni che attraversano il nostro tessuto sociale”.

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