Morosità Colpevole. Il Comune e Casalp sottoscrivono un accordo operativo

Nel 2020 previsti 100 provvedimenti. L’assessore Raspanti, l’obiettivo è semplice: si paghi poco ma si paghi, è un problema di giustizia sociale

Livorno, 23 ottobre 2019 – Il Comune di Livorno e Casalp hanno sottoscritto un accordo operativo per la gestione dei procedimenti di decadenza dall’assegnazione degli alloggi ERP per morosità ultrasemestrale. Un accordo che ha lo scopo di ripartire  le attività che competono ad entrambi i soggetti, in modo da disciplinare i reciproci rapporti  in materia di accertamento delle situazioni di morosità colpevole o incolpevole.

L’accordo è stato sottoscritto dal presidente di Casalp Marcello Canovaro e, per parte del Comune, dalla dirigente delle politiche sociali e sociosanitarie Arianna Guarnieri.

Di natura strettamente operativa l’accordo intende dividere con chiarezza e certezza le attività che competono a Casalp, da un lato, e al Comune dall’altra, in modo che il recupero degli alloggi assegnati a soggetti gravemente morosi possa avvenire in modo spedito e comunque nella piena e totale salvaguardia del diritto di partecipazione e di “difesa” degli assegnatari interessati.

“Il nostro obiettivo – ha tenuto a precisare l’assessore al sociale Andrea Raspanti in sede di presentazione del nuovo accordo – è stabilire una cesura rispetto al passato che possa affrontare con severità un grosso problema di giustizia sociale. Perché di giustizia sociale si parla; si paghi poco ma si paghi. Quelli che sono in condizioni di pagare devono farlo proprio nel rispetto  di chi ha veramente bisogno di questo servizio, di chi vive in condizioni di povertà; intervenire sul debito significa poi intervenire sul mantenimento del patrimonio abitativo di cui il Comune dispone”.  “L’accordo nasce  da una profonda e per certi aspetti radicale revisione di un protocollo provvisorio predisposto dalla precedente Amministrazione a fine mandato – ha aggiunto – protocollo che però alla prova dei fatti aveva rivelato limiti che era normale superare; il parametro scelto all’applicazione pratica di fatto faceva risultare tra i primi in graduatoria morosi i nuclei familiari con reddito più basso”.

Il fenomeno della morosità nel pagamento dei canoni ERP ha assunto negli ultimi anni dimensioni rilevanti in relazione ad aspetti diversi: l’ammontare complessivo del debito, il numero dei canoni non corrisposti, il numero degli assegnatari coinvolti. Per questo motivo, con lo scopo di stabilire un ordine per affrontare le singole posizioni in maniera oggettiva e non discrezionale, è stato individuato un parametro che consente di individuare (e ordinare, appunto) le situazioni che, in rapporto al reddito prodotto dal nucleo familiare, presentano la morosità più alta.

Casalp sulla base di questo parametro elaborerà uno specifico elenco e, seguendo l’ordine di questo, comincerà a svolgere, in base a una programmazione decisa dal Comune, le attività che potranno portare i soggetti morosi alla perdita dell’alloggio. Esclusi i nuclei familiari con reddito basso che rientrano pertanto in fascia di povertà  si prevede che nel 2020 possano scattare 100 provvedimenti.

L'attuale normativa regionale di riferimento in materia di edilizia residenziale pubblica (legge regionale n. 2/2019), così come le precedente non più in vigore, stabilisce che gli assegnatari che non pagano il canone di locazione per più di sei mesi perdano il diritto a occupare l’alloggio.

Il procedimento per arrivare a questo risultato presuppone che sia svolta tutta una serie di accertamenti, che hanno lo scopo, non solo di verificare che l’assegnatario sia effettivamente moroso, ma anche che la morosità non dipenda da una situazione di difficoltà, non riconducibile alla volontà o all’inerzia dell’assegnatario (queste cause sono elencate in maniera puntuale dalla legge).

Infatti, se si tengono ben presenti le finalità che stanno alla base della gestione del patrimonio ERP, è necessario che gli alloggi siano assegnati e rimangano assegnati ai soggetti che ne hanno diritto e che adempiono regolarmente gli obblighi che derivano dal contratto di locazione.

Ma è altrettanto necessario individuare quelle situazioni di morosità che dipendono da sopravvenute situazioni di difficoltà, indipendenti dal comportamento dell’assegnatario, che consentono di mantenere l’assegnazione dell’alloggio.

Al di fuori di queste ipotesi, la gestione del procedimento per la dichiarazione di decadenza dall’assegnazione ha come conseguenza la “reimmissione” degli alloggi nel circuito delle assegnazioni e, di conseguenza, la soddisfazione di esigenze abitative di altri nuclei familiari che ne abbiano diritto.

Nell’ambito di questo procedimento complesso, la legge regionale assegna alcuni compiti al gestore, Casa L.P., e altri al Comune.

Perché i procedimenti giungano a buon fine è indispensabile che le attività dei due protagonisti siano coordinate in maniera complementare, cosicché l’attività del primo, Casa L.P., possa costituire il presupposto fondante dell’attività del Comune.

Da qui la decisione di sottoscrivere l’accordo operativo.

 

 

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