Livorno, 8 ottobre 2021 - L'Amministrazione comunale ha deciso di aderire al comitato promotore della Marcia Perugi Assisi della pace e della fraternità che si svolgerà il 10 ottobre 2021 all’insegna del motto di don Lorenzo Milani “I Care”, nonché al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani che dal 1986 riunisce i Comuni, le Province e le Regioni impegnate in Italia a costruire la pace promuovendo i diritti umani, la solidarietà e la cooperazione internazionale.
Lo rende noto l'assessora Barbara Bonciani con delega alla Cooperazione e Pace, affermando che “l’impegno per la pace sarà decisivo nei prossimi dieci anni.
Ci aspettano sfide molto importanti finalizzate alla transizione ecologica, la riduzione della disuguaglianza sociale e la prevenzione e ristatene dei conflitti. Per questo l’Amministrazione comunale aderisce al comitato promotore della marcia con la volontà anche di prendere parte a tutte le iniziative che seguiranno l’appuntamento del 10 ottobre”.
Le motivazioni dell'adesione sono esplicitate nella delibera di Giunta, nella quale è spiegato la Marcia intende raccogliere e rilanciare l’appello di Papa Francesco che, il 1° gennaio 2021, in occasione della Giornata mondiale della pace, ha incoraggiato tutti a “diventare profeti e testimoni della cultura della cura per colmare tante disuguaglianze sociali” ed a “sviluppare una mentalità e una cultura del prendersi cura capace di sconfiggere l’indifferenza, lo scarto e la rivalità che purtroppo prevalgono”;
La Giunta condivide la necessità di operare per uscire dalla crisi sociale ed economica riducendo le ingiustizie e le disuguaglianze, realizzare l’Agenda 2030 - sottoscritta nel settembre 2015 dai Paesi membri dell’ONU - impedire nuove pandemie, fermare il cambiamento climatico, promuovere la pace, realizzare il disarmo, promuovere l’uguaglianza e la parità tra donne e uomini. Al centro della Marcia e delle iniziative collegate c'è proprio c’è la volontà di affrontare le suddette sfide promuovendo, nell’interesse pubblico, la diffusione della cultura della cura e la costruzione di una società, di una politica e un’economia della cura e investendo, assieme alla scuola, sulla formazione delle giovani generazioni;
Nella delibera è anche sottolineata l’importanza dell’idea che ”I Care” di Don Milani debba diventare il motto dell’Europa come affermato della presidentessa della Commissione Europea UrsulaVon der Leyen.