Al via il Festival Racconti di Altre Danze e il Progetto Danze di Cortile

Livorno, 19 settembre 2023 - LIVORNO - Spegne 7 candeline il Festival Racconti di Altre Danze dedicato a spettacoli, workshop, incontri e pratiche di danza contemporanea, pensato, creato e diretto dalla sua nascita nel 2017 a oggi da Chelo Zoppi ed Elena Giannotti. 
Il Festival si svolgerà dal 6 ottobre al 26 novembre e sarà affiancato da una serie di altre iniziative, alcune già presentate lo scorso anno, altre sono invece delle novità. 

“Racconti di Altre Danze nasce da un incontro generazionale – ha detto Chelo Zoppi – quello tra me ed Elena Giannotti che è stata mia allieva e senza la quale il Festival non ci sarebbe. Differenti generazioni, ma accomunate dalla stessa idea rispetto al ruolo dell’arte contemporanea in generale, e nello specifico, relativo ai loro percorsi artistici e professionali, della danza nella crescita umana e culturale di un territorio. Una visione condivisa che individua nel senso di comunità, e nei percorsi che lo favoriscono, uno degli obiettivi fondanti del progetto. La bellezza del Festival sta nel fatto che nonostante si tratti di spettacoli di danza, la musica svolge un ruolo fondamentale e viene creata sul momento”.

La rassegna è stata presentata, questa mattina, nel corso di una conferenza stampa nella Sala Cerimonie del Comune di Livorno alla presenza, tra gli altri partners, dell’assessore alla Cultura Simone Lenzi che ha detto: “Innanzitutto mi preme sottolineare una conferma rispetto allo scorso anno che è Danze di Cortile, a cui teniamo molto perché è un tentativo di presidiare quelle zone della città che, soprattutto negli ultimi anni, erano state un po' dimenticate rispetto alle iniziative culturali.” Aggiungendo che “È  facile fare iniziative culturali nel salotto buono della città, più difficile farlo in quei quartieri che rischiano di essere considerati dei dormitori. Questa è una strategia che stiamo portando avanti da qualche anno, nonostante la pausa ovvia della pandemia, perché riteniamo che azioni come questa, che portano gli abitanti a riappropriarsi degli spazi comuni, contribuiscano ad accrescere la sicurezza dei nostri territori. Oltre a questo voglio segnalare come Festival Racconti di Altre Danze sia stato premiato dal Ministero della Cultura tramite il Fondo Unico dello Spettacolo. Il Comune fa la sua parte, ma poi alla lunga non basta. Bisogna che ci siano altri soggetti che partecipano a queste iniziative e la serietà e i risultati di questo progetto alla fine sono stati premiati con l'accoglimento del progetto stesso nel finanziamento del Fus.”

Conferme e novità
Tra le conferme di questo settimo anno c'è il progetto “Danze di Cortile”, giunto alla seconda edizione che porta la danza nei quartieri nord di Livorno, incontrando i cittadini e i residenti. "Danze di Cortile" è un progetto di Chelo Zoppi, a cura di Atelier delle Arti, in collaborazione con Festival Racconti di Altre Danze. 
Mentre le due importanti novità sono i laboratori con gli inquilini dei quartieri che saranno interessati da "Danze di Cortile", condotti non solo da Chelo Zoppi e Asia Pucci, e che si terranno nei mesi di ottobre e novembre e la mostra allestita alla Fondazione Trossi Uberti (via Ravizza), il 2-3 dicembre con le opere dei due anni del progetto, insieme alle foto commissionate a Filippo Boccini, oltre a varie performance. 

Danze di Cortile
Per il secondo anno, "Danze di Cortile" porta la danza nei quartieri nord di Livorno, incontrando i cittadini e i residenti. 
Quattro appuntamenti, a ingresso libero, che uniscono la musica, la danza e l’arte visiva così distribuiti: il 26 settembre al quartiere Fiorentina (Guglia- Barriera Garibaldi n 3,4,5,6), il 29 settembre a Shangai (Blocco San Giovanni), il 3 ottobre in Corea (Isolato Giardino) e il 7 ottobre nel quartiere Stazione (Cortile via Badaloni 28). Gli orari sono: al calasole (all’incirca sarà intorno alle ore 18:45-19) per gli appuntamenti del 26 e 29 settembre e 3 ottobre, alle ore 11 per il 7 ottobre.
“Dopo aver creato progetti che hanno collocato la danza all’interno delle aree Museali e delle Biblioteche della nostra città – dicono le organizzatrici - abbiamo sentito la necessità di entrare in contatto con quella parte di territorio che con difficoltà incontra questa tipologia di proposta artistica. Vogliamo entrare in contatto con le persone, portare la danza contemporanea fuori dai teatri. Partendo da un’indagine sui Quartieri Nord della nostra città, Shangai, Corea, Fiorentina e Stazione, abbiamo osservato come molti dei complessi abitativi di edilizia popolare avessero la caratteristica dell’Edificio a Corte, scelta architettonica ereditata dall’antica Roma, riproposta negli anni '20 in Italia, e negli anni '50/'60. Le periferie come luoghi in cui i linguaggi artistici, e in particolare della danza, contemporanei, possano risiedere e diventare presidi di un cammino verso il cambiamento, che sposti l’asse della cultura disegnando una rinnovata geografia dei luoghi, che dalla rigenerazione sociale si spinga verso una visione sostenibile della città". 
Atelier delle Arti esprime una progettualità che ha come focus il corpo e il suo linguaggio nella dimensione percettiva e artistica della contemporaneità, in particolare tutte le attività rivolte alle comunità in ambito sociale si sviluppano attraverso alcune questioni su cui riflettere e poggiare la ricerca, quindi il fine è: "Creare un movimento di cambiamento che faccia emergere il corpo come primo elemento politico e democratico di cui la società civile si fa custode attenta e amorevole e rendere attiva la ricerca e la costruzione di tracce per il futuro, attraverso la testimonianza poetica di tutte le età e di tutti i corpi".
Anche per questa seconda edizione di “Danze di Cortile” saranno presenti artisti visivi (ogni volta diversi) che sul momento creeranno un video e da esso verrà in seguito realizzato un ulteriore prodotto da mostrare agli stessi residenti.

Racconti di Altre Danze

Si svolgeranno al 6 ottobre al 26 novembre gli eventi legati a "Racconti di Altre Danze" e saranno ospitati in vari luoghi cittadini: Atelier delle Arti/Spazio Atelier (via Masini 3), Museo Fattori (via San Jacopo in Acquaviva), Museo della Città (piazza del Luogo Pio), Nuovo Teatro delle Commedie (via Terreni 5) e Teatro Goldoni (via Enrico Meyer 57).
L’intento di "Racconti di Altre Danze" è quello di creare una programmazione che integri e armonizzi diversi livelli artistici e generazionali, ed è volto a suscitare un interesse più diffuso, che coinvolga un pubblico più vasto, non esclusivamente locale, e che crei relazioni tra i fruitori: pubblico informato, gente comune e gruppi di nicchia. La realizzazione del progetto si attua sia attraverso la programmazione canonica di spettacoli sia attraverso la realizzazione di azioni, la creazione di contesti e di collaborazioni.
Una danza che guardi alla ricerca, all’indagine costante del corpo in relazione al contesto sociale e culturale, una danza colta che al tempo stesso intercetti un pubblico eterogeneo, attraverso modalità di esposizione che si insinuano nel tessuto della città, coinvolgendo i cittadini in modo diretto e attivo. Una scelta che prova a rigenerare i luoghi, ma soprattutto le menti, un’idea di festival che traghetti Livorno verso approdi prestigiosi, inserendosi in itinerari nazionali e internazionali.

Alcuni eventi in evidenza
Ad aprire il Festival il 6 ottobre nello spazio Atelier delle Arti sarà Daniele Ninarello con "Nobody Nobody Nobody It’s Ok Not To Be Ok (Appunti, celebrazioni e proteste di un corpo vulnerabile)". 
L'8 ottobre il Museo Fattori ospita "Spiegel im spiegel", coreografie di Chelo Zoppi, un laboratorio coreografico per cittadini e cittadine, adulti e over 65, anche senza conoscenze specificherei linguaggi del corpo e della danza.
Il 21 ottobre sarà la volta della performance "Ec(g)osystem" di Company Blu di e con Charlotte Zerbey, ispirato alla teoria della "Grammatica Universale" di Noam Chomsky. Questa danza-concerto specula sull’idea del linguaggio in gran parte naturale e innato.
Il 10 novembre in prima nazionale per Visioni Intime, il Nuovo Teatro delle Commedie ospiterà Fabio Pronestì in "Souvenir", mentre il 12 novembre Elisabetta Consonni presenterà al Museo della Città "Il secondo paradosso di Zenone", liberamente ispirato al paradosso matematico di Achille e la tartaruga.

Informazioni
Gli spettacoli di Racconti di Altre Danze sono a pagamento. Prenotazione obbligatoria chiamando il 338 43 22616 scrivendo ad atelierdelleartidanza@gmail.com. 
I biglietti possono essere acquistati direttamente sul posto il giorno dell'evento.
Informazioni: atelierdelleartidanza@gmail.com - 0586 882319 - e anche sul sito www.raccontidialtredanze.it.

Atelier Delle Arti

Atelier delle arti fondata da Chelo Zoppi dal 1985, da anni lavora nell’ambito del nuovi linguaggi del contemporaneo affiancando all’investimento ed il reperimento di risorse pubbliche, legate alla attività di formazione di base e di settore e produzione di spettacoli, percorsi di coprogettazione con gli enti locali, come il Comune di Livorno, che dal 2017 sostiene RAD, con gli istituti scolastici, e intercettando finanziameti privati (Fondazione Livorno)
Dal punto di vista progettuale ha instaurato una collaborazione continuativa con Accademia dell’arte del gesto di Virgilio Sieni, il Polo Museale e Biblioteche, ISIS Niccolini Palli, Università di Pisa Facoltà Civiltà e forme del Sapere, Istituto Superiore Musicale P.Mascagni, Fondazione Teatro Goldoni, Nuovo teatro delle Commedie, Coop Itinera. 
Dal 2017, anche alla luce della riforma del terzo settore Atelier delle Arti si è strutturata al suo interno creando uno staff stabile che segue la progettazione e la realizzazione delle attività dell’impresa, sia quelle legate al festival che alle altre progettualità in campo. Lo staff è formato dalle due direttrici artistiche e da due persone che si occupano della progettazione e dell'organizzazione e da un responsabile tecnico che lavora in maniera continuativa alla progettualità dell’associazione. 
Contestualmente, si avvia il processo di costituzione del Collettivo_A, strumento produttivo dell’Associazione che apre a tutti gli artisti interessati a un percorso di ricerca sui linguaggi del contemporaneo.
Operando la nostra associazione in un settore, quello culturale, ritenuto strategico e trasversale per il raggiungimento degli obiettivi di Agenda 2030, cerchiamo di attuare delle scelte che siano in linea con quanto promosso dall’Unione Europea. 
Al nostro interno operiamo politiche di Parità di Genere, con uno staff prevalente al femminile, di inclusione attraverso proposte di attività rivolte anche a categorie fragili, e applichiamo una politica di costi delle proposte contenuti per favorire l’accesso anche alle classi meno abbienti per la Riduzione delle Disuguaglianze.
Nelle nostre attività sono centrali le tematiche della rigenerazione urbana attraverso i linguaggi contemporanei e della creazione di comunità che guardino alla cura e all’accoglienza dell’altro e alla crescita culturale che si riconoscono negli obiettivi delle Città e Comunità Sostenibili, e Salute e Benessere.  


 

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