Per abitazione principale si intende l’immobile costituito:
- da un'unica unità immobiliare iscritta o iscrivibile in catasto;
- dove il possessore ha la residenza anagrafica e dimora abitualmente;
All’abitazione principale è equiparata l’unità immobiliare posseduta da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata.
A partire dal 1° gennaio 2020 NON È PIÙ EQUIPARATA ad abitazione principale l'unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato e iscritti all'Anagrafe degli Italiani residenti all'estero (AIRE), già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza, a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia; tale immobile è da considerare quale immobile a disposizione e quindi soggetto ad I.M.U.
Il genitore, affidatario dei figli, al quale, a seguito di provvedimento del giudice, è assegnata la casa familiare, è equiparato al titolare di un diritto di abitazione sull’immobile ed è pertanto l’unico soggetto passivo dell’imposta.
Indipendentemente dalla residenza anagrafica e dalla dimora abituale, è equiparato ad abitazione principale un solo immobile iscritto nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, posseduto, e non concesso in locazione, dal personale in servizio permanente appartenente a:
- Forze armate;
- Forze di polizia ad ordinamento militare e civile;
- Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco
- personale appartenente alla carriera prefettizia (fatto salvo quanto previsto dell'art. 28, comma 1, del d. Lgs 19/5/2000, n. 139)