Rete Antiviolenza Comune di Livorno

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Ultimo aggiornamento Giovedì, 17 Ottobre, 2024 - 15:12

La violenza basata sul genere, che riguarda trasversalmente tutta la società, indipendentemente dal background sociale, economico e culturale, si manifesta attraverso molte forme e ognuna di esse, rappresenta una violazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali, come riconosciuto e sancito nella Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul). 

Il Comune di Livorno ha una lunga storia di impegno contro la violenza di genere, un impegno multidimensionale finalizzato alla prevenzione, al contrasto della violenza di genere e alla presa in carico delle vittime. Se da un lato infatti sul territorio operano  i Servizi Sociali Professionali e la ASL, in rete con le Forze dell'Ordine e con le Associazioni che dagli  anni Novanta  gestiscono i due Centri Anti Violenza della Città, dall'altro esistono anche molte realtà associative ed Enti del Terzo settore che si occupano di prevenzione, di sensibilizzazione, della valorizzazione del femminile attraverso eventi, corsi di formazione nelle scuole patrocinati dall'Amministrazione. 
L'Amministrazione Comunale è attiva nelle politiche antiviolenza promosse dalla Regione Toscana - in attuazione della Legge Regionale  sulla violenza di genere n.59/2007 - con interventi e risorse dedicate; in particolare vengono destinate risorse  alle attività dei centri antiviolenza - costituiti ai sensi delle normative regionali a Livorno dalla stessa Associazione Ippogrifo (LI) e  dall'Associazione Randi (LI) - per l'attuazione di un programma di attività finanziato annualmente dalla Regione Toscana e attuato con i richiamati centri antiviolenza e la collaborazione della Provincia di Livorno, soggetto attivo fra gli altri nell'ambito della Rete Antiviolenza. I programmi prevedono azioni a favore delle vittime di violenza quali contributi affitto,  accoglienza in strutture di semiautonomia, sostegno economico, pronta emergenza, azioni di sensibilizzazione, formazione e programmi per i maltrattanti.
L'Amministrazione agisce poi con risorse proprie e programmi di sostegno alle vittime di violenza, sia donne sole sia  madri con figlə, attraverso il Servizio Sociale Professionale  che in collaborazione con i centri antiviolenza  - cittadini e non - segue i singoli casi con attività e proposte per le azioni necessarie per la presa in carico.
Un altro impegno che l'Amministrazione ha mantenuto nel tempo è stato quello di portare avanti la lotta alla violenza anche attraverso la prevenzione del fenomeno: negli ultimi otto anni sono stati finanziati corsi formativi, tenuti dall'Università degli Studi di Firenze,  per il personale educativo ed insegnante, laboratori e seminari aperti alle famiglie, svolti nei nidi, nelle Scuole e nei Centri Infanzia del Comune di Livorno, in collaborazione con il Settore Istruzione, Giovani e Partecipazione. 

L’educazione alla parità e alla valorizzazione delle differenze, che ha assunto negli ultimi anni un ruolo centrale nei più importanti documenti internazionali, europei e nazionali, rappresentano un elemento centrale nell'ambito dei processi formativi per i Servizi Educativi 0/6 anni del Comune di Livorno, dove si propone quotidianamente l'educazione di genere e dei diritti umani con laboratori e attività con i bambini, le bambine e le loro famiglie, per offrire la  possibilità di un ambiente accogliente e non giudicante che agevoli una destrutturazione dei ruoli basati su stereotipi e consenta di sperimentare relazioni basate su criteri di libertà e non violenza.
Il Comune di Livorno inoltre, circa 40 anni fa, ha istituito il Centro Donna  concependolo come spazio di aggregazione, documentazione, ricerca, valorizzazione e confronto sulle tematiche femminili. Dal 2024, attraverso un percorso di co-progettazione con le Associazioni che si occupano di politiche femminili a vario titolo, coordinato dall'Amministrazione, è nata la nuova gestione del Centro come bene Comune: questo ha rappresentato un altro importante segnale concreto che il Comune di Livorno ha voluto dare in termini di supporto alle politiche di genere, permettendo così di valorizzare l'arricchimento di proposte rivolte all'universo femminile, garantire un’aggregazione e collaborazione sempre più ampia tra tutti i soggetti associativi impegnati nelle politiche femminili, mantenendo altresì le attività di sportello e di orientamento legale e psicologico che sono sempre state presenti al Centro Donna.  
A febbraio e ad aprile 2024 la Questura ha promosso due protocolli “Zeus” che sono stati sottoscritti dal Comune di Livorno, dall' Azienda USL Toscana Nord Ovest e dalle Associazioni LUI e Psicosfera APS. Le azioni previste dal protocollo nascono dall'istituto dell'ammonimento del Questore, previsto dalla legge rispetto alla violenza domestica e allo stalking: l'ammonimento è uno strumento importante che rappresenta un primo “avvertimento” rivolto ai soggetti maltrattanti e che evidenzia il disvalore sociale e penale della loro condotta, che punta infatti a bloccare le recidive degli episodi di violenza di genere, prima che questi diventino un reato penale, intervenendo direttamente sul maltrattante, attraverso il suo inserimento in percorsi di recupero, rieducazione e, quindi, di riabilitazione. I percorsi messi in atto da centri specializzati mirano ad un cambiamento profondo dei soggetti maltrattanti, allo scopo finale di ottenere un calo significativo delle recidive e, nel contempo, una possibilità di recupero del maltrattante.
La stesura e la sottoscrizione dei Protocolli Zeus rappresentano quindi un'ulteriore risposta congiunta e di rete contro la violenza di genere in un'ottica sistemica, che guardi all'accoglienza e al sostegno alla vittima, così come al recupero dei responsabili della violenza stessa e alla prevenzione del fenomeno, anche attraverso azioni di informazione e di sensibilizzazione della collettività.
L'associazione LUI e l'associazione Psicosfera APS, attraverso il servizio Spazio PSICOM, operano infatti nello specifico, attraverso Percorsi di Sostegno Individuali per il Cambiamento Orientato al Maschile, inserendosi quindi necessariamente all'interno della visione integrata e sistemica che muove l'operato della Questura e dell'Amministrazione Comunale.

In questa cornice territoriale, a marzo 2024 è stato sottoscritto il “Protocollo d'intesa per la realizzazione di strategie condivise di prevenzione, contrasto e presa in carico del fenomeno della violenza di genere”. Tra i firmatari, oltre al Comune di Livorno (Servizio Sociale Professionale, Comando della Polizia Municipale e Ufficio sistemi scolastici integrati, CRED, CIAF e Politiche Femminili), ci sono la Prefettura, la Provincia, il Tribunale, la Questura, il Comando Provinciale dei Carabinieri,  la Consigliera di Parità, l'Azienza USL Toscana Nord Ovest, l'Università degli Studi di Firenze, ARTI Servizi per per il lavoro, la Banca d'Italia e le Associazioni territoriali che si gestiscono i Centri anti-violenza (Randi e Ippogrifo) e quelle che si occupano del recupero degli uomini maltrattanti  (Lui e Psicosfera).
La sottoscrizione del Protocollo  per il  contrasto alla violenza di genere rappresenta la conferma del necessario e costante impegno  per rispondere al fenomeno a livello sistemico, capillare ed efficace all'interno del territorio Livornese ed è uno strumento che riflette l'impegno crescente dell'Amministrazione, di tutte le Istituzioni e delle realtà associative del territorio che operano per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto di questa realtà, di cui purtroppo possiamo cogliere l'enorme gravità e diffusione quasi quotidianamente. 
Il Protocollo ha dunque come oggetto la costituzione di una rete territoriale allargata tra Istituzioni locali, Enti locali e strutture di sostegno alle donne vittime di violenza per il contrasto alla violenza contro le donne nell’ambito territoriale comunale con una duplice finalità:
    • migliorare la capacità di pianificazione strategica delle attività attraverso l’elaborazione di strategie di medio-lungo periodo finalizzate sia alla prevenzione del fenomeno, sia al reinserimento sociale, abitativo e lavorativo delle donne vittime di violenza attraverso l’individuazione e la sperimentazione di metodologie di intervento adeguati
    • garantire, a livello operativo una risposta più incisiva ed efficace al fenomeno della violenza di genere sul territorio attraverso la conoscenza e la condivisione delle competenze e del contributo dei soggetti che operano a livello territoriale e la promozione di strategie operative condivise

Il Comune coordina la nuova rete a livello logistico, attraverso l'Ufficio deputato alle Politiche femminili, al fine di garantirne il rafforzamento, potenziando l'azione delle Istituzioni e degli Enti che sul territorio si occupano della lotta alla violenza di genere. 
La pagina intende rappresentare uno strumento mirato a fornire informazioni chiare e accessibili alle donne (facilitando quindi l'accesso ai servizi di supporto), alla cittadinanza e a tutti i soggetti operanti nella lotta contro la violenza di genere.
All'interno della pagina saranno pubblicizzati gli eventi, i corsi di formazione e le attività organizzate dai soggetti afferenti alla Rete per sensibilizzare sul tema della violenza di genere, contribuendo alla costruzione di una cultura del rispetto e della parità di genere.

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