Descrizione
La rete RE.A.DY nasce a Torino nel 2006, nell’ambito del Pride nazionale, quando la Città di Torino – in collaborazione con il Comune di Roma – riunisce rappresentanti istituzionali di dodici Pubbliche Amministrazioni, tra Regioni ed Enti Locali di tutta Italia, con l’obiettivo di metterli in rete attraverso la condivisione di una Carta di Intenti.
RE.A.DY è:
- la rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, anche in chiave intersezionale con altri fattori di discriminazione (sesso, disabilità, origine etnica, orientamento religioso, età), riconosciuti dalla Costituzione, dal diritto comunitario e internazionale.
- uno spazio non ideologico di incontro e interscambio di esperienze e buone prassi finalizzate al riconoscimento e alla promozione dei diritti umani delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, transgender (LGBT).
- una realtà che coopera con le istituzioni nazionali e internazionali, con le associazioni e con altre reti territoriali, al fine di promuovere sinergie, valorizzare le risorse esistenti e diffondere azioni positive sul territorio italiano.
Mission e finalità
RE.A.DY offre alle Pubbliche Amministrazioni locali uno spazio di condivisione e interscambio di buone prassi finalizzate alla tutela dei diritti umani delle persone LGBT e alla promozione di una cultura sociale del rispetto e della valorizzazione delle differenze.
Attraverso una struttura leggera, orizzontale e partecipata, la rete invita i partner a contribuire in modo attivo alla gestione e allo sviluppo, valorizzando e mettendo in rete le azioni positive e gli atti amministrativi adottati a livello territoriale.
La Segreteria nazionale della RE.A.DY è affidata, sin dalla sua istituzione, alla Città di Torino, attraverso il Servizio LGBT.
La Regione Toscana e la RE.A.DY
La Regione Toscana svolge il ruolo di coordinamento a livello regionale dei soggetti toscani aderenti alla rete.
Si impegna a facilitare i rapporti con la Segreteria nazionale, le istituzioni e le associazioni, e promuove l’adesione alla rete da parte di Comuni e Province.
Le amministrazioni locali possono accedere, attraverso la sottoscrizione di un accordo con la Regione, a un finanziamento istituito annualmente per la realizzazione di iniziative finalizzate alla tutela e alla promozione dei diritti della persona LGBTI e al contrasto di fenomeni omofobici e transfobici.
L’adesione del Comune di Livorno
- Con Deliberazione di Giunta Comunale n. 1 del 12/01/2016, l’Amministrazione Comunale ha aderito alla rete RE.A.DY, approvando la Carta di Intenti definita nel 2006 durante gli eventi del Torino Pride.
- Con Deliberazione della Giunta della Regione Toscana n. 569 del 5/05/2025 è stato approvato lo schema di Accordo per il biennio 2025/2026, rivolto alle Pubbliche Amministrazioni e ai partner toscani aderenti alla rete.
- Il Comune di Livorno, con Deliberazione della Giunta Comunale n. 358 del 20/05/2025, ha sottoscritto l’Accordo in data 21/05/2025, con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione tra le Pubbliche Amministrazioni e promuovere l’adesione alla rete RE.A.DY sul territorio regionale.
Collaborazioni locali
Per la progettazione e l’attuazione delle attività finanziate dalla Regione Toscana, il Comune di Livorno lavora in sinergia con il Coordinamento LGBTQIA+ “Livorno Rainbow”, con il quale ha sottoscritto un Protocollo d’Intesa nel 2019, rinnovato nel 2023.
L’accordo stabilisce le basi per una collaborazione costante e per la condivisione di obiettivi concreti sui diritti LGBTQIA+.
Documenti
Ufficio responsabile del documento
Formati disponibili
Licenza di distribuzione
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Ultimo aggiornamento: 21 agosto 2025, 12:40