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Le Città Visibili. L’arte del teatro sulla scena del carcere

Firenze, Livorno, Isola della Gorgona 12 - 15 novembre 2025

Data :

11 novembre 2025

Le Città Visibili. L’arte del teatro sulla scena del carcere
Municipium

Descrizione

Livorno, 11 novembre 2025 - È stata presentata questa mattina a Livorno, presso il Municipio, lundicesima edizione della rassegna nazionale di teatro in carcere Destini Incrociati. Alla conferenza stampa sono intervenuti l’Assessora Angela Rafanelli con delega alla cultura, l’Assessore Andrea Raspanti con delega al sociale e Francesco Giorgi e Chiara Migliorini per la Compagnia Teatro Popolare dArte, direzione organizzativa.

La nuova edizione, dedicata al tema Le Città Visibili, si terrà da mercoledì 12 a sabato 15 novembre fra Firenze, Livorno e lIsola della Gorgona e si inserisce nel quadro del progetto speciale sostenuto dal Ministero della Cultura e dalla Regione Toscana. La rassegna è promossa dal Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere, in collaborazione con il Dipartimento dellAmministrazione Penitenziaria e il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, nellambito del Protocollo dIntesa siglato con il DAP, DGMC e l’Università Roma Tre il 3 maggio 2022.

Nel corso della presentazione è stato ricordato l’avvio della rassegna, nata undici anni fa grazie all’impulso di Gianfranco Pedullà, con la prima edizione ospitata proprio in Toscana, a Lastra a Signa. In questi anni Pedullà si è affermato per il suo impegno teatrale all’interno degli istituti penitenziari, in particolare a Gorgona e insieme al coordinamento nazionale ha contribuito a far crescere la rassegna, rendendola sempre più solida e riconosciuta.

L’apertura ufficiale della rassegna sarà domani mercoledì 12 novembre presso il Saloncino della Pergola di Firenzedalle 15 alle 17, con Il senso del teatro in carcere, incontro che prevede gli interventi istituzionali dei rappresentanti di Regione Toscana, Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere, DAP e PRAP, DGMC, UNIROMATRE, Ufficio del Garante nazionale dei detenuti, Coordinamento regionale toscano, Associazione Nazionale dei Critici di Teatro. Fra gli ospiti Jean Trounstineprofessoressa emerita al Middlesex Community College in Massachusetts, prima regista teatrale a sviluppare un progetto organico di teatro in carcere nella prigione femminile di Framingham negli Stati Uniti, Bruno Mellano, già garante dei detenuti per la regione Piemonte e Claudio Sarzotti, docente universitario di Sociologia del Diritto all’Università di Torino e direttore del Museo della Memoria Carceraria di Saluzzo. Per poi spostarsi già dalla sera stessa a Livorno.

Vito Minoia, presidente del Coordinamento Nazionale di Teatro in Carcere: L’auspicio è quello che manifestazioni di questo tipo possano essere utili a superare lo Stigma del carcere e a generare ponti tra persone, ruoli, sensibilità al fine di vivere più consapevolmente una società inclusiva che si alimenti del continuo scambio culturale tra il Dentroe il Fuori, uno scambio che, con alti esiti artistici, sia anche foriero di nuove professionalità.”

L'assessora alla Cultura Angela Rafanelli ha dichiarato: "Siamo a celebrare il teatro come minimo comune multiplo dove stanno tutte le realtà, il mondo dentro (inteso come carcere) , il mondo fuori, il sotto, il sopra, il reale, l'onirico, non ci sono più le differenze intese come ostacoli ma le differenze sono opportunità. Sono gli strumenti migliori per allenarsi e convivere in questo mondo".

L'assessore al Sociale Andrea Raspanti ha chiosato: "Contento che questo progetto quest'anno tocchi in maniera significativa il nostro territorio. Per noi è un'occasione importante per puntare un riflettore su una dimensione penitenziaria che solitamente è una realtà di cui non si parla o si parla poco e male. Si parla del carcere per episodi brutti o per augurarlo a qualcuno come soluzione ai problemi che la nostra società non è in grado di gestire. In realtà dei problemi dei carcere si parla troppo poco: è una sorta di periferia, un non luogo, una regione a statuto speciale disseminata nel nostro paese. Un non luogo per la maggior parte del tempo situazione di afflizione e non di riabilitazione come invece dovrebbe essere, finendo per esacerbare situazioni di marginalità sociali. Progetti come questi sono occasioni di scambio fra il mondo dei provvisoriamente liberi e quello dei provisoriamente privati della liberazione; sono preziosi, sono un ponte che contribuisce a resistere a questa dinamica di marginalizzazione"

PROGRAMMA

MERCOLEDÌ 12 NOVEMBRE FIRENZE/LIVORNO

L’apertura ufficiale della rassegna sarà mercoledì 12 novembre presso il Saloncino della Pergola di Firenze, dalle 15 alle 17, con Il senso del teatro in carcere, incontro che prevede gli interventi istituzionali dei rappresentanti di Regione Toscana, Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere, DAP e PRAP, DGMC, UNIROMATRE, Ufficio del Garante nazionale dei detenuti, Coordinamento regionale toscano, Associazione Nazionale dei Critici di Teatro. Fra gli ospiti Jean Trounstineprofessoressa emerita al Middlesex Community College in Massachusetts, prima regista teatrale a sviluppare un progetto organico di teatro in carcere nella prigione femminile di Framingham negli Stati Uniti, Bruno Mellano, già garante dei detenuti per la regione Piemonte e Claudio Sarzotti, docente universitario di Sociologia del Diritto all’Università di Torino e direttore del Museo della Memoria Carceraria di Saluzzo.

Conclude il pomeriggio, dalle 17,15 alle 18, la performance musicale Innocentevasione, de I Cella Musica a cura de LaLut Centro di Ricerca e Produzione. I Cella Musica si sono formati per iniziativa di un agente penitenziario e del conduttore del laboratorio musicale, un chitarrista di lunga esperienza, e annoverano tra le loro file detenuti, personale esterno, agenti e musicisti professionisti. Da giugno 2025 la band, che fino ad allora si era esibita solo allinterno delle mura carcerarie, può suonare allaperto grazie alle mutate condizioni di alcuni dei membri del gruppo, tre cantanti e il tastierista che sono tornate in libertà.

La rassegna si sposta poi a Livorno, dove alle 22 al Nuovo Teatro delle Commedie,  si terrà l’anteprima della Rassegna video con la presentazione di Sentieri Incrociati” video di Maria Celeste Taliani, che documenta le attività realizzate nella precedente edizione della rassegna, tenutasi a Pesaro nel dicembre 2023, a cura del Teatro Aenigma.

GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE LIVORNO

Giovedì 13 novembre la programmazione si apre a Livorno dalle 9,30 fino alle 11,30 presso il Cisternino Ex Casa della Cultura, con la tavola rotonda Le prospettive del teatro in carcere. In apertura intervento di Jean Trounstine, relazione di Vito Minoiadocente in discipline dellEducazione e dello Spettacolo all’università di Urbino, presidente del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere e interventi di Renzo Guardenti, docente di Discipline dello Spettacolo presso l’Università di Firenze, Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro, attivo nel campo del teatro sociale, Giuseppe Lipani, docente in Storia del Teatro e dello Spettacolo all’Università di Ferrara.

Alle ore 11,45, presso il Caffè Palcoscenico, in collaborazione con la Libreria Feltrinelli, saranno presentati Dialoghi, di Antonio Dragone, pubblicato per i tipi di Sensibili alle Foglie e Nessuno escluso, di Alessandro Chiarelli, edito da Nalanda.  

La programmazione prosegue alle 14, presso la Casa Circondariale Le Sugheredove per gli spettatori autorizzati sarà possibile assistere a Moby Dick, di Lara Gallo e Francesca Ricci a cura di Arci Livorno con il sostegno della Regione Toscana, del Comune di Livorno, in collaborazione con Fondazione Teatro Goldoni. Un adattamento libero dal celebre libro di Herman Melville per dieci attori, costruito insieme agli stessi protagonisti, dove la balena diventa specchio e contenitore della rabbia, della paura e della speranza di sopravvivere dopo uno scontro inaspettato. Il laboratorio teatrale in carcere a cura di Arci Livorno opera da più di 20 anni portando avanti progetti di coinvolgimento e reinserimento che mettono al centro la persona detenuta e non il reato commesso. 

Alle ore 17, presso il Nuovo Teatro delle CommedieSangue Giusto Addentro, C.C. Civitavecchia in Sottocoperta, libero adattamento de Il bar sotto il mare di Stefano Benni, riscrittura scenica con i partecipanti al laboratorio teatrale della Casa di Reclusione di Civitavecchia con la regia e la conduzione di Ludovica Andò e Veronica Di Marcantonio col contributo della Regione Lazio - Direzione regionale Cultura e Fondazione Severino onlus e col patrocinio del Garante Nazionale e del Garante Regionale dei Diritti delle persone private della libertà personale. Immerso in unatmosfera surreale e fantastica, chi arriva nel bar sotto il mare sa come e perché è arrivato in quel luogo, metafora del carcere, da cui non si può uscire facilmente. Esiste però una regola, ognuno deve raccontare la propria storia, solo così, attraverso la rielaborazione del proprio vissuto, sarà già fuori, mentalmente libero. Ispirato al famoso libro di Stefano Benni, Sottocoperta ha preso forma come esercizio di scrittura e lettura espressiva sul tema del mare, in cui ognuno dei partecipanti ha scritto e interpretato un racconto, in forma poetica, narrativa, musicale o fantastica. La compagnia teatrale AdDentro, nata dall'esigenza di approfondire l'esperienza artistico-pedagogica maturata in 18 anni di laboratori teatrali negli istituti penitenziari da Ludovica Andò, regista e formatrice, ha ricevuto il Premio della Critica 2019 a cura dell'Associazione Nazionale Critici di Teatro ANCT e della Rivista europea "Catarsi-Teatri delle Diversità".

Conclude la programmazione della giornata, alle ore 21 presso il  Nuovo Teatro delle Commedie, Alicon Giulia Tonelli, Giuseppe Angrisani, Maurizio Monte per la regia e rielaborazione di Alessandro J Bianchi della Compagnia Teatrale Talibènata all'interno del progetto Fuori e Dentro le Mura ideato da Empatheatre. Lo spettacolo è la prima produzione della compagnia, ed è liberamente tratto da Quando spuntano le ali, degli autori David Kerr,Vipya Harawa,Edge Kanyongolo. Ali si svolge in un luogo indefinito, forse in un carcere come sembra suggerire il testo, forse allinterno della mente di uno dei protagonisti, forse nellanima di una società alla ricerca di un nuovo centro futuro, quando ormai il passato non può essere più e il presente si rivela pieno di interrogativi e desideri irrisolti. 

VENERDÌ 14 NOVEMBRE GORGONA / LIVORNO

Venerdì 14 novembre la rassegna si sposta sullisola della Gorgona dove, alle ore 11,30, presso la Casa di Reclusione, la Compagnia Teatro Popolare dArte presenta La città invisibile. Lo spettacolo, diretto da Gianfranco Pedullà, nasce da un percorso di scrittura teatrale condotto da Chiara Migliorini all’interno del laboratorio teatrale di Gorgona. Il percorso di scrittura è stato un attraversamento umano fondato su domande, conversazioni e suggestioni che hanno messo in relazione i partecipanti con lo spazio dellisola per far emergere memorie, sogni, desideri vivi e profondi, paure e timori. Questa pratica laboratoriale ha trovato fonti di ispirazioni nellomonima opera di Italo Calvino, oltre alle carte degli arcani maggiori dei Tarocchi, ed è divenuto un viaggio poetico e simbolico che esplora lidentità, la memoria e il desiderio di trasformazione, offrendo una narrazione corale che intreccia le storie personali dei partecipanti con limmaginario collettivo. La produzione è realizzata in collaborazione con la Casa di Reclusione di Gorgona, con il PRAPP di Firenze, con il contributo della Regione Toscana, e il sostegno del Teatro delle Arti e del Comune di Lastra a Signa. 

Alle 14 incontro con la Compagnia del Mare di Gorgona e focus su Italo Calvino e la presentazione del libro Il teatro del mare, del Teatro Popolare dArte. 

Alle 18,15, a Livorno, presso la Libreria Mondadori saranno presentati Utopie nel mezzoVentanni del Teatro dei Venti pensando al futurodi Stefano Tè, Teatro dei Venti, edito da Titivillus e Altrimenti il carcere resta carcere, di Ornella Rosato e Alessandro Toppi, pubblicato da Bulzoni.

Alle 21,30, presso il Centro Artistico il Grattacielo, AlphaZtl in Lady UP, performance di teatrodanza che porterà in scena Francesca De Giorgi, giovane danzatrice con sindrome di Down e i detenuti della Casa Circondariale di Brindisi, accompagnati dai professionisti della compagnia. Lady UP, con la regia di Vito Alfarano, è il racconto di una diva che sale sul palco con energia, carisma e autenticità, distruggendo gli stereotipi legati allidentità, alla femminilità e alla disabilità. Uno spettacolo che celebra la forza dellarte come strumento di inclusione e cambiamento e trasforma il teatro in uno spazio di libertà e riscatto, dove ogni passo diventa affermazione di sé. La serata si concluderà con Teatro carcere in movimento, prima sessione della rassegna video che porterà cinque opere con intervento degli autori: Sacre Radici di Koreoproject - Casa Circondariale di Lecce; Voci di dentro, di Balamos Teatro - Istituti Penitenziari di Venezia, Casa di Reclusione Donne di Giudecca; Trilogia dellassedio, del Teatro dei Venti - Casa Circondariale di Modena e Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia; Progetto Verziano -edizione 14 di Compagnia Lirya - realtà integrate di Brescia; Nella Pancia del Pescecane di Accademia Stap - Casa circondariale Rebibbia  (maschile), Roma. 

SABATO 15 NOVEMBRE LIVORNO

L’ultimo giorno della rassegna, sabato 15 novembre, avrà inizio a Livorno alle ore 9,30 presso la Casa Circondariale Le Sughere dove Giallo Mare Minimal Teatro con i detenuti della C.C. di Livorno presenterà Testimonianze, voci a confronto nellesperienza di Giallomare

Alle 11,30, appuntamento al Cisternino - ex casa della cultura per Il Filo di Arianna,  secondo episodio di LABIRINTI coordinato da Michalis Traitsis, documentazione video del laboratorio di specializzazione sui linguaggi e le pratiche del teatro in carcere a cura di Gianfranco Pedullà, Michalis Traitsis, Grazia Isoardi.

Alle 14,30 prosegue il programma al Cisternino con la seconda sessione della rassegna video Teatro carcere tra sogno e realtàdove saranno presentate sette opere con interventi degli autori: PITCH Senza titolo – Manifesto per un carcere futurista della Compagnia #sinenomine - Spoleto Casa di Reclusione; Sogni di Fort Apache Jumping Flea - Casa Circondariale di Velletri; Echi da Solaris -il pianeta dentro le sbarre della compagnia diretta da Olga Melnik - Casa Circondariale Mario Gozzini- Sollicciano (FI); Due isole. Chi va per questi mari di Associazione Culturale Branchie Teatro - Casa circondariale G.Pagliei Frosinone; Ma’ - di parti e di rinascite di A.M.A. - Casa Circondariale di Lecce; U principinu - un calcio al pallone di La Poltrona Rossa - Istituto Penale per Minorenni di Catania Bicocca e io DEA - Istituto penale femminile per Minorenni di Pontremoli (Massa Carrara); 2 passi di Teatro Magro - Casa Circondariale di Mantova.

Il pomeriggio, dalle 14,30 laboratorio a cura di AGITA - Ente di Formazione con accreditamento al MIM, aperto ad operatori e docenti del settore scuola carcere e contesti riabilitativi.

La Rassegna si concluderà alle ore 17,30 con lincontro plenario di saluto e sintesi e alle 21, presso il Nuovo Teatro delle Commedie, il concerto della cantautrice Erica Mou.

La rassegna e tutti gli spettacoli sono gratuiti ma si consiglia di prenotare ai numeri: 0558720058 oppure whatsapp 3711152940. Email: info.tparte@gmail.com

Gli eventi in carcere sono riservati agli spettatori autorizzati e per partecipare alle iniziative occorre prenotare. Informazioni complete sul sito: www.tparte.it

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 13 novembre 2025, 08:58

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