Descrizione
Livorno, 8 ottobre 2025 – Sono circa 180 le tonnellate di oli esausti che i cittadini livornesi producono ogni anno. Una potenziale risorsa che, se raccolta e smaltita correttamente, può contribuire a ridurre significativamente l’impatto ambientale diminuendo gli sversamenti impropri nelle falde acquifere. In questa direzione il Comune di Livorno e AAMPS/Retiambiente hanno già avviato un percorso virtuoso istituendo un servizio specifico con punti di raccolta mobili dove i cittadini possono periodicamente portare l’olio esausto prodotto nelle rispettive abitazioni.
Si vuole però fare ancora di più ed è per questo che è stato sottoscritto un accordo con il CONOE (Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti) che nel breve periodo porterà ad una raccolta ancor più capillare in città interessando anche le catene di supermercati e i luoghi con maggiore afflusso di cittadini dove saranno posizionati ulteriori contenitori. Il Sindaco di Livorno ha sottolineato che gettare l’olio nei lavandini della cucina è una pratica che può causare danni ai tubi di scarico dell’acqua potabile, pregiudicare il funzionamento dei depuratori e arrivare a compromettere i delicati ecosistemi marini e ha sottolineato come la scelta del CONOE di partire da Livorno per incrementare questa tipologia di raccolta e sensibilizzare progressivamente i cittadini su scala nazionale inorgoglisce e responsabilizza ancora di più la città rispetto a quanto già di buono sta già facendo.
“Cogliamo la scelta del CONOE – afferma Aldo Iacomelli, Amministratore Unico di AAMPS/Retiambiente – come un’opportunità per incrementare significativamente la raccolta degli oli vegetali esausti che già effettuiamo con i punti di raccolta presenti su tutto il territorio comunale. Trovo determinante la scelta del consorzio di prevedere il lancio in sinergia di una nuova campagna di comunicazione che ci permetterà di intercettare un numero di utenti sempre più ampio e puntare al raddoppio dei quantitativi raccolti fino ad oggi”.
«L’accordo con il Comune di Livorno e AAMPS/Retiambiente – dichiara Tommaso Campanile, Presidente del CONOE – è un ulteriore passo per un impegno concreto di tutti i soggetti coinvolti nella filiera del recupero degli oli vegetali esausti, primo fra tutti il nostro consorzio che segue numerosi progetti specifici di recupero sistematico degli oli alimentari esausti in altre importanti città italiane che rappresentano una enorme risorsa se oggetto di pratiche di recupero corrette, consapevoli e costruttive”.
«Una raccolta attenta e corretta degli oli vegetali di scarto aggiunge Francesco Mancini, Direttore Generale del CONOE – evita sprechi di risorse e crea nuove opportunità di riciclo. Un’azione che arricchisce la strategia di economia circolare delle città e contribuisce a ridurre le emissioni di CO2 correlate. A differenza di altre tipologie di rifiuti, gli oli esausti si possono riciclare completamente donando loro una nuova vita sotto diverse forme: biodiesel, soprattutto, ma anche bio-lubrificanti saponi, e prodotti cosmetici biodegradabili».
(Comunicato a cura di AAMPS)
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Ultimo aggiornamento: 8 ottobre 2025, 13:54