Verso il Manifesto del Lavoro Buono: secondo e partecipato incontro a Palazzo comunale

Coinvolti enti e agenzie, associazioni datoriali e di categoria, sindacati, associazioni del sociale e del terzo settore

Data :

23 maggio 2025

Verso il Manifesto del Lavoro Buono: secondo e partecipato incontro a Palazzo comunale
Municipium

Descrizione

Livorno, 23 maggio 2025 - Si è svolta nei giorni scorsi, nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale, la seconda riunione del tavolo per il “Manifesto del Lavoro Buono”. Dopo il primo appuntamento di marzo, che aveva visto coinvolti i rappresentanti dei soggetti istituzionali del territorio, questo secondo appuntamento ha fatto registrare una notevole presenza, coinvolgendo, oltre a enti e agenzie, anche associazioni datoriali e di categoria, sindacati, associazioni del sociale e del terzo settore.

“Questo è un momento significativo – ha detto il sindaco Luca Salvetti portando i saluti all’assemblea - perché è facile parlare in un programma elettorale di attenzione alla sicurezza e alla qualità del lavoro, tutt’altra cosa poi intervenire in maniera concreta su questo fronte. Noi lo stiamo facendo con l’assessore Mirabelli lavorando a quello che dovrà essere il “Manifesto del Lavoro Buono”, ovvero un lavoro di qualità, ben retribuito, sicuro, che dia garanzie sotto tutti i punti di vista. Questo Manifesto lo vogliamo costruire insieme a voi, insieme a tutti i protagonisti e i soggetti che operano per il lavoro e con il lavoro. In questi mesi abbiamo anche iniziato a fare alcune cose che danno il senso e l’idea che quello che abbiamo scritto lo vogliamo concretizzare.

 

Dopo l’intervento del Sindaco, nella Sala è stato proiettato il toccante discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Festa del lavoro 2025.

 

“Con il nostro percorso – ha commentato l’assessore al lavoro Federico Mirabelli - siamo dentro il solco tracciato dal Presidente Mattarella nel suo discorso. L'amministrazione comunale vuole affrontare i temi legati alle condizioni di lavoro. L’obiettivo che ci poniamo, dentro questo percorso, è di provare tutti insieme a creare le condizioni per portare avanti un’azione culturale tesa a costruire una maggiore consapevolezza da parte di tutta la nostra comunità sul valore culturale, civile e sociale del lavoro. Per noi il lavoro buono deve essere sicuro, regolare, stabile, libero da qualsiasi forma di discriminazione, inclusivo, adeguatamente retribuito, qualificato e qualificante. Ai fini della stesura del Manifesto del Lavoro Buono, come indicato dal Sindaco, abbiamo individuato tre aree di lavoro sulle quali potremmo provare a sviluppare una progettualità, per la quale andremo a cercare in sinergia idee, risorse, progetti. La prima è l’area del lavoro buono, che guarda alla forma del lavoro e agli aspetti retributivi; la seconda quella del lavoro sicuro, che ovviamente riguarda il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro; e in ultimo quella de il lavoro inclusivo, che va a vedere tutti gli aspetti che sono legati alla inclusività, quindi al tema dei diritti contro le discriminazioni”.

 

“Nel corso della prima riunione con i soggetti istituzionali – ha proseguito Mirabelli - erano emersi tre punti fondamentali: mettere al centro la persona, anche al centro del progetto imprenditoriale e produttivo; promuovere una cultura del lavoro, quindi avere un rapporto equilibrato con il lavoro, che ci mette di fronte a diritti e doveri; promuovere la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro, cioè la piena consapevolezza di dove siamo e cosa facciamo, che si realizza tramite una adeguata formazione, e l’aspetto della responsabilità, cioè che siamo responsabili delle nostre azioni e delle decisioni che prendiamo, con le loro conseguenze.

 

È seguito un interessante dibattito che ha visto il contributo di tutti i soggetti presenti, sia in presenza che online:

 

Regione Toscana Giovanna Bianco, Provincia di Livorno Claudia Simonti, Consigliera di Parità della Provincia di Livorno Maria Grazia Dainelli, Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro Direzione Territoriale Livorno -Grosseto Giovanni Lorenzini e Luisa Favilli, Ispettorato Nazionale del Lavoro Direzione territoriale del lavoro Livorno- Pisa Michela Tarabella, Istituto Nazionale Previdenza Sociale Direzione Provinciale Livorno Gabriele Venerdini, Azienda Usl Toscana Nordovest Alessandro Musmeci, ARTI – Agenzia Regionale Toscana per l’Impiego Valentina Balleri, Camera di commercio della Maremma e del Tirreno Riccardo Breda, Provincia di Livorno Sviluppo Paolo Nanni e Maria Giovanna Lotti, Ordine dei Consulenti del Lavoro di Livorno Gloria Cappagli, CNA - Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della PMI Livorno Angela Bertolotto, Confartigianato Imprese Livorno Yari Bientinesi, Confesercenti Provinciale di Livorno Massimo Marini, Confindustria Toscana Centro e Costa Eugenio Fiore, Confcommercio-Imprese per l’Italia di Livorno Alessio Schiano e Francesca Marcucci, Cia-Agricoltori Italiani Etruria Cinzia Pagni eStefano Poleschi, Centro di Ascolto LGBTQ+“L'Approdo” Rita Rabuzzi e Egon Botteghi, ANMIL - Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro Stefano Di Bartolomeo, Associazione Ippogrifo Blerina Ferro, CGIL -Confederazione Generale Italiana del Lavoro – Provincia di Livorno Filippo Bellandi e Giulia Biagetti, UIL - Unione Italiana del Lavoro -Provincia di Livorno Massimo Marino, USB - Unione Sindacale di Base -Provincia di Livorno Omar Franconi.

 

A trarre le conclusioni dell’incontro ancora l’assessore Mirabelli: “La nostra è una iniziativa culturale, con la quale, all’interno delle normative nazionale e regionali, cerchiamo di costruire un rapporto profondo e importante con il mondo del lavoro. E comunque laddove è possibile e dove ci sono le condizioni, per esempio sugli appalti e sul salario minimo, utilizziamo le leve a nostra disposizione per far sentire quella che è l’azione dell'Amministrazione comunale, per tenere in alto il riferimento sul mondo del lavoro.

 

Nei prossimi giorni attiveremo le tre aree di lavoro e inizieremo a lavorare alla stesura del Manifesto del Lavoro Buono e saranno individuati i punti qualificanti e da approfondire. Svilupperemo una agenda comune e svilupperemo alcuni spunti soprattutto in relazione con il mondo della scuole e inizieremo a lavorare a una fiera del Lavoro Buono”.

 

 

Ultimo aggiornamento: 23 maggio 2025, 12:32

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