Livorno celebra i 100 anni dalla nascita del PCI con una serie di eventi tra teatro, cinema, fotografia e testimonianze

Quando: 
Sabato 18 Dicembre 2021 00:00 - Domenica 16 Gennaio 2022 00:00
Dove: 
Livorno
Descrizione: 

Il 13, 14 e 15 gennaio le giornate clou della rassegna “Il PCI e la cultura”, promossa dal Comune di Livorno, in chiusura delle celebrazioni per i 100 anni dalla nascita, a Livorno, del Partito Comunista italiano. 
Dopo lo spettacolo teatrale di dicembre, cinema e fotografia sono gli ambiti culturali al centro dei nuovi eventi in programma, tutti a ingresso gratuito. 
Tra questi si segnalano un’intensa maratona cinematografica, con l'anteprima esclusiva dell’originale documentario “I comunisti e la cultura (1921-1989) con testimonianze e interviste esclusive, e la presentazione del libro fotografico “In movimento e in posa. Album dei comunisti italiani”, alla presenza del Ministro Orlando.
E ancora, la presentazione del libro “Il PCI in Toscana. Dalla liberazione allo scioglimento. Racconto per immagini” .

Dopo “1921. Millenovecentoventuno”, spettacolo che ha commosso il pubblico del Teatro Goldoni lo scorso dicembre (melologo per attore, voci e strumenti prodotto dall’Associazione Achab di Livorno, da un’idea e a cura di Elina Pellegrini, con interpretazione e regia di Alessandro Benvenuti, drammaturgia di Gabriele Benucci e musiche originali di Marco Lenzi), entrano ora nel vivo gli eventi di gennaio.

Promosse dal Comune di Livorno con il contributo della Regione Toscana, in collaborazione con la Fondazione Gramsci di Roma, la Fondazione Teatro Goldoni e il Cinema Teatro 4Mori di Livorno e con l’ideazione e l’organizzazione generale di Villaggio Globale International, le iniziative indagano attraverso le diverse forme espressive dell’arte il rapporto tra il PCI e la cultura, sottolineando la rilevanza e l’incisività del Partito nella crescita, nello sviluppo e nella formazione identitaria di tutto il nostro Paese.

 

Giovedì 13 al Cinema Teatro 4 Mori, alle ore 18.30 - introdotti dall’Assessore alla Cultura Simone Lenzi e dal giornalista nonché critico cinematografico Fabio Canessa - la rassegna si avvia con “Uomini e voci dal congresso di Livorno” documentario del 1921, restaurato nel 2020 dalla Cineteca di Bologna, che farà risuonare le voci di alcune delle importanti personalità che parteciparono al congresso come Filippo Turati, Umberto Terracini, Amadeo Bordiga, Elia Musatti, Emanuele Modigliani (fratello del pittore Amedeo), Argentina Altobelli. 
A seguire (ore 19,15 - 22.00) la prima parte di “Novecento” di Bernardo Bertolucci (1976) nella versione restaurata in 4K, accompagnata da una presentazione dello stesso Maestro, registrata poco prima della sua morte. 
La pellicola racconta la storia di tre generazioni, impegnate nella lotta di classe in Emilia e sullo sfondo di un secolo di politica italiana. Il 1° gennaio del 1900, nello stesso latifondo, nascono due bambini, Olmo (Gérard Depardieu), figlio di contadini, e Alfredo (Robert De Niro), erede del padrone. Le loro storie e vite parallele si confrontano dall’inizio del secolo fino al 1945: dai primi scioperi nei campi alla guerra del 1915-18 fino all’avvento del fascismo. 
Il primo giorno si conclude (ore 22.15 - 00.25) con “L’addio a Berlinguer”di B. Bertolucci e F. Maselli, un documentario del 1984 che ricostruisce anche attraverso una serie di interviste (fra le altre a Francesco Cossiga, Mikhail Gorbaciov, Yasser Arafat, Carlo Verdone e Roberto Benigni), la straordinaria figura politica e umana di Enrico Berlinguer.

La maratona riprende venerdì 14 al Teatro Goldoni con una sezione dedicata a una serie di documentari e materiali d’archivio (ore18.00 - 19.30): “Pace, Lavoro e Libertà” (‘51),che ricostruisce la cronaca di alcuni momenti del VII Congresso del PCI del 1951; “Livorno Congresso F.G.C.I” spezzone del cinegiornale italiano “La Settimana INCOM” n. 426 del 7 aprile 1950, dedicato al XII Congresso della Federazione giovanile comunista svoltosi a Livorno; infine ”Il sogno di una cosa”, documentario del 1950 di F. Bortolini, che tratta invece della giovinezza di Pasolini, nel Friuli, fra il ‘43 e il ‘49. Il titolo è quello di un suo celebre romanzo.
Partendo dalle vicende del libro, la storia di tre ragazzi nel dopoguerra, il documentario con interviste ad amici, compagni di partito ed allievi di scuola, ripercorre i luoghi dove Pasolini visse in quegli anni fino al suo arrivo a Roma.
Segue (ore 19.40 - 20.30) il recente “Cent’anni dopo” (2021) - che vedrà presenti in sala le registe Monica Maurer e Milena Fiore e lo sceneggiatore Alexander Hobel - che tratta dell’evoluzione storica del PCI dal 1921 allo scioglimento, con particolare attenzione al nuovo partito delineato da Togliatti e ulteriormente sviluppato da Longo e Berlinguer. 
Penultime pellicole della serata (ore 20.40 -22.40) sono: “Berlinguer ti voglio bene” (‘77) di G. Bertolucci e Roberto Benigni - una commedia che vede come protagonista Mario Cioni, un sottoproletario toscano con il mito di Enrico Berlinguer, schiavo di una società miserabile dalla quale subisce modelli di comportamento, sfruttamenti e ideologie - e “Festival de l’Unità 1972” di Ettore Scola. Il documentario mette in risalto, attraverso estratti di dibattiti, tavole rotonde ma anche spettacoli teatrali, musicali e cinematografici, il senso di partecipazione collettiva che caratterizza le manifestazioni annuali dei comunisti italiani. 
Conclude la giornata ( ore 22.50 - 01.25) la seconda parte di “Novecento”. 

Sabato 15 gennaio, giornata clou delle manifestazioni sempre al Teatro Goldoni, oltre a quelli cinematografici saranno altri due gli appuntamenti da segnare in agenda. La mattina (ore 11.00) sarà presentato, il libro fotografico “In movimento e in posa. Album dei comunisti italiani”, edito da Marsilio Editori e dalla Fondazione Gramsci di Roma a cura di Marco Delogu e Francesco Giasi. 
In libreria dal 30 settembre 2021, il libro raccoglie 200 immagini, alcune inedite e molte sconosciute, rintracciate in numerosi, diversi archivi, che restituiscono la storia del PCI ed innumerevoli tratti del Novecento italiano. Un libro che, grazie alla presenza delle maggiori firme della fotografia italiana e internazionale del XX secolo e nel contempo di scatti anonimi di militanti e gente comune, è anche l’occasione per indagare l’altalenante rapporto che il PCI ebbe con questo straordinario mezzo espressivo. 
Presenteranno il volume i curatori, il fotografo Marco Delogu e Francesco Giasi, Direttore della Fondazione Gramsci, con la moderazione della giornalista e secenggiatrice Didi Gnocchi. 
Accanto al Sindaco Luca Salvetti e all’Assessore alla Cultura del Comune di Livorno Simone Lenzi, confermata inoltre la presenza dell’Onorevole Andrea Orlando, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. 
Con l’occasione, sarà presentato anche il libro dell’Istoreco di Livorno “PCI in Toscana dalla liberazione allo scioglimento. Racconto per immagini”, con la curatrice del volume Catia Sonetti. 
Nel pomeriggio prosegue la maratona cinematografica, con “Lettera aperta a un giornale della sera” (’73) di F. Maselli (ore 16.00 - 18.00), una commedia che vede come protagonisti un gruppo di intellettuali comunisti rivoluzionali a parole, ma perfettamente inseriti nel sistema di cui godono vantaggi e condividono vizi. 
Segue “Verso sera” (’90) di Francesca Archibugi, (ore 18.10 - 19.55) film drammatico in cui Ludovico Bruschi, professore universitario in pensione e comunista “aristocratico”, si trova a doversi confrontare con la ex compagna del figlio Stella, ventitreenne comunista aggressiva e ostentatamente ignorante. 
Altro atteso appuntamento, in serata, sarà invece (ore 20.00 - 21.00) la preview del filmato inedito “I comunisti e la cultura (1921-1989)”, documentario prodotto da Didi Gnocchi per 3D Produzioni, con il sostegno e la promozione del Comune di Livorno, il contributo della Regione Toscana e la collaborazione di Villaggio Globale International, che vede il giornalista Laurenzo Ticca come autore. 
Il docufilm propone una serie di interviste realizzate appositamente a importanti personalità - politici, storici, giornalisti, artisti, registi, cantautori, critici d’arte come Aldo Tortorella, Camilla Ravera, Giuliano Montaldo, Duccio Trombadori, Albertina Vittoria, Francesco Giasi, Luciana Castellina, Ermanno Taviani, Sergio Staino, Massimo D’Alema, Giovanna Marini, Marcello Flores, Paolo Pietrangeli - nonché materiale di repertorio di Pierpaolo Pasolini, Emanuele Macaluso, Alfredo Reichlin, Palmiro Togliatti, Lucio Magri. 
Chiude la manifestazione (ore 21.15 - 23.25) il film “Mimì metallurgico ferito nell’onore” di Lina Wertmuller, recentemente scomparsa: è la storia di Mimì, un manovale catanese da sempre fortemente attratto dagli ideali di sinistra e insofferente alla mafia che spadroneggia incontrastata nella sua terra. Mimì perde il posto di lavoro nella cava di zolfo per aver dato il proprio voto al candidato sindaco del PCI, anziché a quello colluso e spalleggiato dalla locale cosca. Senza impiego e senza qualsiasi altra possibilità di lavoro in città, Mimì è dunque costretto, al pari di tanti altri emigranti meridionali, a partire alla volta di Torino. 
Un’abbuffata di grande cinema, la riflessione su un tema e su protagonisti della storia recente del nostro Paese, per riflettere sull’oggi e sul futuro. 

Ingresso gratuito. Prenotazione consigliata su cultura@comune.livorno.it 
OBBLIGO DI GREEN PASS RINFORZATO E MASCHERINA FFP2

Le schede di approfondimenti qui:https://www.comune.livorno.it/articolo/rassegna-pci-cultura-programma-del-13-14-15-gennaio

 

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