Per la rassegna La Bella Estate a Villa Maria. I professionisti del cinema si raccontano
Venerdì 5 luglio, alle ore 18.30, nuovo appuntamento della rassegna La Bella Estate a Villa Maria dedicata ai mestieri del cinema.
Dopo l’attore Guglielmo Favilla e il parrucchiere del cinema Massimo Gattabrusi, ospiti della scorsa settimana, questa volta ad intrattenere il pubblico saranno il filmmaker Michele Lezza e il fonico e microfonista Alberto Battocchi. Sul tema “Dalla pellicola al digitale” si parlerà appunto di come è cambiato il modo di fare cinema nel suono e nell’immagine con l'era digitale, dei cambiamenti significativi nel campo della strumentazione, e della conseguente nascita di nuovi mestieri.
L’ingresso è gratuito. Al termine è previsto un drink.
Michele Lezza , filmmaker e video reporter. Si è diplomato al Centro Sperimentale televisivo di Roma e successivamente alla Scuola per documentaristi Zelig di Bolzano. Lavora come documentarista freelance e nel cinema collabora con registi come Gerardo Olivares, Roberto Faenza, Pappi Corsicato, Paolo Benvenuti, Giacomo Battiato, Enrico Oldoini. Ha fondato 8mmezzo, progetto per il recupero e il riutilizzo delle vecchie pellicole 8mm e super8
Alberto Battocchi , fonico di presa diretta, microfonista e sound designer. Ha lavorato come aiuto microfonista sul set de “La Prima cosa bella” di Paolo Virzì, in “La Passione” di Carlo Mazzacurati, e come microfonista, tra gli altri, sul set di “I più grandi di tutti” di Carlo Virzì, “Gramigna” di Sebastiano Rizzi e “Natale a Londra” di Volfango De Biasi. Collabora con i Licaoni in veste di microfonista ed è fonico di sala per i Garibaldi Bros.
La rassegna tematica “La Bella Estate a Villa Maria” , promossa dal Comune di Livorno ed organizzata dalla cooperativa Itinera iniziata il 28 giugno scorso durerà fino al 23 agosto con vari appuntamenti sui mestieri del cinema. L’iniziativa prosegue pertanto il lavoro di divulgazione sulla conoscenza delle arti dello spettacolo che la Biblioteca di Villa Maria svolge dalla sua apertura nel dicembre 2017 attraverso materiali librari e multimediali, conferenze e seminari. Come affermava Mario Soldati “Il cinematografo talvolta è arte, ma è sempre industria”, infatti numerosissimi sono i lavori che vengono svolti sul set e in sede di montaggio del film, mestieri di cui lo spettatore non ha la percezione, ma senza i quali il film non potrebbe essere realizzato, e molte sono le figure professionali sorte con l'era del digitale. Livorno fin dalla fine dell'Ottocento, quando il Cinematografo Lumiere fece il suo debutto all'Eden Montagne Russe, ha visto fotografi, attori teatrali e illusionisti, occuparsi di questa nuova invenzione e diventare professionisti del cinema. La tradizione si è consolidata con la nascita del primo studio cinematografico a Tirrenia negli anni Trenta, e poi con la stagione di Castiglioncello degli anni Cinquanta/Sessanta. Per arrivare ai nostri giorni, quando anche grazie a Paolo Virzì, che ha girato a Livorno e in provincia molti dei suoi film più celebri, come “Ovosodo” e “La prima cosa bella”, per citarne solo alcuni, generazioni di livornesi hanno intrapreso la via del cinema come montatori, fotografi di scena, truccatori e altro.