Il Piano Operativo del Lavoro Agile del Comune di Livorno a un workshop della School of Management della Bocconi

Ferroni: Soddisfazione essere stati scelti a partecipare a un momento di confronto tecnico di così alto livello sia dal punto di vista professionale che manageriale"

Livorno, 1 febbraio 2021 - Il Comune di Livorno, tra i primi enti locali ad avere approvato in Italia il Piano Operativo del Lavoro Agile, è stato chiamato, insieme al Comune di Milano, a presentare oggi la propria esperienza a un workshop organizzato dalla Sda Bocconi School of Management insieme alla Scuola Nazionale dell’Amministrazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri.


Tema del workshop “Il lavoro agile: stato dell’arte e prospettive di sviluppo”. Gli altri piani presentati all’interno di questo prestigioso corso di formazione sono stati quelli dell’INPS e del Consiglio Regionale della Lombardia.


“E’ motivo di grande soddisfazione per tutti noi essere stati scelti a partecipare a un momento di confronto tecnico di così alto livello sia dal punto di vista professionale che manageriale, grazie al nostro POLA, approvato con delibera di Giunta dello scorso 22 gennaio, al termine di un percorso che ha visto una serrata fase di predisposizione del piano e un altrettanto serrato dibattito con i sindacati”, commenta l’assessora al Personale Viola Ferroni.

“Il ringraziamento - aggiunge l’assessora - va alla struttura comunale che ha avviato un percorso complesso, sia dal punto di vista dello studio delle attività smartabili che da quello normativo, consegnando all’Amministrazione, in tempi estremamente rapidi, un quadro oggettivo sulla cui base compiere le future scelte. Il lavoro da compiere è ancora ampio – sottolinea l’assessora - applicheremo correttivi eventualmente necessari in corso, anche in ragione della futura regolamentazione del telelavoro”.


Il risultato secondo l’assessora al Personale è ancora più apprezzabile considerando che “il Comune di Livorno nel marzo 2020 si è trovato completamente privo di una propria regolamentazione e sperimentazione del lavoro da remoto, che comprende sia telelavoro che smartworking, così come la legge prevedeva invece da anni”.


La pandemia, ricorda l’assessora, ha accelerato il processo di informatizzazione del lavoro negli enti locali; un processo che deve essere gestito, attraverso il confronto con le organizzazioni sindacali, tenendo presente che il lavoro agile implica un’organizzazione diversa del lavoro, anzitutto dal punto di vista culturale.


“Si tratta ora di cogliere, come anche espresso in occasione del workshop, questa opportunità per ridefinire l’intera modalità organizzativa del Comune, le sue politiche assuntive e anche quella della definizione dei nuovi profili. Il Comune – conclude l’assessora Ferroni - è l’ente territoriale più vicino alle esigenze del cittadino e dell’impresa, questo è il punto fermo ed il concetto sul quale trovare un equilibrio con l’esigenza di conciliazione dei tempi vita/lavoro dei dipendenti”.

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