"Dare alle imprese gli stessi strumenti per investire che sono già a disposizione dei concorrenti diretti"

Dal convegno sul futuro dell'automotive, organizzato dal Comune di Livorno insieme a Irpet e Movet, le richieste per aiutare la transizione in atto

Livorno, 1 dicembre 2021 – “Mi sembra che il dato che emerge da questa giornata di lavori si possa racchiudere in queste tre riflessioni. La prima è che siamo di fronte ad uno sconvolgimento, la seconda è che siamo anche in ritardo rispetto al resto del pianeta, la terza è che o riusciamo a intervenire pesantemente e in maniera chiara in tempi rapidi dando pari condizioni di aiuto alle imprese presenti in Italia rispetto alle altre o ci troveremo di fronte al rischio anche di una catastrofe sociale dal punto di vista occupazionale perché ci sono migliaia e migliaia di lavoratori che potrebbero ritrovarsi in tempi medio brevi senza una prospettiva. C'è quindi bisogno di uno scatto da parte di tutti che salvaguardi quello che è uno degli elementi fondamentali del manifatturiero del nostro Paese”: così l'assessore al Lavoro e alla Formazione Gianfranco Simoncini riassumendo il convegno dedicato all'automotive che si è svolto questa mattina, mercoledì 1 dicembre, al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo.

Automotive: politiche a sostegno di un settore in cambiamento”, questo il titolo dell'iniziativa organizzata nell'ambito del Patto per la Formazione dal Comune di Livorno insieme a Irpet e a Movet (Centro di iniziativa Motori, Veicoli, Tecnologie), associazione di riferimento per l’automotive toscano,  ha permesso di presentare, ha ricordato l'assessore Simoncini, “un quadro molto chiaro di quelli che sono i pericoli, le problematiche ma anche di quelli che potrebbero essere i terreni sui quali svolgere insieme un lavoro congiunto”. 

L'appuntamento ha registrato anche la presenza del sindaco di Livorno, Luca Salvetti e dei colleghi di Collesalvetti e di Fauglia, rispettivamente Adelio Antolini e Alberto Lenzi

Dopo la presentazione, da parte di Simone Bertini dell'Irpet, della ricerca sul settore automotive nell'area costiera, la mattinata di approfondimento è proseguita con i quattro interventi a cura di Movet. Crisi dei chip e da Covid 19, ma anche gli sviluppi futuri dell’automotive e della mobilità: questi gli argomenti, a cui si è aggiunto un focus sulla Toscana, grazie allo studio realizzato dal prof. Riccardo Lanzara, presidente del Comitato Scientifico di Movet e pubblicato in  “Osservatorio sulla componentistica automotive italiana 2021”. 
 
“La nostra indagine ha preso in esame la sostenibilità della transizione all’elettrico per il comparto automotive toscan
o – ha spiegato Lanzara - Sono 3 le sfide che le multinazionali automotive sul nostro territorio dovranno affrontare: ridefinizione del portafoglio prodotti, grandi investimenti per conversione dei processi produttivi, profonda riqualificazione degli addetti”.

Un cambiamento rilevante e necessario anche per la normativa europea: nel 2035 non dovranno più essere prodotti veicoli benzina, diesel e ibridi. “Una tale rivoluzione modifica completamente le catene del valore nel settore automotive, spingendo le grandi multinazionali a verticalizzare il processo produttivo, sfruttando competenze, anche tecniche e di ricerca, presenti in altri stabilimenti produttivi”. 

Non ci sono però solo le grandi aziende. Lo studio ha analizzato anche alcune imprese della filiera automotive, piccole e medie imprese ad alto valore tecnologico in grado di affiancare le multinazionali nelle loro attività di progettazione, svolgendo anche attività di prototipazione. 

“È vero esistono delle eccellenze toscane nel campo R&D, ma non esistono aziende manifatturiere toscane in grado di supportare gli standard tecnologici e i volumi richiesti dalle multinazionali presenti in Toscana e che competono sul mercato internazionale  – ha dichiarato Lanzara - Questo limita le possibilità di sviluppare sinergie di filiera e ciò può incidere sull’attrattività della Toscana”. 

Dopo l’analisi, le proposte. Movet ha avanzato alcune ipotesi di lavoro per governare il passaggio tecnologico: a partire dall’investimento in formazione, per arrivare a investimenti pubblici diretti allo sviluppo tecnologico e alla riconversione industriale. 

Ha concluso la mattinata una tavola rotonda sulle politiche a supporto della transizione del settore in Toscana e in Italia  alla quale hanno partecipato, molti dei quali intervenendo in videoconferenza, insieme all'assessore Simoncini: Paola Brunetti,  dirigente divisione VIII Mise Politiche per l'Industria di Base e Space Economy, Leonardo Marras, assessore allo Sviluppo Economico Regione Toscana, Alessandra Nardini, assessore al Lavoro Regione Toscana,  Simone Martinello FIOM Cgil e Gianmarco Giorda  Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica). 

“Come Comune di Livorno chiediamo al governo nazionale – ha ricordato Simoncini - di tutelare un settore che è strategico per la nostra economia, così come ci rivolgiamo alla Regione Toscana affinché  continui a sostenere la ricerca e lo sviluppo  e le iniziative legate alla formazione”. 
Tra le misure straodinarie richieste dall'assessore Simoncini a sostegno del settore automobilistico la proposta, già avanzata in passato, di inserire Livorno tra le aree ex art. 107 3C del Trattato UE, quelle cioè nelle quali vengono sospese le limitazioni agli aiuti di Stato per la grande impresa, insieme alla richiesta di aggiornare l'Accordo di Programma sottoscritto nel 2015.

"Esprimo particolare soddisfazione  per la notizia che ci ha dato l'assessore Marras che la regione ha fatto propria questa richiesta e che nella proposta sul nuovo regime di aiuti presentata al governo sono state inserite anche le aree industriali di Livorno, Collesalvetti e Fauglia - ha concluso Simoncini - Una decisione del Governo in tal senso darebbe la possibilità di finanziare anche la grande impresa per gli investimenti per i nuovi impianti, che il passaggio all'elettrico rende necessari, mettendo i nostri territori in condizioni di parità con i nostri concorrenti diretti".

La registrazione dei lavori e le relazioni presentate saranno disponibili sul sito del Comune di Livorno. 

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