Cerimonia a Palazzo civico. L'abbraccio della città ai suoi nuovi figli

Consegnate le pergamene a 95 bambini nati nel 2018 da genitori non italiani

Livorno, 24 novembre 2018 - “Non esiste alcuno ius soli in salsa livornese: il Comune non ha nessuna intenzione di ergersi al di sopra della legge e concedere la cittadinanza a tutti i bambini figli di stranieri. Quello che possiamo fare però è mandare un segnale chiaro, in linea con la tradizione di accoglienza della città: a Livorno nessuno è straniero e noi abbiamo voluto accogliere questi 95 neonati nella nostra comunità”.

Con queste parole la vicesindaco Stella Sorgente ha contestualizzato la cerimonia che si è svolta questa mattina a Palazzo civico. Un’iniziativa nata nel solco di una mozione approvata a larga maggioranza dal Consiglio comunale del 19 settembre scorso, attraverso la quale l’amministrazione ha voluto accogliere simbolicamente nella comunità livornese i bambini nati nel 2018 da genitori stranieri.

Stando ai registri dell’anagrafe comunale, i bimbi non italiani venuti al mondo da gennaio a metà novembre sono risultati 108. A questi l’amministrazione ha inviato altrettante lettere (scritte in italiano, inglese, francese e spagnolo), invitando le famiglie a partecipare all’iniziativa odierna. In tredici casi non è stato possibile recapitare la missiva in quanto il destinatario è risultato non essere più domiciliato presso l’indirizzo conosciuto. Alla fine nella sala delle Cerimonie, davanti ai Consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, ai membri delle associazioni cittadine e delle comunità straniere, si sono presentati 95 neonati con le loro famiglie, in rappresentanza di 22 Paesi diversi.
A ciascuno di loro la vicesindaco ha consegnato una pergamena con cui si dà il benvenuto al nuovo arrivato nella comunità livornese e con la scritta in calce “A Livorno nessuno è straniero”, oltre ad un librino rilegato con le leggi livornine.

“E’ del tutto evidente che questa cerimonia non ha alcun valore legale - ha precisato la vicesindaco - e chi parla di ius soli commette un grave errore. Ma chi conosce la storia della nostra città sa bene che Livorno è sempre stata un luogo di accoglienza e integrazione. Non solo. Se nel corso dei secoli questa è diventata la terza città più popolosa della Toscana è perché ha potuto crescere e svilupparsi attorno ad un porto franco, che proprio dell’apertura verso il mondo ha fatto un proprio punto di forza. Ignorare questa realtà storica significa ignorare la origini di Livorno”. “Personalmente - ha concluso Sorgente - mi auguro che questa cerimonia diventi un appuntamento fisso”.

Questi i Paesi di origine dei genitori dei 108 bambini nati nel 2018 a Livorno:

  • Ghana 1
  • Pakistan 3
  • Nepal 1
  • Mongolia 1
  • India 1
  • Filippine 5
  • Cina 3
  • Bangladesh 9
  • Moldavia 4
  • Macedonia 2
  • Ucraina 2
  • Nigeria 11
  • Marocco 10
  • Senegal 7
  • Albania 32
  • Brasile 1
  • Ecuador 3
  • Perù 5
  • Venezuela 1
  • Tunisia 2
  • Cuba 1
  • Repubblica dominicana 3

 

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