Centro Affidi

Ultimo aggiornamento

Ultimo aggiornamento Giovedì, 12 Gennaio, 2023 - 17:24

IL CENTRO AFFIDI è il servizio del Comune di Livorno che ha lo scopo di promuovere e sviluppare l’affidamento familiare sul territorio della zona livornese (Livorno, Collesalvetti e Capraia) e più in generale quello di diffondere alla comunità intera una moderna cultura dell’accoglienza familiare. Il Centro Affidi è lo spazio privilegiato dove i cittadini interessati, o semplicemente incuriositi dalle tematiche legate all’affidamento, possono rivolgersi per approfondire ed eventualmente  partecipare alle varie esperienze di accoglienza familiare. 
Attraverso i suoi operatori (2 assistenti sociali, 1 educatore e 2 psicologi)  e le diverse attività che propone il servizio affidi prepara, realizza e sostiene le diverse esperienze di accoglienza familiare cercando di assicurare in ogni sua fase quell'attenzione, cura e professionalità che ogni singolo percorso richiede.
Per la realizzazione delle diverse attività che propone il Centro Affidi lavora in sinergia e condivisione con i servizi sociali e specialistici territoriali (Servizio Sociale Territoriale, Consultorio Familiare, Salute Mentale Infanzia ed Adolescenza ed Adulti, SERD, ecc) ed in stretta collaborazione con i soggetti della comunità territoriale interessati e coinvolgibili con i quali interagisce continuamente (Scuole, Associazionismo, Privato Sociale, ecc). 
Più recentemente è stata concordata una specifica co-progettazione con l'associazionismo di settore (Ass.ne Famiglia Aperta onlus) che, offrendo specifica esperienza e competenza in materia di accoglienza familiare, collabora alla realizzazione di alcune importanti attività del Centro Affidi.

L'AFFIDO FAMILIARE è una forma di aiuto che si realizza accogliendo nella propria casa e nella propria vita un bambino o un ragazzo, per il tempo necessario affinché la sua famiglia possa risolvere le sue difficoltà.
L’accoglienza in famiglia permette al bambino di essere accompagnato nella crescita ricevendo la vicinanza, il sostegno, le cure e l'affetto di cui necessita, mentre la sua famiglia viene supportata per superare i problemi che la coinvolgono.
L'affido offre quindi una famiglia in più e non una famiglia al posto di un'altra. Accogliere un bambino in affido significa percorrere un tratto di strada insieme rispettando la sua storia individuale e familiare. 

CARATTERISTICHE DELL’AFFIDO
L’obiettivo dell'affido è il ricongiungimento del bambino con la propria famiglia, pertanto, il mantenimento dei rapporti con il suo nucleo di origine e la temporaneità dell'accoglienza risultano essere le caratteristiche proprie di questo intervento.

I PROTAGONISTI DELL’AFFIDO
I bambini o ragazzi in affido
Sono bambini e ragazzi come tutti, con le loro caratteristiche, con la loro storia ed il loro grande bagaglio di esperienze, talvolta difficili. Come tutti, hanno risorse e capacità che necessitano di essere sostenute e stimolate.
Le famiglie di origine
Tutte le famiglie possono attraversare momenti critici ed essere quindi temporaneamente in difficoltà nella gestione della crescita dei figli. L'affido offre loro l'opportunità di impegnarsi nell'affrontare e, per quanto possibile, superare le proprie problematiche anche con il supporto dei servizi, mentre qualcuno le aiuta ad occuparsi dei figli.
Le famiglie affidatarie
Chi si rende disponibile per l'accoglienza familiare non ha poteri speciali. Si tratta di famiglie come tante con pregi, difetti, proprie caratteristiche e con una propensione all'aiuto.
Il Centro Affidi 
Attraverso i suoi operatori (2 assistenti sociali, 1 educatore e 2 psicologi)  ed i diversi interventi che propone il centro Affidi prepara, realizza e sostiene le diverse esperienze di accoglienza familiare cercando di assicurare in ogni sua fase quell'attenzione cura e professionalità che ogni singolo percorso richiede. 
La comunità territoriale che partecipa 
Per la sua realizzazione l'affido richiede la partecipazione di una rete di sostegno composto da tutti i soggetti che fanno parte della vita di un bambino e della sua famiglia: scuola, vicinato, associazioni sportive, amici, ecc. Solo grazie a questa partecipazione è possibile accompagnare un bambino nella sua crescita

COME SI REALIZZA UN AFFIDAMENTO FAMILIARE
La realizzazione di un affido viene costruita in collaborazione e con la guida degli operatori del Centro Affidi che accompagnano e sostengono l'intero percorso articolato nelle seguenti fasi:
- conoscenza/osservazione della famiglia disponibile all'affido;
- abbinamento della famiglia al minore segnalato;
- avvicinamento e conoscenza tra il bambino e la famiglia affidataria;
- elaborazione del progetto di affido contenente obiettivi e durata;
- monitoraggio e sostegno;
- conclusione dell'affido.
Rapporti tra i minori in affido e le rispettive famiglie d'origine (incontri osservati e/o protetti)
Per sostenere il rapporto tra il bambino in affidamento e la sua famiglia talvolta è utile e necessario l’ausilio di un apposito spazio “neutro” che c/o il centro Affidi di Livorno è denominato  “La casa di Kirikù”. Si tratta di un servizio  adeguatamente organizzato, gestito operativamente dal referente educativo del Centro Affidi. Quest'ultimo, presenzia gli incontri con un ruolo di facilitatore della relazione/comunicazione tra i genitori ed i minori al fine di promuovere e sostenere la qualità della relazione genitoriale per tutelare il bambino laddove tale rapporto è spesso deficitario e fonte di disagio. Gli incontri, svolti anche all’esterno o a domicilio, vengono costantemente monitorati per poter osservare e verificare le eventuali evoluzioni e/o involuzioni dei rapporti in corso.  

CHI PUO’ RENDERSI DISPONIBILE PER COME FAMIGLIA AFFIDATARIA?
Tutti possono offrire la propria disponibilità all'accoglienza familiare: famiglie con figli, coppie senza figli e persone singole. Non sono previsti dalla legge specifici requisiti oggettivi per essere affidatari (es. limiti di età, reddito, stato sociale, ecc) , ma risultano essenziali alcune caratteristiche: 
•    la disponibilità affettiva e la flessibilità necessarie per accogliere nella propria vita l'”Altro” con la sua storia senza la pretesa di cambiarlo;
•    la consapevolezza della presenza e dell’importanza della famiglia di origine nella vita del bambino che si accoglie;
•    il desiderio di aiutare offrendo affetto ed opportunità;
•    la voglia di mettersi in gioco in un percorso da costruire insieme mano a mano.
Le varie offerte di disponibilità all'affidamento sono valutate nell'ambito di un preventivo percorso di conoscenza/osservazione svolto dall'equipe multiprofessionale del Centro affidi.

L’AFFIDO PUO’ ESSERE
Consensuale: quando la famiglia di origine del minore è consenziente, i genitori riconoscono le loro difficoltà e accettano di affidare, in accordo con il servizio sociale, e per il tempo necessario, il figlio ad un’altra famiglia che percepiscono solidale con loro. E’ un atto impegnativo per entrambe le parti che implica un rapporto di fiducia. E’ disposto dal servizio sociale locale e reso esecutivo da un decreto del giudice tutelare del luogo dove si trova il minore che ne controlla la regolarità.
Non Consensuale o giudiziale: quando viene rilevata una condotta pregiudizievole dei genitori verso i figli l’affidamento è disposto, in assenza del consenso della famiglia, dall’Autorità Giudiziaria. Trascorsa la durata prevista e/o superate le condizioni che lo hanno determinato, sarà la stessa Autorità a disporre, nell’interesse del minore, l’eventuale cessazione o proseguimento dell’affidamento
Intrafamiliare: è l’affidamento di bambini o adolescenti in difficoltà a parenti entro il quarto grado di consanguineità 
Etero-familiare: è l’affidamento di bambini o adolescenti in difficoltà ad una famiglia affidataria diversa dalla propria
Residenziale: quando il minore vive in modo stabile con la famiglia affidataria incontrando periodicamente i suoi familiari
Part-time: quando il minore trascorre con gli affidatari alcuni giorni la settimana rimanendo a vivere con la sua famiglia
Diurno: quando il minore trascorre con la famiglia affidataria parte della giornata.

TANTI MODI PER ACCOGLIERE
La pluralità delle forme di accoglienza familiare garantisce la risposta più appropriata per ogni specifica situazione. Esistono, infatti, diverse forme di accoglienza familiare pensate con l'intento di sostenere situazioni particolari:
Affido “ponte” di bambini piccolissimi (0-24 mesi): si rivolge a bambini molto piccoli per i quali risulta  fondamentale da subito la presenza di una figura stabile di attaccamento. Ha una durata breve che corrisponde al tempo necessario per lo svolgimento della valutazione delle capacità genitoriali e all’autorità giudiziaria per decidere in merito al percorso futuro del bambino (rientro in famiglia, affido familiare, adozione) 
Affido omoculturale:  è l’aiuto che una famiglia immigrata può dare ad un’altra famiglia della stessa cultura attraverso l’accoglienza nella propria casa dei figli di quest’ultima. L’affidamento omoculturale permette al minore di trovare nella famiglia affidataria un ambiente simile al suo, sia dal punto di vista culturale che linguistico e religioso.
Affido in situazione d'emergenza: prevede la disponibilità immediata ad accogliere bambini che per gravi motivi si trovano a vivere in situazioni di emergenza o pericolo e che conseguentemente necessitano di allontanarsi per un breve e definito periodo di tempo dal luogo dove vivono in attesa di un progetto più stabile
Accoglienza familiare di neomaggiorenni: l'accoglienza in famiglia di giovani neomaggiorenni in uscita da un percorso di presa in carico ( anche ex minori stranieri non accompagnati) permette di accompagnare il completamento del percorso di crescita verso l’autonomia di questi ragazzi vulnerabili. L’esperienza familiare, infatti, offre loro un’adeguata alternativa all’accoglienza residenziale dalla quale di solito provengono.
Affiancamento familiare : si tratta di una forma di prossimità familiare pensato che offre sostegno tempo¬raneo a famiglie fragili che vivono un periodo di difficoltà nella gestione della propria vita quotidiana: una famiglia solidale sostiene e aiuta un’altra famiglia in temporanea difficoltà, coinvolgendo tutti i componenti di entrambi i nuclei.
E’ un intervento preventivo basata sullo scambio, la relazione e la reciprocità tra famiglie: tut¬ti contribuiscono al progetto in relazione alle proprie caratteristiche e possibilità. 

DOVE RIVOLGERSI
Per ricevere maggiori informazioni ed approfondire la conoscenza dell’affido familiare è possibile contattare
CENTRO AFFIDI c/o Villa Serena, Via di Montenero 176 - 57128 Livorno
Tel: 0586 824068
E-mail: centroaffidi@comune.livorno.it
Assistente Sociale Irene Pietra Caprina (Responsabile)
Tel: 0586 824055
E-mail: ipietracaprina@comune.livorno.it
Assistente Sociale Laura Buggiani
Tel: 0586 824005
E-mail: lbuggiani@comune.livorno.it


LE ATTIVITA' DEL CENTRO AFFIDI 

ATTIVITA’ ORDINARIE DI GESTIONE DEI PERCORSI DI AFFIDO
•    Percorsi di conoscenza e valutazione dei nuclei familiari disponibili per l'affidamento
•    Analisi delle segnalazioni dei minori temporaneamente privi di ambiente familiare idoneo provenienti dai servizi territoriali
•    Abbinamento minore – risorsa affidataria attuato in collaborazione con gli operatori dei servizi territoriali proponenti
•    Monitoraggio e sostegno dei singoli progetti di affido e delle diverse fasi che li caratterizzano: abbinamento, avvicinamento, avvio, verifica, conclusione
•    Servizio per il diritto di visita e relazione (Spazio Incontri minori-Famiglia di origine)
•    Organizzazione e raccolta dati diretta alla creazione di una “banca dati” informatizzata

ATTIVITA’ DI SOSTEGNO DIRETTO AI PROGETTI DI AFFIDO 
•    Sostegno ordinario diretto alle famiglie affidatarie realizzato attraverso incontri specifici e mirati alle singole situazioni e con la partecipazione al Gruppo Esperienziale Famiglie Affidatarie
•    Gruppo Multiprofessionale Affido (G.M.A.), specifica forma di supporto diretto ai progetti di affido in crisi o che attraversano fasi particolarmente delicate 
•    Interventi educativi intensivi di sostegno al percorso di affido in fase delicata svolti anche a domicilio
•    Interventi intensivi di sostegno psicologico alla genitorialità affidataria

ATTIVITA’ DI PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE
•    Percorsi di sensibilizzazione ed eventi promozionali: iniziative e percorsi di informazione e divulgazione relativi alle tematiche dell’accoglienza e del disagio familiare e minorile diretti alla cittadinanza ed ai soggetti della comunità locale particolarmente sensibili ed interessati (es. scuola, associazionismo, ecc); 
•    Percorsi di formazione/informazione sulle tematiche dell’affidamento 
•    Rapporti con l’associazionismo e le realtà sensibili presenti sul territorio (es. Associazioni di volontariato) per favorire lo sviluppo di azioni condivise inerenti le tematiche dell’accoglienza e della solidarietà;

INIZIATIVE REALIZZATE ED IN CORSO 
Percorsi di sensibilizzazione a scuola

  • “Cresciamo insieme raccontandoci” 2017-2018-2019
  •  “Inclusione, Accoglienza ed affidamento: occasioni per crescere insieme” 2020-21
  • “Ti presento il sistema di aiuto” 2022

Eventi promozionali realizzati od in corso

  • “Dalla tutela dei minori alla promozione delle relazioni familiari: l'affidamento familiare dei minori" - 2015
  •  “Percorso di approfondimento sulle tematiche dell'affido familiare” - 2016
  •  “Genitorialità e famiglia oggi: affidamento: una risorsa per il sostegno delle famiglie in difficoltà” - 2017 
  •  “L'affidamento un percorso d'Accoglienza “ - 2019 c/o Centro Donna
  •  Musical “Siamo storie” - 2019 c/o teatro 4Mori
  •  Le campagne promozionali affido familiare (2016-2020-2021)
  •  Un Murale per l’Affido (in corso)

Percorsi formativi/informativi 
“Le famiglie in rete: un percorso per crescere insieme” edizioni 2018 e 2019

Promozione di nuove forme di accoglienza

  • “Una famiglia per una Famiglia” sperimentazione 2021-2022
  • Accoglienza in emergenza minori ucraini – aprile 2022


 


NORMATIVA DI RIFERIMENTO IN MATERIA DI AFFIDAMENTO

  • L.184/83  “Disciplina dell'Adozione e dell'Affidamento dei minori” G.U. Del 17/05/83
  • L. 149/01 “Modifiche alla legge 4 maggio, 1983 n.184 recante “Disciplina dell'Adozione e dell'Affidamento dei minori” nonché al titolo VIII del Libro Primo del C.C. Pubblicata nella G.U. N° 96 del 26/04/01
  • Presidenza del Consiglio dei Ministri Accordo tra Regioni, Province Autonome e Autonomie Locali
    Linee di Indirizzo per l'affidamento familiare (Novembre 2012)
  • Del. Consiglio Regionale Toscana N° 348 del 25/07/94
    Direttiva ai Comuni e alle USL per la costituzione e il funzionamento del servizio per l'Affidamento Familiare
  • Del.Consiglio Istituzione del Comune Livorno N° 35 del 27/08/99
    Approvazione regolamento per il servizio di Affidamento Familiare
  • Del. Consiglio Istituzione del Comune di Livorno N° 21 del 21/06/02
    Approvazione progetto affidamento familiare

 

Guarda il video della campagna promozionale sull'Affido realizzata dal Comune di Livorno

Nella photogallery gli strumenti promozionali realizzati dal Centro Affidi

 

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