Storie per caso

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Ultimo aggiornamento Martedì, 13 Novembre, 2018 - 18:12

Storie per caso: letture e sviluppi narrativi intorno ai segni ed ai disegni dei bambini e delle bambine. Progetto di formazione professionale e di  sperimentazione didattica (a cura di Lilia Bottigli).

… è  qui  in  questi fogli  ma non si vede. Si sa che c'è questa bambina… si sa che c'è una nonna, una mamma, un lupo… ma non si vede niente, proprio niente… assolutamente sconosciuta fino a… questo libro… la storia di Cappuccetto Bianco... (Bruno Munari)


                                                                                                                                                                                                                                                                Premessa
“E’ il segno che fa il disegno”. Anche da questa  affermazione di Bruno Munari,   si è mosso il percorso formativo degli ultimi tre anni, per sviluppare una nuova attenzione verso le prime manifestazioni grafiche dei bambini (impronte, tracce, segni, scarabocchi, … con cui spontaneamente  il bambino si esprime e che sono terreno di  piacevoli scoperte, di interessanti apprendimenti, di suggestioni artistiche)  con l’obiettivo di sostenerli nell’espressione   -più autentica ed originale-  di sé (e della relazione sé-mondo)  tramite la sperimentazione,  fuori da ogni “corsa verso il figurativo”,  di modalità e tecniche  originali e plurime. Abbiamo così stimolato la variabilità e la creatività delle/nelle produzioni grafiche dei bambini, per aiutarli  a  …crescere liberi da stereotipi… a sviluppare tutti i sensi… perché …un bambino creativo è un bambino più felice… (B. Munari).   Abbiamo poi osservato gli scarabocchi ed i disegni dei bambini  –anche-  come “sistemi di segni”  che lasciano sulla carta (sul supporto) una traccia dei bisogni, delle fantasie, dei pensieri che le parole non sanno ancora esprimere; come frammenti di un discorso che palesano il mondo interno del bambino tratteggiandone gli elementi costituenti e definendo  un territorio intermedio  -un ponte-  tra l’agito e la parola.  Diventa allora interessante (r)accogliere gli scarabocchi ed i disegni  –i segni in essi-  come  ‘organizzatori’  (e rivelatori) degli scenari interni del bambino per svilupparli, attraverso catene associative (dei singoli bambini, del gruppo e anche delle educatrici), verso narrazioni (di storie per caso, appunto) che nel poter dire, sostengono i bambini nel poter pensare, cioè nel creare/crearsi uno spazio (mentale) diverso dalla realtà  (agita, esperita).

Da queste riflessioni muove questo progetto di formazione professionale e sperimentazione didattica finalizzato a far emergere  ciò che - come il Cappucetto Bianco di Munari - è già là   (negli scarabocchi e nei disegni dei bambini e delle bambine) ma non si vede fintanto che non diventa un libro,  per acquisire (come educatori) capacità e competenze per:

  • ‘leggere’ i temi emergenti nelle  produzioni grafiche infantili  per comprendere, contenere, aiutare  ad elaborare anche utilizzando, per associazioni,  fiabe/favole/filastrocche  con la consapevolezza di quali è maggiormente opportuno offrire nelle diverse fasi evolutive;
  • (r)accogliere i temi emergenti e svilupparli in chiave narrativa attraverso la costruzione di libri e il racconto animato.

Quanto sperimentato negli anni precedenti circa le variazioni / la variabilità (degli strumenti, dei supporti, delle modalità di…), così come ha sostenuto la mobilizzazione dei segni/degli scarabocchi/dei disegni,  potrà sostenere la mobilizzazione delle immagini interne dei bambini, la differenziazione delle parole per dirle, la flessibilità del pensiero, facendo spazio a storie   –raccontate e  ‘scritte’-   non vere ma buone da pensare.

Struttura del progetto: Il progetto è composto da tre moduli.

PRIMO MODULO
Dispositivo formativo  “espressione e produzione grafica infantile : prospettive di lettura”
                                    
Metodologia:
lezione interattiva (che comprende una parte di esposizione delle docenti-formatrici ed un’altra parte di discussione di gruppo su materiali -osservazioni e/o esperienze-  presentati dalle  partecipanti).
Conduzione:
dr.ssa Lilia Bottigli (psicologa resp.le sistema integrato infanzia 0-6)
dr.ssa Sandra Maccioni e dr.ssa Clelia Salvi (psicologhe psicoterapeute esperte di età evolutiva)
Durata: il percorso è suddiviso in n.5 sedute, per un totale di n.20 ore.

SECONDO MODULO
Dispositivo formativo  “Libri per caso”

Metodologia: sperimentazione attiva agita in prima persona dalle educatrici partecipanti e successiva  riflessione e discussione di gruppo
Conduzione:
dr.ssa Lilia Bottigli (psicologa resp.le sistema integrato infanzia 0-6)
dr.ssa Silvana Sperati (animatrice culturale, esperta di educazione creativa)
Durata:Il percorso è suddiviso in n.4 sedute, per un totale di n.20 ore.

TERZO MODULO
Supervisione trasferibilità pedagogica
Riservato alle Coordinatrici pedagogiche e/o Educatrici responsabili delle sedi coinvolte

Metodologia:
riflessione, confronto, discussione di gruppo su materiali  -osservazioni corredate di e/o filmati-  presentati dalle  partecipanti e relativi alle sperimentazioni condotte  con i bambini c/o i Servizi  coinvolti.
Conduzione:
dr.ssa Clelia Salvi e dr.ssa Sandra Maccioni (psicologhe psicoterapeute esperte di età evolutiva)
dr.ssa Lilia Bottigli (psicologa resp.le sistema integrato infanzia 0-6) 
dr.ssa  Patrizia Talozzi  (pedagogista resp.le controllo qualità sistema integrato infanzia 0-6)
Durata: il percorso è suddiviso in n.7 incontri , per un totale di n.21 ore.

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