Fruibilità della costa e sicurezza della balneazione

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Ultimo aggiornamento Venerdì, 14 Luglio, 2023 - 07:52

Nell’ambito del conferimento agli Enti Locali delle attività gestionali sul Demanio Marittimo,  ai Comuni competono anche le misure per la sicurezza della balneazione in attuazione delle direttive ad essi impartite dalle Capitanerie di Porto che mantengono la generale competenza sulla sicurezza.
A tal fine, occorre precisare che la Capitaneria di Porto di Livorno richiede, per le aree in concessione, la presenza di un assistente bagnante ogni 80 metri lineari di costa e precisa puntualmente tutta la attrezzatura che deve essere assicurata dai concessionari per il salvamento.
Relativamente alle spiagge libere vincola i Comuni costieri, qualora non siano in grado di predisporre il servizio di assistenza bagnanti, a segnalare la non sorveglianza con appositi cartelli.
La riunione tenuta nel maggio 2005 dal Dipartimento Regionale alla Salute e la Direzione Marittima con i Comuni costieri, è stata occasione per sensibilizzare gli stessi Comuni a predisporre,  in collaborazione con gli altri Enti preposti, piani generali di intervento che rivolgano particolare attenzione alle aree più a rischio di incidenti come  ad es. le scogliere.
Relativamente al nostro litorale, è emersa la esigenza di riconsiderare i contenuti del progetto “Acque Sicure” che era stato sperimentato nei primi anni ’90 su proposta dell’Azienda U.S.L. 6 e la collaborazione della Capitaneria di Porto, del Comune e delle Associazioni del Volontariato. Il progetto si proponeva di fornire, in un'area difficile come la scogliera del Romito, maggiore tempestività dei soccorsi sia dal mare che da terra mediante postazioni di avvistamento e primo soccorso con relativi collegamenti radio.

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