Lunedì 27 gennaio Giorno della Memoria 2020

Le iniziative in programma per ricordare le vittime dell’Olocausto

Livorno, 25 gennaio 2020- Il Comune di Livorno celebra, con un ricco programma di iniziative il Giorno della Memoria per le vittime della Shoah.

Incontri istituzionali, musica, film, percorsi cittadini, corse sportive e installazioni per ricordare il 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz.
L’evento principale del calendario è stato la maratona non competitiva “Run for Mem” che si è tenuto domenica 26 gennaio (Livorno a livello nazionale è stata la città prescelta  per ospitare l’evento sportivo giunto alla quarta edizione) ma seguono il 27 altri appuntamenti che coinvolgeranno la città ed il mondo della scuola.

Il programma:

Installazione "Sognavamo nelle notti feroci": l'orrore dei campi di sterminio attraverso i sogni dei deportati
Da sabato 25 a lunedì 27 gennaio, presso la Cappella Scafurno di Monterotondo, sarà visitabile l'installazione realizzata dall'associazione Effetto Collaterale con i patrocini di: Comunità Ebraica,  Regione Toscana, Provincia di Livorno e Comune di Livorno.
"Sognavamo nelle notti feroci", questo il titolo dell'installazione, nasce da un'idea della drammaturga e regista Francesca Talozzi. L'installazione sarà aperta al pubblico da in tre diverse fasce orarie: alle 17, alle 18 e alle 19 e, per le scuole, alle 10.30, 11.30 e 12.30 di sabato 25 e lunedì 27 gennaio.
"Sognavamo nelle notti feroci" è un'architettura sonora di 17 voci costruita intorno ai frammenti di sogno di 5 deportati nei lager nazisti: Primo Levi, Anne Frank, Charlotte Delbo, la pisana Liana Millu e la livornese Frida Misul. All'interno di uno spazio pensato come un "al di là" della memoria, i visitatori ascolteranno l'orrore dei campi di sterminio attraverso le immagini, i suoni, le parole sognate dai prigionieri in quelle "notti feroci", come le ha definite Primo Levi nella poesia che apre "La Tregua": "Sognavamo nelle notti feroci / Sogni densi e violenti / Sognati con anima e corpo: tornare; mangiare; raccontare".

Run For Mem",  26 gennaio, maratona non competitiva sotto l’egida della Presidenza del Consiglio aperta alla partecipazione di tutta la cittadinanza con un itinerario che raggiungerà i “luoghi della Memoria” cittadini, organizzata dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane in collaborazione con la Comunità Ebraica di Livorno.

Il Giorno della Memoria ( 27 gennaio)
- ore 9.30 Cimitero Ebraico (via Don Aldo Mei) deposizione della corona e omaggio alle vittime della Shoa.
- ore 10.30 Prefettura di Livorno (piazza Unità d’Italia) Saluti delle autorità (interverranno Sindaco, Prefetto e Presidente Comunità Ebraica). Intervento del prof. Claudio Vercelli, docente di storia contemporanea presso l’Università Cattolica di Milano. Esibizione musicale e riflessioni degli studenti della scuola secondaria di   primo grado “ G.Bartolena” di Livorno. Proiezione di parte del documentario “La questione ebraica: il fascismo e gli ebrei”.

Il 28 gennaio alle ore 10.00 - incontri nelle scuole con i testimoni e tre cortei che avranno rispettivamente i seguenti itinerari:
1) dalle Scuole Carducci fino a Via del Mare 2 (stolpersteine famiglia Galletti)
2) da Villa Letizia a Via del Mare 2  (stolpersteine famiglia Galletti)
3) da Via Montedoro 15 fino a via Strozzi 9 (stolpersteine famiglia Levi)

Proiezione del film "La vita è bella" di Roberto Benigni  presso il teatro La Goldonetta, 29 gennaio, indirizzata agli istituti scolastici cittadini, accompagnata dall'inquadramento storico della Shoah e dalla testimonianza di un sopravvissuto ai campi di sterminio, a cura dell'Istituto Storico della Resistenza e della società contemporanea nella provincia di Livorno (ISTORECO - associazione di cui il Comune di Livorno è socio fondatore ).

Il 29 Gennaio incontro presso l' auditorium Pamela Ognissanti, p.zza Saragat (Corea), con gli studenti delle scuole della zona Nord di Livorno.

Esposizione di elaborati sulle conseguenze delle leggi razziali prodotti dagli alunni della scuola primaria "Pietro Thouar" del comprensorio didattico "Don Roberto Angeli", 31 gennaio  presso l'auditorium "Pamela Ognissanti" del Centro servizi al cittadino area nord, a cura della sezione territoriale dell'Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti (ANED)

Mostra "Resistenza operaia a Berlino", (da lunedì 3 febbraio  al successivo sabato 8 febbraio presso la sala conferenze del Cisternino di Città) relativa all'opposizione tedesca al nazismo che costò la vita a migliaia di tedeschi, a cura dell'ISTORECO;

"Resistenza operaia in Germania"
Mostra aperta da lunedì 3 a sabato 8 febbraio presso la sala conferenze del Cisternino di Città (Largo del Cisternino) relativa all'opposizione tedesca al nazismo che costò la vita a migliaia di tedeschi, a cura dell'ISTORECO.
Iniziative collaterali: 3 febbraio, inaugurazione ore 17.00. Programma: Ezio Mecacci (Centro Buonarroti); Catia Sonetti (Direttrice ISTORECO); Paolo Migone (Centro documentazione Logos-Museo della Resistenza europea di Genova, titolo intervento “La Resistenza Tedesca e la Casa dello Studente di Genova”); Serena Grazzini (Università di Pisa, titolo intervento “Come la letteratura dice no al Nazismo: esempi di ieri e di oggi”). 6 febbraio, ore 10.00 per le scuole, proiezione del film Lettera da Berlino diVincent Perez, 2016. Per ISTORECO Marco Manfredi e Laura Gambone. 8 febbraio, ore 17.00 per la cittadinanza, seminario conclusivo. Programma: Doriano Maglione (Centro Buonarroti), Catia Sonetti e Marco Manfredi (ISTORECO); Filippo Focardi (Direttore scientifico Istituto nazionale F. Parri “La questione dell’altra Germania”) e Vanessa Ferrari (Dottore di ricerca Scuola Normale di Pisa “Alla conquista dell’anima dei lavoratori. Letteratura e cultura operaia nella Germania nazista”).

Comunità di Sant'Egidio, ( Pietre d’Inciampo e cortei). Quest’anno Gunther Demnig, artista delle stolpersteine  ha impiantato sei pietre dedicate a  : Piera Galletti Genazzani e sua figlia Lia arrestate il 31 dicembre 1943 e deportate ad Aushwitz (ultima residenza nota: Via del Mare 2); a Rosa Adut ed Abramo Levi ed ai figli Mario e Selma, tutti arrestati il 18 dicembre 1943 e deportati anch’essi ad Aushwitz (ultima residenza nota: Via Strozzi 9).

 

 

 

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