
Facchinerie, storie di immigrati in età moderna
Pubblichiamo un estratto dall'introduzione del volume "Facchinerie, storie di immigrati in età moderna" (Edizioni Ets, 2019), ...
di Barbara Codevico
(Il racconto è stato premiato nella seconda edizione del Premio letterario “Usignol del Vescovo” ...
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Il Comune di Livorno pubblica vari volumi ordinati in:
La fugacità della vita, la rarità di un animo sensibile, la maledizione dell’essere incompreso. Sono gli aspetti che tutti conosciamo del pittore “delle donne dai colli lunghi”, Amedeo Modigliani. Quello che ci è sfuggito finora è quanto ...
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Si apre con un articolo di Gilda Vigoni dedicato alla Casa natale di
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Nel suo nuovo libro Livorno clandestina - Un ventennio di opposizione antifascista (1923-1943),edito da BFS Edizioni, il libero ricercatore Marco Rossi, conoscitore della storia dei conflitti politici in Italia nella prima metà del Novecento e che da oltre un trentennio studia le vicende del sovversivismo livornese, descrive come uomini e donne livornesi si opposero con forza e decisione al fascismo.
Il libro racconta lo scontro, avvenuto durante il cosiddetto Ventennio, tra sostenitori e contrari al regime di Mussolini e come questa opposizione non fu solo uno scambio di opinioni ma si evolse in uno scontro civile tra abitanti della stessa città schierati su fronti nemici e con due concezioni diverse di libertà. "Fu così che, alle spettacolari adunate di massa e alla capillare repressione poliziesca, si contrapposero le scelte di non sottomissione di centinaia di uomini e donne non disposte a conformarsi alla "cultura" dominante. Infatti, di fronte a un regime imposto e fondato sull'uso della violenza legale, per quanti non accettavano di vivere in una condizione di servitù morale e fisica l'unica opzione - etica ancora prima che politica - era violare le leggi dello Stato". L'opposizione prendeva vita "nel silenzio delle galere"- spiega Marco Rossi- o al confino lontano dalla città. Ciò che è accaduto tra il 1923 e il '43 accadde molto prima della resistenza partigiana.
La narrazione è inoltre accompagnata da foto e documenti, prove di quanto accaduto, reperiti dall'autore grazie alla collaborazione della Biblioteca-Archivio "F. Serantini" di Pisa e alla disponibilità del Personale dell'Archivio di Stato di Livorno e dell'Emeroteca e della Biblioteca Labronica.